41*Mi volevi schiaffegiare*

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Dimmi cosa c'è, le vedo scendere
Sono rapide chiuse nell'irideChe scalerò, scalerò, scalerai, scaleròCome non lo so

(Rapide, Mahmood)

Non so da quanto tempo lo sto guardando, forse minuti, forse ore, forse è da sempre perché effettivamente il mio sguardo non può far altro che posarsi su di lui ogni volta che si trova nei dintorni.

Al leggero movimento delle sue ciglia, il mio stomaco si contorce dolorosamente, ma allo stesso tempo dolcemente.

Non si è svegliato.

Meglio, così posso continuare ad ammirare ogni sua singola parte del viso.

È bello, ma non perfetto.

Anzi, a dire il vero è buffo con la guancia schiacciata sul cuscino e con la bocca leggermente aperta.

È imperfettamente bello. Ed è... mio.

Ho una voglia matta di chiudergli le labbra con le mie minuscole dita, ma sono certa che se lo facessi non riuscirei a fermarmi. Inizierei a toccarlo infastidendolo e svegliandolo. Ma se lo svegliassi non potrei più fissarlo come una maniaca.

Mugugna per poi corrugare la fronte e tastare la superficie del letto prima lentamente per poi aumentare la velocità, come se si sentisse nervoso, fino a quando le sue dita non incontrano la mia pelle. Ed ecco che le sue sopracciglia si distendono di nuovo, mentre la sua mano accarezza il mio fianco.

Nonostante indossi la sua maglia sento la mia pelle prendere fuoco, come se non ci fosse niente a separare le nostre epidermidi.

Un sospiro riesce a scapparmi dalle labbra fino ad accarezzare il suo viso, al che lui corruccia di nuovo le sopracciglia.

Questa volta non riesco a resistere. Sussurrando con voce roca un "no", distendo con il pollice le due rughette che si sono formate tra le sue sopracciglia.

Non voglio vederlo infastidito, ma beato e felice.

La sua pelle si fa modellare facilmente dalle mie dita. E, come avevo supposto, le mie mani si rifiutano di staccarsi dal suo viso. Al contrario, con bramosia ripercorrono ogni lineamento del suo volto. Accarezzano la sua tempia destra per poi scendere e soffermarsi sul suo zigomo leggermente arrossato dal calore emanato dai nostri corpi. Il mio tocco si ferma poco più giù, mentre i miei occhi, che hanno seguito i gesti delicati della mia mano, si soffermano su una minuscola macchiolina nera.

Sorrido.

Non mi ero mai accorta che Josh avesse un minuscolo neo nascosto sotto l'orecchio.

Vorrei posare le mie labbra proprio sopra quella macchiolina. Le mie labbra fremono alla sola idea. Ma non posso, lo sveglierei...

Eppure, è con movimenti goffi che mi avvicino sempre di più al suo corpo e lascio un bacetto leggero sotto al suo orecchio.

Lo sento inspirare pesantemente, al che mi allontano velocemente dal suo viso per vedere se si sia svegliato.

No.

Ha ancora gli occhi chiusi.

Senza il mio consenso il mio pollice tremante si avvicina di nuovo al suo volto riprendendo l'itinerario interrotto.

Gli accarezzo la sua linea della mascella ammagliata da tanta dolcezza. Sembra talmente vulnerabile in questo momento...

Il mio sguardo è però attirato da altro. Le sue labbra si dischiudono, facendomi accorgere solo adesso che prima si erano chiuse. Forse quando ha inspirato.

FIDATI DI ME ✯Completa✯Where stories live. Discover now