Capitolo 10.

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<<Ma mi stai invitando tu... dovrei essere io a farlo.>> dissi subito diventando leggermente calda sulle guance.
<<Beh,ma credo che i tuoi siano ancora indaffarati con le cose che hanno da sistemare dato che siete appena arrivati.>> rispose Niccoló grattandosi la nuca da dietro la sua testa.

Non aveva tutti i torti in fin dei conti.
E poi non mi andava nemmeno che venisse in casa con la presenza di Danny e di tutta la mia famiglia.

<<Allora facciamo che mi farai sapere.>> sembró tagliare corto lui.
<<Si, meglio, ti ringrazio per tutto.>> risposi sorridendogli calorosamente.
<<Uh, per così poco.>> sorrise lui avvicinandosi a me.
<<A... Adesso é meglio che torni a casa.>> cercai di dire vedendo che il suo volto era serio mirante il mio con estrema vicinanza.

<<Ce la fai a tornare a casa da sola? Lo so che é proprio qui accanto ma non dovresti sforzarti molto la caviglia... poi con il taglio che hai...>> disse rimanendo con le parole sospese.
<<Si, non preoccuparti, ce la faró, ci vediamo, grazie ancora.>> risposi solamente sentendo l'estremo bisogno di andarmene da quella casa perché ormai mi sentivo decisamente di troppo.

<<Ti accompagno.>> si offrì.
<<No, no, non é importante che tu lo faccia, davvero.>> risposi velocemente.
<<Wendy, perché vuoi scappare così velocemente dalla mia
Isola?>> mi chiese accorgendosi della mia smania nell'andarmene da lì.

<<Come, scusa?>> domandai non curante.
<<Tutto bene? Mi sembri nervosa tutto d'un tratto.>> mi chiese lui corrugando leggermente la sua fronte.
<<Si, solo che, mi sembra, anzi, sono di troppo ormai, ti sto pesando troppo qui, quindi tolgo le tende.>> ammisi pronta ad andarmene ma Niccoló mi prese dolcemente una mano e mi fermó.

<<Conosco le persone pesanti e tu non sei fra queste, fidati Wendy.>> disse poi a bassa voce quasi sussurrando.

In quel momento e in quel semplice tocco, il mio cuore andó a mille battiti al secondo e la testa inizió a girarmi come una trottola : non capivo più niente.

Era la stessa sensazione che provai quando mi fece scavalcare dal mio balcone al suo e sapevo che quell'effetto non sarebbe andato via facilmente.

<<Nick, devo proprio andare.>> risposi solamente con un filo di voce.
<<Ti accompagno.>> mi ripeté lui.
<<Va bene...>> risposi abbassando lo sguardo e rendendomi conto che la mia mano era ancora stretta alla sua.

* * *

<<Passa una buona giornata.>> disse poi arrivati alla porta di casa sua.
<<Grazie, lo spero anch'io per te.>> risposi sorridendogli timidamente.

Anche lui mi ricambió il sorriso e tutti e due abbassammo contemporaneamente gli occhi accorgendoci che ancora le nostre mani erano strette le une alle altre e le staccammo molto lentamente e in quel movimento, un pezzo del mio cuore andava in frantumi perché avrei desiderato esser attaccata a lui per sempre e non dovermi dividere più.

<<Ciao.>> dissi poi schiarendomi la voce.
<<Ciao.>> mi rispose infine lui facendo lo stesso.
Poi lentamente, mi allontanati da quella casa e andai dritta alla mia.

SPAZIO AUTRICE :
Hey! Mi dispiace infinitamente per il capitolo estremamente corto ma non sono giorni felici per me eheh...
Voi come state? Spero stiate meglio di me 🤷🏻‍♀️ e no, non é influenza, quella ormai é passata ma tranquilli, anche questa passerà❤️
E boh nulla, vi adoro sempre di più per come sta andando la storia solo grazie a voi❤️.
Ve saluto e ve ringrazio❤️
//Clelia,💓

Comunque vada, con te. ||Ultimo||Where stories live. Discover now