Parte 25 : Partire è difficile...

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Helen

Mentre io e Jake ballavamo la scena cambiò...
Anche Jake vide...
Cambiammo dimensione, io indossavo il mio bellissimo abito da sposa e lui lo smoking. Entrambi portavamo la fede e io portavo anche l'anello di fidanzamento.
Danzavamo sulle note di "Reality" di Richard Sanderson ed eravamo al centro della sala. Le luci erano spente, tranne una puntata su di noi.
Gli mi si le mani al collo avvicinandolo e lui mi strinse ancora di più dalla schiena.
Ci muovevamo sinuosamente e lentamente sul ritmo di quelle dolcissime note.

Cambiare dimensione era una magia molto potente, eppure non mi ero accorta di averla compiuta... non mi capacitavo di come era potuto avvenire... forse stavo immaginando?
No, no, Jake vedeva.
Era così perfetto, gli occhi di Jake brillavano e mi sorrideva e per un momento credetti che quel sogno era davvero la mia realtà (come cantava Sanderson nella canzone).
Lo abbracciai continuando a ballare e lui mi strinse forte... il suo profumo mi inebriava...
Forse era realtà?
Ci guardammo negli occhi continuando a dondolare e capii che lui era sul punto di baciarmi. Mi prese la mano sinistra toccando fede e anello di fidanzamento, come per controllare che fossero veri.
Pensavo che mi avrebbe davvero baciata ma... la canzone disse: " Although it's only fantasy." cioè "sebbene sia solo fantasia", quelle parole furono uno schiaffo in faccia e ci riportarono alla realtà. In quel momento Jake crollò, mi posò una mano sulla spalla e se ne andò ,lasciandomi sola sulla pista, mentre la canzone suonava le sue ultime note.

Mi sentii morire, Luca mi guardò con espressione rassegnata e io volevo solo piangere.
Rimasi ferma per cinque minuti buoni finché Ed non venne in mio aiuto e mi fece sedere.

"Calmati, ti prego." mi disse porgendomi dell'acqua.

"Ed... non so cosa sia successo, mi sono vista con Jake al nostro matrimonio, e non era una visione, abbiamo cambiato dimensione, avevamo la fede al dito! E io avevo il mio abito da sposa! I cambi di dimensione sono magia molto potente... e io non potrei averla compiuta... non dopo due anni senza fare quasi più magie."

"Forse il tuo subconscio lo voleva così tanto che... l'hai fatto inconsciamente ecco..."

"Quella canzone, Edward... era... il testo era... rifletteva esattamente i miei sentimenti!"

Edward mi prese la mano annuendo.

"Dov'è Jake?" chiesi

"Penso sia fuori...perché non vai da lui?"

"Non posso andare a parlargli ,Edward... fra noi è finita, io domani tornerò alla mia vita e... mio malgrado... Jake non ne sarà parte."

"Ma dovrai salutarlo."

"Penso che entrambi oggi abbiamo fatto più di ciò che ci aspettassimo...questo ballo è stato il nostro saluto. Guarda, è l'una e mezza del mattino, la gente comincia ad andar via e... penso che saluterò i ragazzi..."

"Non vuoi accompagnarli a vedere la loro nuova casa?" già il regalo dei Cullen per i ragazzi.

"No, ho già visto la casa... Edward ti dispiace se dormo a casa tua stanotte? Verrò a prendere qui le mie cose domani."

"Certo Helen, va' pure."

Andai da Ness e Lukie dissimulando il mio dolore interiore:

"Auguri ancora ragazzi miei, io vado... sono molto stanca e domani devo fare le ultime cose."

"Dov'è Jake, zia?" chiese Ness.

"Non lo so, Ness e... è meglio così. Non fate quelle facce, è stata una bella serata e forse questo è stato il modo migliore per salutarlo e...almeno non sarò partita senza averlo visto ecco. Ma basta. Auguri ancora, vi adoro, lo sapete."

"Mamma..." disse Luca prendendomi la mano.

"Figlio mio... quando avrai bisogno di me, ci sarò."

Li baciai entrambi e corsi a casa di Edward senza premurarmi di cercare Jake.
Poi scoprii che lui mi aveva cercato quella notte, dopo la mia vigliacchissima fuga, eppure preferivo che fosse così... che ci fossimo lasciati con quel bellissimo ballo.
Appena arrivata a casa di Edward, mi fiondai sul letto, nella stanza di Ness, e piansi.
Amavo la mia tribù, amavo Karen e conoscevo benissimo i miei doveri e, onestamente, anche l'idea del potere non mi era mai dispiaciuto visto che sono sempre stata ambiziosa, ma... Jake mi aveva fatto capire che c'era altro nella vita, che potevo ambire : l'amore.

