Capitolo 12

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Sono le cinque del mattino quando Logan e Serenity mi riaccompagnano a casa.

Le prime luci del mattino entrano dalle piccole finestre in alto, illuminando l'atrio.

È la prima volta che torno a casa così tardi.

Afferro le chiavi dalla tasca del giubbotto di pelle nero e le infilo nella serratura.

Le luci sono spente.

Passo davanti alla porta della cucina e vedo mia madre seduta sullo sgabello, con le mani a coprirle il volto e i gomiti appoggiati sul ripiano di marmo.

«Mamma», sussurro, avvicinandomi lentamente.

Si alza di scatto e corre nella mia direzione. «Electra, ma che fine avevi fatto!», dice, abbracciandomi. «Dove sei stata?».

Va ad accendere la luce. Improvvisamente mi rendo conto che le bugie che le ho raccontato sono già troppe e che non ha bisogno di essere ancora presa in giro da me, l'unica persona di cui si fida.

«È una lunga storia», comincio, andando a sedermi su uno degli sgabelli attorno al ripiano di marmo.

«Io sono qui per ascoltarti», mi sorride.

Mette a bollire un po' d'acqua sul fuoco, mentre io penso alle parole con cui raccontarle tutto quello che sta succedendo nella mia vita, perché da quella maledetta sera dove tutto è cominciato, ci siamo un po' perse. Ho finito con il chiudermi in me stessa, non dando la possibilità né a lei e né a Ethan di entrare nel mio piccolo mondo.

«Non è facile».

«Nulla di ciò che finora hai affrontato era semplice, eppure lo hai fatto e hai dimostrato di essere forte. Sono sicura che tu possa farcela anche adesso».

Afferra due tazze, le posa sul ripiano e ci versa dentro l'acqua bollente, aggiunge un po' di zucchero e per finire prende due filtri e li mette all'interno delle tazze.

«Hai la stessa determinazione di tuo padre».

«Lo so», sussurro, avvolgendo le mani intorno alla tazza bollente.

«Adesso raccontami tutto. Possibilmente senza omettere nulla».

«Non lo farò».

Tutto ritornaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora