LXXXII

6.7K 334 24
                                    

Capitolo dal bollino rosso 🔴
Coloro che sono al di sotto dei 14 anni non leggano😂
PS: leggete, però, la nota autrice, è importante

«Abel dovete smetterla di guardarmi in questo modo, mettete i brividi», sbuffai.

«Sapete, trovo estremamente eccitante il momento in cui vi nutrite con il mio sangue», si passò la lingua sul labbro superiore, in un gesto avido e sensuale.

«Il vostro sguardo trama di peccato, smettetela!»

Si alzò, ridacchiando ed estraendo un libro dalla biblioteca. Da quella sera erano passi ben cinque giorni e, più o meno, le cose tra di noi andavano bene. Ancora non potevo crederci di averlo accusato di alto tradimento, ma potevo dare la colpa agli ormoni, la gelosia nei suoi confronti era aumentata a dismisura e molto spesso avevo strane fantasie sul suo conto.

William ci aveva fatto visita due giorni fa e, quando l'avevo visto scendere dalla carrozza, il cuore mi era balzato in gola. Temevo potesse fare una scenata, invece si è limitato a trascinare suo fratello nello studio, rimanendoci per ore. Quando sono usciti, Abel mi aveva lanciato una veloce occhiata, dopodiché aveva accompagno William alla porta.

A cena mi aveva detto che lui e Leila avevano deciso di adottare i bambini e la troppa felicità l'avevo espressa in un assordante urlo. Non era arrabbiato con me per averlo detto a Leila, anzi, si era scusato; sapeva di aver sbagliato nei confronti di quei poveri bambini, ma temeva comunque che un giorno avrebbero potuto ribellarsi. Comunque sia, non riusciva a vederli sotto una buona luce, aveva continuamente l'immagine del viso di Caleb.

Non vedevo l'ora di vedere quei due piccolini nelle vesti di nobili, ma dovevo aspettare un paio di settimane.
«Questo libro è orribile», borbottò Abel, gettando il libro nel caminetto.

Eravamo giunti al mese di novembre e nelle nostre terre il freddo arrivò alla velocità della luce. Mi sedetti accanto al camino e lo stuzzicai con piccole spinte. «Come mai siete così pensieroso oggi?»

«Nulla, sono solo ansioso, penso.»

«Ansioso, certo, non sapevo che gli ibridi provassero sentimenti.»

Si voltò verso di me e corrugò la fronte, «ciò che provo per voi sono sentimenti, ma ammetto che ogni tanto fantastico un po' su di voi», ridacchiò.

Questa volta fui io a perdere il sorriso, «fantasie su di me? Del tipo?»

Si alzò di scatto dal divano, ridacchiando e coprendosi il viso con le mani. «Non volete davvero saperlo.»

«Posso andarmene per un idea, magari sono uguali alle mie», mi inumidii il labbro inferiore.

«Smettetela, non ve lo ripeterò una seconda volta.»

«Cosa c'è Abel? Non riuscite a contenervi?»

«Con voi no.»

Mi alzai, raggiungendolo e alzandomi sulle punte dei piedi. «Non ho mai detto che dovete contenervi con me», gli sussurrai all'orecchio.

Il secondo dopo, la mia schiena aderì al materasso e fui sovrastata dal suo corpo. Le sue labbra finirono sulle mie e, bramose, iniziarono a lottare tra di loro. La sua lingua, bollente come lava, si unì alla mia e i suoi denti scherzosamente affondarono nel mio labbro, tirandolo con delicatezza.

Mi sfuggì un gemito di piacere, mentre la sua mano mi accarezzava il fianco e l'altra i capelli. Sapevo che voleva di più, lo desideravo anch'io, tanto. Afferrai la sua tunica e la aprii con abile maestria, chiusi gli occhi e mi beai dei suoi bollenti baci sul collo e poi sui seni.

Mi slacciò il corpetto e lo tolse senza alcun problema, dopo ciò fu tutto sempre più veloce. Bramosi di tastare l'uno il territorio dell'altra, arrivammo addirittura a strapparci alcuni indumenti.

Capovolsi la situazione, posizionandomi su di lui e prendendo il comando. Sentirlo in me era una sensazione ormai dimenticata, ogni volta era una nuova esperienza. Poggiai le mani sul suo petto ed inclinai di poco il busto, chiudendo gli occhi e godendo come non mai.

Lo sentivo gemere sotto di me e ciò mi fece aumentare il ritmo, incitandolo a pronunciare ancora quel suono.
Inaspettatamente, allungò una mano verso la mia nuca e afferrò i capelli, trascinandomi contro il suo busto.

Il suo fiato si rifugiò sul mio collo ed ebbi brividi per l'intera spina dorsale. Sentii qualcosa di freddo e poi un pizzico. Avvertii un liquido scendere per il collo e sorrisi istintivamente; era da tempo che non si nutriva più di me.

Non faceva male, anzi, mi accaldava e mi spronava al limite. Si staccò dal mio collo e poggiò il capo all'indietro emettendo un lungo sospiro, era bellissimo in quella goduria.

Mezz'ora dopo, eravamo sdraiati sul letto. Avevo il capo poggiato sul suo petto e le gambe intrecciate alle sue. Mi accarezzava i capelli e mi stampava dolci baci sulla fronte, volevo che quella posizione durasse in eterno.
«Mi dispiace, non avrei dovuto nutrirmi di voi.»

«Non c'è nulla che ve lo vieti.»

«Vi offro il mio sangue proprio per impedire che il piccolo vi prosciughi.»

«Abel, è successo solo questa volta.»

«Lo so», sbuffò, «adesso dormite, dovete riprendere le forze.»

Spazio Autrice:
1) perdonatemi infinitamente se ho aggiornato dopo quasi una settimana, mi conoscete, sapete che aggiornavo ogni giorno questa storia. Ultimamente sto passando un brutto periodo a causa di problemi personali e la voglia di scrivere è pari a zero, piuttosto preferisco leggere qualcosa per distrarmi.
2) non dovevo pubblicare oggi il capitolo, poiché non sapevo cosa scrivere, ma ho pensato che un momento più 'intimo' ci voleva per i nostri protagonisti.
3) la storia è quasi finita, mancano tre o due capitoli alla fine (compreso l'epilogo), ma non so quando aggiornerò. Ho problemi di linea al PC e sto finendo i GB sul cellulare. Penso aggiornerò domenica, ma non ne sono sicura.
Detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
-Angel ❤️

Sentimenti OscuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora