Parte 15 : Ritorno

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Atterrati a Port Angeles, trovammo ad aspettarci Edward, Rosalie, Emmett , Alice, Jasper ed Esme e, ovviamente, Jacob.
"Visto è venuto a prenderti." mi sussurrò Bella
"Sono davvero contenta!" risposi
Mentre Nessie si precipitava tra le braccia del padre e io stavo per fare altrettanto con Jake, Bella mi prese per il braccio e mi fermò:
"Se sei sicura della tua scelta, dovresti parlarne con Jake."
"Hai ragione Bella, comunque ho deciso di guardare ancora il cielo."
"Hai qualche dubbio?" ormai mi conosceva molto bene eh !
"Sì e no, ma al 99,9 % la decisione è presa."
Mi sorrise, ma sapevo che era contrariata, comunque ci dirigemmo verso gli altri e mi gettai al collo di Jake.
"Ehi bellissima! Mi sei mancata da morire."
"Anche tu Jake,non immagini quanto!"
"Cosa bisbigliavate tu e Bella?" mi chiese Ed
"Niente, cose da donne, vieni qui. Fatti abbracciare!" e mi lanciai su Edward.
"Visto, non c'era nulla di cui preoccuparsi Ed, sei sempre il solito melodrammatico!" scherzai
"Lo sapevo , lo sapevo che ce l'avreste fatta!" squittì felice Alice
Esme mi strinse forte e mi disse:
"Cara, Carlisle purtroppo non è potuto venire, sta lavorando, ma ci tiene a sottolineare quanto ti siamo grati per averci aiutato, forse... senza di te... Aro avrebbe preso Renesmee."

"Oh Esme... voi siete la famiglia di Edward, l'ho fatto più che volentieri."
"Sei anche tu parte della famiglia Helen e... ovviamente puoi fermarti da noi quanto vuoi." disse Esme con fermezza e io non riuscii a trattenere una lacrima.
Arrivato il momento di tornare a casa , Jake mi prese per mano e disse:
"Tu vieni con me, splendore. Non ti ho visto per una settimana, oggi sei tutta mia." sorrisi ed entrammo in macchina.
"Dove andiamo?" gli chiesi
"Dunque , prima a casa mia, così potrai rinfrescarti un po' , Billy non c'è , abbiamo la casa tutta per noi. Poi pensavo di portarti a La Push e mangiare qualcosa, che ne dici?"
"Mi sembra ottimo Jake."
"Sono stato terribilmente in pena per te, e come se non bastasse vi siete fatti pure una bella settimana di vacanza in Italia!"
"Oh Jake, mi sei mancato ma... non ero mai stata in Italia, ne ho approfittato... e ho scoperto che adoro viaggiare. Mi piacerebbe vedere il mondo, sai... io... be... ecco... pensavo che... non ho poi così tanta voglia di tornare alla mia tribù."
Jake era pensieroso , guardava la strada, rimase in silenzio per cinque minuti buoni, poi finalmente disse:
"Era da un po' che mi chiedevo quando dovessi tornare dalla tua tribù, sei qui da più di un mese ormai e... mi sono reso conto che... prima o poi dovrai tornare e io non so nemmeno dove si trova questa tribù, né se e quando potrai tornare..."
Aveva un'espressione talmente angosciata che mi sentii in colpa... sapevo che voleva chiedermi di restare e che ,tuttavia, non trovava il coraggio di farlo. Io non sapevo cosa rispondergli così ,vigliaccamente, cambiai argomento e raccontai tutto dei posti che avevamo visitato : Volterra, Firenze, Pisa, Siena, Lucca e Arezzo più vari giri nelle campagne toscane.
Finalmente arrivammo a casa di Jake e io feci una doccia mentre lui preparava qualche panino e bibite da portare giù alla spiaggia.
Uscita dalla doccia , trovai un messaggio di Ness sul telefono.
Appena torni chiamami! Devo parlarti di Luca e... di Seth! Sono disperata.
Nessie, sapevo che era successo qualcosa fra lei e Luca, e sapevo che era ancora disperata perché Seth non le rivolgeva la parola e voleva che tornassero amici. Risposi al suo messaggio e poi andai da Jake.
La Push era bellissima, non ricordavo di aver mai visto l'oceano. Nella mia città natale, Chicago, c'era il grande lago Michigan, che era meraviglioso, ma mai quanto lo spettacolo dell'oceano, ed era lì, sulle rive del Pacifico, che io avevo trovato la mia pace interiore. Respiravo l'aria salmastra e l'unica cosa che volevo era di restare lì per sempre!
La mia tribù, in realtà, viveva vicino all'Oceano, nascosta agli occhi umani, ma non mi avevano mai permesso di avvicinarmici.
"Sei pensierosa Helen." disse Jake sedendosi sulla riva accanto a me.
"Non avevo mai visto l'oceano Jake."

