Capitolo 38

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Mercoledì. Ho ricevuto una chiamata da Serenity che mi ha praticamente supplicato di accompagnarla a fare shopping. Ci saranno anche gli altri, al centro commerciale. E mentre i ragazzi giocheranno ai videogiochi, lei e Tessa ne approfitteranno per fare acquisti.

Dopo circa tre quarti d'ora ci ritroviamo già tutti all'ingresso della struttura. O quasi.

«Ma Carter non viene?», susssurro all'orecchio di Serenity.

«Purtroppo per noi, sì, dovremo sopportarlo anche oggi», si lamenta, sfregando le mani tra di loro cercando di riscaldarsi.

«Se si sbriga ci fa un favore», aggiunge Logan, attirando a sé la sorella.

Nemmeno il tempo di realizzare, che già me lo trovo davanti. Mi urta violentemente, facendomi quasi sbattere addosso a Drake, ma riesco a mantenere l'equilibrio.

«Eccomi, andiamo», dice, senza nemmeno salutare. Io al suo posto mi sarei almeno scusata per il ritardo, ma è talmente arrogante che nemmeno si rende conto delle occhiatacce che gli lanciamo.

Ci separiamo subito. I ragazzi da un lato e le ragazze dall'altro. Abbiamo poco tempo a disposizione prima che cominci il film, quindi Tessa sta dando di matto e cammina a passo spedito, andando a sbattere contro tutto e tutti, pur di trovare un negozio di vestiti adatto ai suoi gusti il prima possibile.

«Prima arriviamo, più tempo abbiamo», continua a ripetere, come se non sapesse dire altro.

Serenity cerca di starle dietro e io cerco di stare dietro a lei. Una più lenta dell'altra, insomma. Qui l'unica che ci tiene davvero a fare shopping è proprio Tessa. Io sarei andata volentieri al bar a prendere una cioccolata calda o un cappuccino.

Il cellulare comincia a squillare nella tasca dei jeans. Lo afferro.

Per un attimo ho pensato fosse mia madre, quindi resto doppiamente scioccata quando sul display che si illumina vedo comparire il nome di mio cugino.

Non ho intenzione di rispondere. Sono troppo arrabbiata al momento e finirei per ferirlo.

Lo spengo e lo metto via, poi alzo lo sguardo e mi accorgo che le altre sono scomparse. Non si sono accorte della mia assenza?

Le raggiungo pochi passi più avanti. Entriamo in un negozio gigantesco e se tra poche ore non saremmo dovute salire al piano superiore a guardare il film, mi sarei preoccupata di non uscirne subito.

«Secondo te quale delle due mi sta meglio?», domanda Tessa a Serenity.

«Provale e vediamo», dice, facendo spallucce.

«Torno subito». Si allontana ed entra in uno degli spogliatoi proprio mentre una ragazza esce fuori. Le vedo scambiarsi un sorriso mentre si passano accanto, prima di distogliere lo sguardo.

Lancio un'occhiata alla biondina che è occupata a cercare qualcosa di adatto per lei.

«Vado un attimo in bagno», la avverto.

«Certo! Noi ti aspettiamo qui, tanto Tessa ne ha ancora per molto».

In meno di cinque minuti ho già finito.

«Ehi!». Qualcuno mi afferra il polso, facendomi voltare di scatto. Alzo lo sguardo.

«Vieni, accompagnami fuori che devo fumare», dice, aumentando il passo. Non dico nulla, lo seguo e basta. Ci ritroviamo fuori. Il vento mi scompiglia i capelli.

Mentre lui accende la sigaretta, io mi guardo intorno.

«Come mai sei da sola?».

«Avevo una cosa urgente da fare», rispondo. Cala il silenzio.

«Vieni a sederti qui, cosa fai lì in piedi?», dice, battendo leggermente la mano sul gradino dove è seduto.

«Sai, ultimamente non ho più voglia di stare con gli altri». Lo guardo senza dire niente. «Sento sempre il bisogno di allontanarmi, non mi va di stare in compagnia, preferisco il silenzio».

«Ti capisco», sussurro, abbassando lo sguardo.

Non sentendo arrivare una risposta da parte sua, punto nuovamente gli occhi su di lui, ritrovandomelo a pochi centimetri dal mio viso. Osserva le mie labbra, si avvicina sempre di più fino a sfiorarle e a premerle sulle mie.

Un cellulare comincia a squillare. Instintivamente porto le mani alla tasca, ma prima di afferrarlo mi rendo conto dalla suoneria che non è il mio. Lui continua a baciarmi. Mi allontano. «Rispondi», dico, ma invece di ascoltarmi si avvicina di nuovo, questa volta è come se ne avesse bisogno. Non vorrei fare la guastafeste, ma il cellulare continua a suonare e potrebbe essere importante.

«Rispondi», sussurro, con il fiato corto.

«Dimmi», si porta il cellulare all'orecchio. «Arriviamo». Termina la chiamata e posa nuovamente il cellulare in tasca.

«Ci hanno interrotti sul più bello per dirci che il film sta per cominciare», dice mentre si avvicina di nuovo, ma lo blocco portando il dito indice sulle sue labbra.

«Andiamo».

Soltanto quando arriviamo davanti al cinema mi ricordo che all'interno c'è anche Serenity e che io ho appena baciato il ragazzo per cui ha una cotta. Mi stacco bruscamente da lui. Mi lancia un'occhiata. Ha già capito il motivo per cui l'ho fatto. Aumento il passo e lo lascio indietro, mentre cerca di raggiungermi.

«Ferma!», grida, afferrandomi il polso e facendomi voltare indietro.

«Non voglio che gli altri ci vedano arrivare insieme».

«O forse non vuoi che ci veda la tua amica?». Lo guardo e scuoto la testa, non sapendo cosa dire.

«Non voglio farla soffrire».

Fa spallucce, come se non gli importasse nulla, e se ne va. Almeno sono riuscita a ottenere quello che volevo, anche se probabilmente l'ho fatto arrabbiare. Aspetto qualche minuto prima di entrare.

Mi siedo sullo sgabello al bar e immagino la faccia di Serenity se scoprisse che ho baciato Drake. L'ho tradita e mi sento uno schifo. Appoggio i gomiti sul bancone e mi copro le mani con la faccia.

Mi sento attratta da Drake più di prima. Ora non condividiamo più solo la passione per la musica. Che cosa sta succedendo?

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