The Twilight Saga : Sunrise&Sunset

Parte 6 : La risposta è nelle stelle

Helen 

E così lui era Jacob, caspita! Era davvero bello e...altissimo! Pelle scura, capelli e occhi neri, non il solito tipo di bellezza a cui siamo abituati e se devo essere onesta, mi piacque subito.

I suoi due metri sovrastavano terribilmente il mio metro e sessanta, si avvicinò a me e si presentò:
"Ciao, ehm ... io sono, beh ho sentito la storia, tu sei la sorella di Edward, io sono Jacob Black, Jake."
"Helen Masen, piacere."
Helen, wow è... bellissima. Cazzo, Edward... non devo pensare niente di strano. 
sorrisi sentendo i suoi pensieri, e vidi Edward contrarre la mascella, irritato da quel pensiero.
"Helen." - mi chiamò Edward- "Ti va di suonare insieme, come quando eravamo piccoli?"
Sorrisi ricordandomi di come fui io ad avvicinarlo al mondo della musica. Avevo nove anni e lui cinque, poi cominciò a prendere anche lui lezioni di piano e passavamo ore e ore a suonare. Condivisi con lui il ricordo e sorridemmo. Mi prese per mano e mi portò al piano , attaccammo a suonare parecchie operette a quattro mani . Gli altri ci lasciarono soli e mi piacque godermi quel momento interminabile con mio fratello. 
Suonavamo. Io e lui. Condividevamo pensieri e parole senza bisogno di pronunciarli, accompagnati e cullati da mille melodie diverse che riempivano la stanza. I nostri respiri erano scanditi dal battere delle nostre dita sul piano. Dopo circa un paio d'ore arrivò Jacob annunciando che andava via. Lo vidi turbato e ascoltai i suoi pensieri:
Maledetto imprinting... non la capisco proprio Nessie. Sono qui, pronto a fare tutto ciò che vuole e lei mi respinge.
Andò via sbattendo la porta ed Edward sibilò fra i denti.
"Che succede Ed? Pensavo foste felici o almeno, tranquilli sul suo imprinting per Renesmee."
"Sappiamo che è capace di proteggerla, ma... ultimamente penso che Renesmee non sia affatto sicura dei suoi sentimenti per Jacob. Lei ha cinque anni, che per lei corrispondono a quindici o sedici, è un'adolescente  e penso soffra per la condizione in cui vive. Fino al completamento della sua crescita abbiamo deciso di non mandarla alla scuola pubblica. I suoi unici amici sono i Quileute, il che mi rincuora perchè almeno non è sola, ma... vorrei conoscesse altri ragazzi, sai... essere l'oggetto di un imprinting non è facile, soprattutto per lei che non appartiene al mondo dei mutaforma."
"Mi rendo conto che è una situazione difficile..."
"Molto, se almeno fossi sicuro che lei lo ama, sarei felice... ma vedo che lei non è sicura, sta attenta a non pensare a nulla di strano quando ci sono io, è ovvio sono suo padre! Ma... benché Jacob sia il suo migliore amico, lui le sta troppo addosso. Passa qui ore ed ore da ormai cinque anni, è geloso... un giorno le ha fatto una scenata perché è rientrata a mezzanotte dopo aver passato la serata a casa di Seth Clearwater che è parte del suo branco e non oserebbe mai toccare l'oggetto dell'imprinting di un suo fratello, specialmente se quel fratello è il maschio alfa del branco!"
"Vedo un'ombra sulla loro relazione, che sia amicizia o amore... su quei due ragazzi incombe un'ombra nera." trasalii... avevo avuto una visione... ma dovevo vederci più chiaro!
"Che cosa?" chiese Edward
"Scusami Ed, ho avuto una visione... ti ripeto, un'ombra è calata su Jacob e Renesmee."
"Che vuol dire?" chiese allarmato
"Guarderò le stelle stanotte... non dovrei, non si gioca con le visioni e non si guarda il futuro per scopi personali... ma ormai ho infranto tutte le regole mi sembra..."
"Mi dispiace Helen, so che il prezzo da pagare per essere qui è molto alto."
"In realtà non così alto come sembrerebbe."
"Succederà qualcosa di brutto?"
scossi la testa 
"No, l'ombra non dev'essere per forza la morte. Ma ti dirò domani."