"L'Oceano è lontano da casa tua?"
"No, ma non mi hanno mai permesso di andarci."
"Perché ti hanno isolata in questi anni?"
"Perché dovevo cementare il mio potere... e il potere si fortifica nella solitudine, almeno finché non completi il primo secolo di preparazione."
"Le regole della tua gente sono troppo complicate."
"Molte di esse sono Misteri... non devono essere comprese per forza, vanno seguite e basta."
"Hai tanto rispetto nei confronti della tua gente, vero?"
Quella frase fu come una doccia di acqua ghiacciata. Rispetto? Io? Io che stavo per buttare al vento tutti quegli anni di preparazione, stavo per distruggere la mia tribù, dov'era tutto questo rispetto?
Mi limitai a sorridere sperando che lui non continuasse con le domande, e invece...
"Sei molto restia a parlare della tribù, perché? Ti manca e soffri a parlarne?"
"Be... sì , mi manca è ovvio. Quel luogo è stata la mia casa Jake. Karen, mia mentore, mi ha salvato la vita quando stavo morendo! Lei è... mia madre praticamente... benché abbia già figli biologici, ha avuto per me un amore e un affetto ..."
La voce mi si strozzò. Dovevo tanto a quella donna e stavo per tradirla nel peggiore dei modi. Scoppiai a piangere e Jake mi consolò.
"Helen, è normale che ti manchi la tua casa, tua madre...Helen, perdonami io... so che non è il momento e ... stai anche piangendo ma... io ... non voglio che tu parta per poi non vederti mai più, te ne stavo parlando prima in macchina ma..." anche lui sembrava sul punto di piangere.
Quando finalmente le lacrime finirono parlai:
"Jake io...io pensavo che Karen mi avrebbe contattato in qualche modo, non sa nemmeno dove sono se non è venuta a cercarmi, o forse lo sa ed è arrabbiata e ritiene che io li abbia traditi. Non lo so, quello che so è che... finché nessuno mi chiamerà,io resterò qui, con te... Ti amo Jake, non avevo mai amato nessuno eccetto..."
"Chi?" chiese Jake un po' infastidito
"Oh Jake, è stato molto tempo fa, quando ero ancora umana. Penso che i miei genitori pensavano a un mio possibile matrimonio con lui... e io ne ero felice perché avevamo una storia segreta ma... mi ammalai. Ma ora questo non è importante Jake, tu lo sei! Ed io so che non voglio andarmene anzi... pensavo di restare... ho visto un possibile futuro, te l'ho detto e... vorrei tanto si realizzasse."
Piansi ancora e ancora, Jake mi baciò e mentre mi baciava, sussurrava parole dolci e diceva di amarmi.
Credo che ricorderò per sempre quel bacio sulla riva dell'Oceano. Il sole calava sulla spiaggia di La Push, le onde si infrangevano con forza sulla riva e la marea si alzava.
E non dimenticherò mai quanto era bello Jake. Il suo viso olivastro, gli occhi neri e i capelli altrettanto neri. Le sue mani enormi che mi affondavano nei capelli...ed era così bello coi jeans, la maglietta bianca e il giubbotto di pelle nera... un modello. Ed era mio.
Verso sera ce ne andammo e Jake mi portò a casa.
"Vuoi entrare un po'?" gli chiesi
"No Helen, devo andare da branco per un giro di perlustrazione nei boschi qui intorno, abbiamo fiutato un vampiro."
"State attenti..."
"Tranquilla tesoro, ci sarà anche il branco di Sam."
Mi diede un ultimo rapido bacio e se ne andò.

Mi era mancata la casa dei Cullen, era sempre piena visto che erano un clan numeroso.
Ovviamente , non feci nemmeno in tempo ad entrare che Nessie si precipitò verso di me e mi portò correndo nella mia stanza, senza darmi il tempo nemmeno di salutare Edward.
Chiuse la porta della mia stanza, si girò verso di me pallida in volto e disse:
"Zia, ho troppe cose da dirti!" 

The Twilight Saga : Sunrise&SunsetHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin