Parte 9: Visioni chiare

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Helen 


Quella sera parlai con Edward e Alice, e Jacob insistette per "partecipare" in qualche modo alla cosa.
"Devo andare da sola nel bosco, quello che devo fare...devo farlo da sola, quando avrò finito, Alice mi vedrà svenire e verrete a prendermi. Nel caso non mi vedessi, Alice... aspettate un'ora e mezza da quando vado via da qui, poi cercatemi."
"Vorrei venire con te, sarebbe affascinante vederti!" disse Alice
"Si... ma per vedere molto chiaramente avrò bisogno anche del mio sangue. Perciò non indugiate, ho già preparato un infuso col quale dovrete medicarmi la ferita ogni tre ore. La Luna è anche leggermente calante, quindi avrò bisogno di un'energia tale che potrei restare svenuta per un paio di giorni...ricordate ogni cosa che vi ho detto di fare."
"Questa è una follia, Helen!" mi disse Jacob
"Non agitarti per favore, ho deciso io di volerlo fare."
""E di rischiare la pelle!" ribatté
"Non rischierò la pelle! L'ho fatto centinaia di volte in più di novant'anni di preparazione! Sto infrangendo le regole della mia tribù, è vero, ma un giorno ne pagherò le conseguenze consapevole di averlo fatto per coloro che amo! Farò di tutto per mio fratello e per voi... sono rimasta sola così a lungo e... è bello infrangere le regole per qualcuno per cui ne valga la pena..." detto ciò la voce si strozzò e piansi. Edward mi venne ad abbracciare e mi cullò dolcemente. Piansi per un po' poi mi scostai da Ed:
"Devo andare." sorrisi, mi girai e me ne andai.
Arrivai nel bosco camminando e meditando per prepararmi mentalmente e sgombrare la mia mente da ogni pensiero.
Con me avevo : un coltello d'argento, delle erbe, una ciotola, un po' dell'infuso medicamentoso che avevo lasciato ad Edward e dei fiammiferi.
Misi la ciotola accanto a delle pietre, tagliai le erbe col coltello e le misi nella ciotola. Poi, col coltello , tracciai un taglio ben profondo sul braccio e feci sgorgare il mio sangue direttamente nella ciotola. Con un po' dell'infuso medicai la ferita. Poi pronunciai le parole segrete nella mia tesa e bruciai il composto di erbe e sangue nella ciotola.
L'odore del sangue che bruciava assieme a quelle erbe mi inebriò e mi diede alla testa.
Mi concentrai sul mio obiettivo. Sapere perché Renesmee doveva andare in Italia.
Alzai le mani al cielo chiedendo l'energia all'universo.
Sentii una scarica elettrica e capii che la potenza stava fluendo attraverso di me.
Tenni le mani alzate per poter fluire di tutta l'energia possibile.
Vidi.

Il volto di Aro, perfetto, comparve davanti a me... parlava con Caius e Marcus:
"I Cullen... questa famiglia è il mio tormento quotidiano da anni ormai! Vi rendete conto? Hanno tutto! Edward, Bella... Alice" - disse il nome di Alice con particolare adorazione - "E quella loro figlia, Renesmee, come vorrei poterci parlare, è affascinante ciò che la sua natura è, mezza umana e mezza vampira.
Magnifico ... e poi lei... la Brillante. Helen è il potere, e io l'ho avuta fra le mani, senza la possibilità di poter approfondire con lei certi argomenti."
"Aro." -disse Caius - "Cos'hai in mente!
Non vorrai sfidarli,spero! Hanno armi più forti delle nostre! Bella ad esempio! E Helen, lei ci batte tutti, è una strega!
Non possiamo permetterci una battaglia, non se c'è lei che ha nel suo dito mignolo tutti i poteri che conosciamo messi insieme!"
"Non voglio combatterli, fratello. Ma ho sete di conoscenza. Hai presente Joham, il vampiro che ha generato Nahuel? Ho intenzione di convocarlo, so che non è stato il solo a sperimentare ibridi con la razza umana... e voglio solo conoscere meglio gli ibridi, scoprirne le potenzialità. Renesmee mi interessa particolarmente, generata da genitori così dotati, è ovvio che sia straordinaria."
"Cosa
vuoi fare?" chiese allora Marcus
"Li convocherò amichevolmente, almeno i Cullen. Gli altri vedremo. Ciò che mi preme in questo momento è
studiare Helen e Renesmee."
Capii tutto.
Avrei potuto fermarmi lì, ma non potevo... una persona ... dovevo vedere un'altra persona, e riguardava il mio futuro. Sapevo che avrei pagato caro questo gesto un giorno, stavo infrangendo troppe regole, ma ormai il danno era fatto. Con la poca forza che mi rimase chiesi alle stelle un'ultima cosa.
Jacob.
Ormai mi stavo innamorando di lui, e stavo anche pensando di rinunciare al mio destino pur di stare con lui.
Lo vidi.
Ci vidi, insieme , in una casa... vivevamo insieme ed eravamo felici.
La scena si spostò, erano passati anni e avevamo dei bambini. Tutto ciò era bellissimo e mi faceva piangere, eravamo davvero felici!
La scena cambiò ancora, Jake aveva qualche capello bianco mentre io, invece, dimostravo circa ventisei anni, i miei figli avevano ormai quarant'anni , ed io, accanto a loro, sembravo la loro figlia o la loro sorella minore.
Ma poi la scena cambiò ancora, non ero più felice, piangevo accanto alla tomba di Jacob. Per stare con me e avere figli, aveva rinunciato alla sua natura di lupo, aveva cominciato ad invecchiare ed era morto. Il dolore mi lacerava, ed io sembravo una figlia che piangeva il padre piuttosto che una moglie che piangeva il marito.
E non era finita... piangevo ancora nella scena successiva, accanto alla tomba dei miei figli.
E poi mi vidi, sola. Ad assistere dopo qualche decennio alla morte di tutti i miei discendenti, mentre io andavo avanti e desideravo morire, ma non potevo,ero bloccata in un'era che non mi apparteneva...sola.La mia gente era sparita,a causa mia i Khalstores, il mio popolo, era stato condotto alla distruzione, ma avevo mio fratello, i miei nuovi parenti, i Cullen, ma non riuscivo più ad innamorarmi, e in qualche modo avevo contribuito alla fine della mia gente. Restai depressa per qualche millennio, finché non cercai la morte per altre vie.

Ero pronta ad accettare tutto questo per Jacob? A mandare in rovina una tribù... a morire un giorno? A rinunciare alla mia vita di Dama Blu, per un uomo?
Non avevo più le forze per riflettere e caddi , urlando , a terra.
Poi vidi solo il buio.

The Twilight Saga : Sunrise&SunsetWhere stories live. Discover now