8 *Lui dovrebbe essere chiamato turtle!*

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Non mi serve molto per trovare il campo da football, basta seguire i rumori che aleggiano nell'aria.
Non appena entro, noto un gruppo di ragazzi fare il giro del campo -come riscaldamento immagino-. Li vedo tutti concentrati nonostante stiano scherzando e giocando come dei cagnolini che seguono la propria coda. Quasi invidio la loro spensieratezza.

Per non interromperli decido di dirigermi verso le scalinate della platea vuota. Forse posso mettermi a leggere mentre aspetto che finiscano il loro allenamento.
Purtroppo non ho nessun libro interessante dietro con me. Non avevo considerato il fatto di trovarmi in questa situazione. Sbuffo. Okay, forse potrei guardarli un po'. Guardo l'ora. Sono le due e dieci. Quanto può durare un allenamento? Un'ora, no? A meno che non si tratti di una squadra di seria A(?) (Non so come funzioni il football americano, sono abituata al calcio europeo). Forse per i professionisti durano anche due ore...
Guardo l'ora. Sono solo le due e dodici minuti. Solo due minuti??
No, okay non posso sprecare minuti vitali della mia vita in questo modo.

Mi alzo di scatto e mi dirigo verso il gruppo di ragazzi. Nel frattempo anche le cheerleader entrano in campo.
Che palle! Cercherò di fare veloce.
Appena mi avvicino abbastanza qualche sguardo curioso si volta verso di me.
«C'è Aiden?» chiedo sicura di me incurante degli sguardi di tutti quei pervertiti.

E dico pervertiti perché stanno facendo delle facce strane. Ma io dico, non l'avete mai vista una ragazza con i leggings e una t-shirt normale? Okay... forse la t-shirt è originale dato che c'è scritto "it's a tea-shirt".

«Ehi Aid, c'è la tua cuginetta» lo informa Josh ad alta voce.

Solo adesso mi accorgo della sua presenza. È vero che anche lui fa football insieme ad Aiden.

Poco dopo vedo un ragazzo correre verso la nostra direzione e quando si avvicina abbastanza capisco che si tratta proprio di mio cugino.

«Ehi turtle, cosa ci fai qui?»

Mi ha seriamente chiamato turtle davanti a tutti questi sconosciuti? «Semmai turtle sei tu; ci hai messo un'eternità a correre fino a qui.» lo beffeggio facendo ridere qualcuno.

«Ehi sorellina, non arrabbiarti» mi dice spettinandomi i capelli.

«Ora mi stai trattando come un cagnolino, scemo» commento imbronciandomi e facendo ridere lui questa volta.

«Di cos'hai bisogno Scarlett?» mi chiede lui.

«Ragazzi l'incesto è una cosa brutta, specialmente se la sbandierate ai quattro venti. Non mi sembravi tanto trasgre Scarlett... » scherza il ragazzo biondo che mi ha aiutato con l'armadietto stamattina. Credo si chiami A qualcosa Grier.

Io alzo gli occhi al cielo mentre Aiden gli fa il dito medio facendolo ridere di rimando.

«Devo andare a casa. Ho chiesto ad Aly e lei mi ha detto di venire da te, quindi sono venuta e all'inizio non volevo disturbarti, ma poi mi stavo annoiando perciò ho deciso che non me ne frega proprio un corno di interrompervi» inizio a straparlare dato che adesso tutti questi occhi puntati su di me mi mettono a disagio.
«Ehi bambolina, come fai ad annoiarti alla vista dei nostri fisici?» chiede un ragazzo moro dagli occhi dello stesso colore.

Ma qui sono tutti sicuri di sé, mi dicono.

«Quindi, come cavolo torno a casa?» concludo facendo finta di non averlo sentito.

Aiden sembra pensarci su.
«Mi dispiace sorellina, ma devo per forza finire l'allenamento. Ne ho già mancati alcuni quando sono stato male quindi ti tocca aspettare» afferma dispiaciuto.

No, proprio no. L'unica cosa che non farò è proprio aspettare che finisca l'allenamento.

«No, grazie. Sai qual è il primo autobus per tornare a casa?» gli domando sbrigativa. Voglio davvero togliermi da questa situazione. Odio trovarmi al centro dell'attenzione.

FIDATI DI ME ✯Completa✯Where stories live. Discover now