Capitolo 22.

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<<Ei, pensavo mi avessi rinchiuso per sempre qui dentro.>> la voce di Niccoló mi fece rendere conto che mi trovavo nella mia stanza e di conseguenza presi di nuovo padronanza di me.

<<Scusa se ci ho messo molto. Mi hanno trattenuta.>> risposi solamente abbassando lo sguardo verso il basso.
<<Stavo solo scherzando, anzi, ti devo ringraziare per sempre, la pioggia è pure aumentata.>> disse lui avvertendo un suo sorriso ma non riuscivo più a guardarlo negli occhi dopo il bacio che mi rubó Danny.

<<Accidenti...>> sussurrai imprecando dopo aver guardato la finestra e notando che ancora fuori stesse avvenendo il diluvio universale.
<<Già.>> rispose Niccoló sospirando a fatica.
<<Allora, cosa facciamo?>> mi chiese dopo.

<<C... Cosa?>> domandai io a mia volta continuando a fissare la finestra.

Provavo una vergogna immensa per quello che era successo.
Mi sentivo come se lo stessi prendendo in giro per tutto quel tempo e poi non riuscivo nemmeno a guardarlo nei suoi occhi che fino a qualche ora fa, era l'unica cosa che avrei guardato per tutta la mia vita.

<<Caren, è successo qualcosa mentre eri fuori? Sei strana... non sei come eri prima di uscire da questa stanza.>> mi chiese poi Niccoló accorgendosi del mio sguardo smarrito e impaurito.
<<Ma no cosa dici, cosa sarebbe potuto succedere in qualche
ora?>> risposi negando la completa evidenza.

Era stata una mia dote fin da piccola mentire.
Mentivo quando tutto andava male e gli altri mi chiedevano come stessi, anche perché chi ti chiede come stai, non lo vuole sapere in realtà veramente.

Mentivo quando dicevo che non mi mancava mio padre, mentivo quando dicevo che ero calma quando invece avrei preferito spacare tutto e sopratutto mentivo quando mi accadevano cose che non avevo programmato e che mi avevano fatto male.

Quel maledetto bacio con Danny, mi aveva riaperto ancora di più quella ferita che non era mai stata rimarginata, anzi, vi avevo messo solamente un misero cerotto che sapevo benissimo si sarebbe staccato da un momento all'altro, ma non mi aspettavo di certo in un momento simile.

Adesso mi trovavo di nuovo come qualche anno fa, quando tutto mi sembrava scollegato, insensato e senza fine logico.
Mi ritrovavo di nuovo come in una stanza piena di specchi da sola ad essere sputata in faccia dalla verità, che io forse non avevo dimenticato del tutto Danny e che addirittura adesso c'era pure Niccoló che non aveva nemmeno paragone con lui.

Danny mi aveva rubato il cuore in una maniera assurda, era stato il mio primo amore e la prima persona alla quale ero riuscita a dirgli tutto di me.
Danny era stato il primo in tutto e dimenticarlo era davvero una cosa che mi sembrava davvero impossibile.

Il primo amore, dopotutto, non si può dimenticare completamente.
Solamente che io avrei voluto che il mio primo amore fosse stato Niccoló, perché sentivo che Danny non ne era degno e sentivo che Niccoló aveva un potere nel farmi dolcemente del male se in caso sarebbe andata a finire male con lui, invece Danny mi fece un male brutale senza preoccuparsi dei miei sentimenti o della mia sensibilità.

Sapevo che Niccoló era più esperto in quel genere di cose, sentivo che aveva avuto esperienza e che quindi forse a lui avrei dato la possibilità di fare di me quello che voleva.
Niccoló si, ma Danny, no, Danny non si meritava di essere stato il mio primo amore.

<<Caren, hai sentito quello che ho detto?>> mi richiamó la voce di Niccoló.
<<Cosa? Scusa... stavo pensando a...>> risposi bloccandomi perché gli stavo per dire del bacio con Danny.
<<Hai visto? È successo qualcosa e tu non vuoi dirmelo.>> mi fece notare lui sbuffando subito dopo.

<<Nick, davvero, non ti voglio annoiare e nemmeno darti dispiaceri, non è successo niente.>> risposi io sospirando rumorosamente e voltandomi d'istinto per dargli le spalle dato che di nuovo avevo perso il coraggio di guardarlo negli occhi.

<<Caren...>> disse sentendo poi i suoi passi farsi sempre più vicini a me.
<<Ci sono per questo.>> aggiunse sentendolo adesso completamente attaccato alla mia schiena mentre posava dolcemente una mano sulla mia spalla.

Ed in quel preciso istante, non ci capì proprio più nulla.

...

Comunque vada, con te. ||Ultimo||Where stories live. Discover now