Il giorno dopo mi alzai presto e andai subito a casa Cullen per fare le valigie. Karen mi sarebbe venuta a prendere nel pomeriggio.
Quando entrai nel grande salone, ricordai di quante scene era stato teatro : il mio incontro con Jake, l'annuncio del matrimonio, l'arrivo inaspettato di Karen.
Guardai la stanza a panoramica, da destra a sinistra, dall'alto in basso per imprimere al meglio nella mia mente ogni particolare.
Respirai profondamente e salii le scale.
La stanza che avevo usato era stata la stanza di Edward, prima del matrimonio con Bella, per poi passare a me dopo il mio arrivo.
Tutti si offrirono di darmi una mano con le valigie e le cose da portare via.
In un cassetto nascosto del comodino, trovai la scatolina del mio anello di fidanzamento.
La scaraventai con forza sul letto, ma Alice la raccolse.

"Non vuoi tenerla?" mi chiese e io la guardai per un po'.

"Non ce la faccio."

"Se la lasci qui... te ne pentirai, lo sai vero?" -sì, aveva ragione e lo sapevo, annuii senza dire altro.

"La lascio sul comodino, ok?" disse posando con grazia la scatolina sul mio comodino.

Verso le dieci arrivò Bella.

"C'è un gran casino,eh!"

"Ciao Bells." dissi sorridendo.

"Nessie è di sotto, sul portico, non ce la fa ad entrare...ma suppongo voglia parlarti."

"Vado da lei." mi precipitai letteralmente verso il portico e la trovai lì, seduta sulle scale, col volto livido, questo l'aveva preso da Edward : non parlava, fissava dritto davanti a sé, mascella contratta e immobile. Il sole le illuminava il volto e i suoi splenditi capelli ramati , identici ai miei, svolazzavano dolcemente cullati dal vento. Mi sedetti accanto a lei.

"Nessie, che ci fai qua giù." non si girò a guardarmi, ma parlò:

"Non puoi andartene."

"Nessie, quante volte dovremo affrontare questo discorso?"

"Zia." disse guardandomi finalmente.


"Ness... non posso restare."

"Perché sei venuta due anni fa se non per restare?"

"Ero solo venuta a cercare Edward, non avrei mai immaginato quello che sarebbe accaduto."

"
Non riesco ad accettare l'idea che tu vada via. Il matrimonio era così lontano e ora è arrivato, è passato... e tu vai via? Io ho bisogno di te." finalmente mi guardò.

"Nessie, pensi che io non abbia bisogno di voi? Ho vissuto in solitudine per quasi cento anni. Qui ho trovato mio fratello, una famiglia , un ragazzo meraviglioso che per me è come un figlio e... l'amore. Pensi che non volessi tutto questo?"

Ora piangeva e io soffrivo a vederla piangere.

"Dov'è Luke?"

"Arriverà fra poco..."

"Avete passato una bella notte di nozze? Vi piace la casa?"

Lei sorrise ironicamente e disse:

"Zia, sai bene che non era la nostra prima volta...e comunque sì, ci piace, e ci sarebbe piaciuta di più se ci fossi stata anche tu." mi urlò addosso , poi si ricompose e disse:

"Mi dispiace, zia... scusami. So che ieri tu e Jake eravate quasi sul punto di baciarvi e credimi... ci speravo, speravo che potesse farti cambiare idea."

L'abbracciai stretta.

"Nessie, in ballo c'è qualcosa di più grande di una mia idea. Pensavo che i Khalstores sarebbero stati bene anche senza di me... ma mi sbagliavo."

"Quando potremo rivederti?"

"Non lo so, ora dovrò chiudermi in isolamento per la mia preparazione..."

"Jake è venuto a salutarti?"

"Non verrà Ness."

Pianse a lungo, la mia bellissima Nessie...
Finalmente si calmò e acconsentì ad aiutarmi con le valigie assieme a Lukie che arrivò poco dopo. Era incredibile quanta roba avevo accumulato in quei due anni.
Impiegammo molto tempo a impacchettare tutto e poi, verso le cinque arrivò Karen.

Inutile negarlo, per quanto cercassi di non pensarci... nella mia mente c'era solo Jake e ancora una volta mi sorprese.
Ero china sul letto a chiudere una delle ultime valigie quando sentii bussare alla porta e mai, mai, mai avrei pensato di trovarlo sulla porta : bellissimo, in jeans, camicia bianca e un giubbotto in pelle nera.

"Jake..." 

The Twilight Saga : Sunrise&SunsetWhere stories live. Discover now