Capitolo 19

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Mi risveglio in ospedale. Mia madre è al mio fianco, Ethan con le spalle appoggiate al muro e le braccia incrociate sul petto. Sono qui accanto a me, di nuovo. Apro gli occhi, mia madre scatta in avanti e Ethan si avvicina.

«Ho seriamente avuto paura di perderti», sussurra, mentre una lacrima le solca la guancia. «Ma adesso è tutto finito», aggiunge, accennando un sorriso. La stessa cosa fa anche Ethan.

«Hanno preso quei bastardi. È finita». Ethan mi abbraccia, sono ancora scioccata dalle sue parole, ma ricambio e solo dopo averci riflettuto per un po', mi rendo conto di che cosa ha detto e scoppio a piangere sulla sua spalla, mentre mia madre da dietro mi accarezza i capelli.

***

Busso alla porta e mentre attendo che qualcuno venga ad aprirmi mi do una sistemata. Ho legato i capelli in una coda di cavallo alta, non solo perché questo contribuisce ad aumentare la mia autostima, ma anche perché non sapevo come scaricare lo stress e la tensione, quindi l'ho fatta e l'ho rifatta finché non si è fatta ora di venire.

Quando la porta si apre, compare la figura sorridente di Serenity e, malgrado non siamo amiche, ma soltanto semplici conoscenti, mi si butta addosso e mi abbraccia. Non mi piace abbracciare le persone, ma credo che per questa volta non mi farò male. Ricambio.

«Hai saputo?», chiede, con un tono di voce abbastanza eccitato. Sembra più contenta di me. In un certo senso lei stava aspettando da molto più tempo di me che i ragazzi andassero in prigione, immagino la croce che ha dovuto portare sulle spalle per tutto questo tempo, ma credo che ne abbia condiviso il peso con Logan, quindi adesso che tutto è finito si sentiranno sicuramente entrambi più leggeri.

«Sì», sussurro, trattenendo le lacrime di gioia. Scioglie l'abbraccio e mi invita e entrare. «Vieni, gli altri ci stanno aspettando».

Entro e richiude la porta alle nostre spalle. Quando faccio il mio ingresso in soggiorno, tutti gli sguardi vengono puntati su di me, facendomi pentire di essere venuta. Sembra stiano... festeggiando? Non sapevo ci fossero anche loro, altrimenti me ne sarei rimasta a casa. Odio stare in compagnia di più persone.

«Ehi». Un Logan sorridente si avvicina con un bicchiere in mano.

«Ciao».

Serenity comincia a ballare appena Drake fa partire la musica. Mi afferra per il polso e mi trascina al centro dell'enorme soggiorno, ridendo a crepapelle, come se si stesse divertendo un mondo. Nessuno, meglio di me, può comprendere quello che si prova quando si torna a sorridere dopo tanto tempo di lacrime e di dolore.

«Lei è la fidanzata di Andy, si chiama Tessa», sussurra la bionda, indicandomi la ragazza con i capelli corvini e due enormi orecchini a cerchio. Non capisco perché la sto osservando in questo modo. Indossa dei pantaloni rosa e un maglione grigio. Quando si accorge che la stiamo guardando, sorride e si avvicina, lasciando un attimo da parte il suo fidanzato, che sta giocando alla play insieme a Drake.

«Ciao», mi saluta. Ricambio con un cenno della testa.

Serenity mi presenta.

La musica si interrompe all'improvviso, mettendo a tacere tutte e facendoci voltare verso la radio che fino a un attimo fa era accesa.

«Ammetto che non sono per niente bravo a fare discorsi e che ogni volta che ci provo finisco per scappare via come un coniglio», dice Logan, dopo aver attirato l'attenzione di tutti noi. Scoppiamo a ridere. «Ma voglio provarci di nuovo e questa volta andrò fino in fondo», aggiunge.

«Sorellina, solo un anno fa ti ho fatto una promessa. Ricordo ancora quella sera in cui tu eri disperata, stavi male e non riuscivi a smettere di piangere e io per consolarti ti promisi che un giorno qualcuno li avrebbe sbattuti in prigione».

È emozionato.

«Ti sono stato accanto quando non c'era nessuno, nemmeno i nostri genitori troppo impegnati a fare giustizia», dice a voce alta, con un calice pieno di champagne in mano, che continua a tenere alto mentre parla.

Serenity ormai sembra una fontana, non riesce più a smettere di piangere.

«Ti promisi che un giorno sarebbe finita, ed è successo», alza il bicchiere ancora più in alto. «Quindi propongo di brindare», dice avvicinandosi a noi, mentre gli altri applaudono e si versano lo champagne a vicenda. La sorella si avvicina a lui e gli si butta in braccio.

Drake chiama il mio nome. Mi volto e mi fa segno di avvicinarmi.

Mi avvicino, sorridendo per mascherare la timidezza. Mi mette un bicchiere in mano senza nemmeno darmi il tempo di rifiutare e mi versa lo champagne.

«Alla faccia di quei bastardi», mi propone di brindare. Il mio sorriso si allarga e, dopo aver fatto cincin, avvicino il bicchiere alle labbra e ne bevo un sorso, convincendomi che non è tanto male come pensavo.

La musica riparte, tutti smettono di bere e ricominciano a ballare. Drake mi toglie il bicchiere di mano e mi afferra il polso, portandomi al centro del soggiorno. Comincia a muoversi a ritmo di musica, facendomi scoppiare a ridere per i movimenti buffi che fa. Lo imito, mentre con la coda dell'occhio vedo Tessa baciare Andy. Serenity e suo fratello stanno ballando insieme. Sono così uniti, mi viene in mente il mio rapporto con Ethan, a guardarli.

Dopo circa un quarto d'ora, siamo tutti sudati e io quasi mi sento svenire. Ho assolutamente bisogno di darmi una rinfrescata.

«Devo andare in bagno», dico a Drake, alzando un po' la voce per farmi sentire. Lui annuisce e mi fa l'occhiolino, allontanandosi. Lo vedo avvicinarsi ai due piccioncini che non hanno fatto altro che baciarsi e scambiarsi coccole per tutto il tempo che io e Drake abbiamo ballato insieme, poi distolgo lo sguardo e mi avvicino alla rampa di scale. Salgo al piano di sopra. Mi porto una mano alla fronte e mi asciugo il sudore con il braccio. Apro la porta del bagno, entro e la richiudo alle mie spalle, girando la chiave nella toppa. E mi sento così stupida, perché anche quando sono a casa sento il bisogno di chiudere la porta a chiave, persino quella della mia stanza, ma non posso farne a meno.

Mi avvicino allo specchio e noto che i capelli sono appiccicati alla fronte sudata. Apro il rubinetto e mi sciacquo il viso con dell'acqua fresca, rilassandomi al solo contatto dell'acqua sulla la mia pelle.

Sono così contenta di essermela spassata un po'.

Credo che questa notte, dopo tanto tempo, andrò finalmente a letto con il sorriso.

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