Quella notte andai sola nel bosco. C'era la luna piena. Perfetto.
Mi fermai in una piccola radura, giusto nel mezzo.  Chiusi gli occhi e mi concentrai, alzai le braccia verso la luna e sentii l'energia degli astri fluire dentro di me attraverso la punta delle dita.
Aprii gli occhi e guardai in alto, abbassando lentamente le braccia.
Vidi Renesmee camminare in una città medievale, la vidi sotto la Torre Campanaria e capii. Volterra, si girò verso di me e mi fissò. Non era ciò che cercavo e passai la mano davanti a me per cambiare visione.
Apparve il volto di un giovane uomo. Era bellissimo. Alto, dagli occhi di un misto di verde e azzurro, i capelli neri. Non era un vampiro, ma non era nemmeno umano. Come Renesmee, era un ibrido.
La scena cambiò ancora e vidi Jacob, in una stanza solo con me, mi stava baciando e mi stringeva forte.  Pensai all'imprinting, e quella parola mi comparve davanti a caratteri cubitali, poi, all'improvviso, si frantumò, come uno specchio che va in mille pezzi.
La mia energia era stata interamente consumata dagli astri e cos', stanca e spossata, svenni.
Non so quanto tempo passò, mi risvegliai con qualcosa di morbido che m'accarezzava la faccia. Aprii gli occhi assonnata. Era Jacob, sotto forma di lupo.


Mi alzai e lui era dinuovo umano .
"Ti ho spaventata?" chiese
"No, Jacob, tranquillo."
"Cosa diavolo ci fai nel bosco alle tre del mattino!"
"Potrei chiederti la stessa cosa!" dissi
Mi sorrise , e ripensai a ciò che mi avevano mostrato le stelle, e mi chiesi se davvero un giorno lo avrei baciato.
Scacciai quel pensiero immediatamente.
"Beh, sono l'alfa del mio branco, facevo un giro per accertarmi che fosse tutto ok. Ma tu?"
"Cercavo risposte."
"Nel bosco?" rise 
"Non sai quante cose si apprendono guardando le stelle." sorrisi
"Non conosco le stelle." mi disse 
Eravamo l'uno difronte all'altro e ci guardavamo intensamente negli occhi.
Com'è possibile? Perché mi attrae, ho avuto l'imprinting con Renesmee, sua nipote per giunta! Perché? L'imprinting non si può spezzare. Perché mi attrai così tanto, maledizione!
Continuammo a fissarci per un po', mi sentivo una completa imbecille.
"Hai voglia di farmi compagnia per un po'?" chiesi
"Volentieri!" s'affrettò a rispondere Jacob
Ci stendemmo nell'erba e gli mostrai qualche costellazione ; sembrava affascinato dal mondo delle stelle. 
A un tratto però, chiese:
"Helen, posso chiederti una cosa?"
"Ma certo." dissi voltandomi per guardarlo
"Cosa sei? Una strega? Esistono? Come fai ad avere i poteri?""
"Sono un'incantatrice, faccio parte di una congrega antichissima. Direi che esistiamo eccome. 
Riguardo ai poteri, vuoi sapere cosa sono? Energia, energia pura. Chiunque potrebbe riuscire a fare ciò che faccio io col giusto allenamento. Io però mi sono rivelata particolarmente dotata."
"Ho origliato la tua storia, perdonami, non volevo interrompere e...era interessante." tacque per un momento,poi disse:
"Tu ed Edward vi somigliate molto."
"Si, è vero."
"Ti è mancato molto?"
"Si. Anche i miei genitori. Sapere che lui in qualche modo è vivo... posso solo essere felice, ecco."
"Hai un... un fidanzato?" chiese arrossendo violentemente
"No. Ho passato questi anni in quasi totale solitudine." - poi presi coraggio e dissi- "Sono vergine, e così devo restare fino al compimento del mio destino, cioè essere La Dama Blu."
"Oh... be... ecco.. in .. in realtà... anche io sono vergine. Con Renesmee non è successo mai nulla... scusami è tua nipote ma... be a parte qualche bacio, ma penso che lei l'abbia fatto più per curiosità che perchè mi ami. Le cose fra noi non vanno."
"Jacob... voi due non state insieme." azzardai 
Lui sorrise amaramente e mi disse
"Lo so. E questo mi turba, lei è l'oggetto del mio imprinting, o almeno così pensavo... ultimamente ho dei dubbi." rabbrividii 
"Hai freddo?" mi chiese
"Si, fa... freddino." 
"Se vuoi puoi avvicinarti a me, la mia temperatura corporea è superiore alla media, ti terrò al caldo." aprì le braccia per accogliermi e io mi raggomitolai al caldo accanto a lui che mi abbracciava.
Era una situazione molto piacevole, che tra l'altro io non avevo mai vissuto.
Restammo così per molto, e poi mi addormentai... sì noi incantatori dormiamo... non come gli umani,con poche ore di sonno ci ricarichiamo e così possiamo sfruttare anche le ore della notte.
Anche Jacob si era addormentato, verso le nove del mattino ci svegliammo. Ci guardammo negli occhi e sorridemmo. Le nostre labbra erano pericolosamente vicine... 
Perché voglio baciarla? Non posso fermarmi... lei non mi allontana... lo vuole anche lei... beh se è così...