Capitolo 2

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Matematica.
Quale altro modo per iniziare la scuola sarebbe miglio che questo.

C'era una professoressa di mezz'età che continuava a parlare e mi sembrava un'altra lingua. Ovviamente non capivo nulla.

L'unica cosa a qui pensavo era a quel bel ragazzo.
Chi sa come si chiama? Da dove viene? Ovviamente da questa città. Ma se venisse da un'altra città. Forse California. Questo spiegherebbe l'abbronzatura. Quanti anni avrà?

- ehmm... Evian... Glover? - sentii.

Ritornai nella realtà e sentii il mio nome.

- ssssì? - dissi.

- sai il risultato? -

- ehmm... -

- 16,18 - sentii sussurrare.

- 16 ehmm... virgola 18?-

- giusto... - e continuò a spiegare.

Mi guardai in torno per vedere il mio eroe ma erano tutti passivi.

Mi girai dietro per far finta di prendere un libro dallo zaino per controllare dietro.
Vidi un ragazzo che mi sorrise. Aveva i capelli e gli occhi neri.

- sei stato tu? - sussurai. 

- prego -

- grazie. Mi chiamo Evian e sono nuova. Tu? -

- lo so chi sei. L'appena detto la prof -

All'improvviso suonò la campanella. Misi i libri nella cartella e alzai il volta o per continuare la conversazione ma lui non c'era.
Mi guardai in giro e vidi che stava per uscire dalla classe.

- aspetta! - non mi sentì.

Mi sbrigai e lo raggiunsi. Gli toccai la spalla, si girò e mi vide. Nonostante ciò continuava a camminare.

- hey come ti chiami? - cercavo di tenere il suo stesso passo ma era molto veloce.

- non devi ringraziarmi. Sentivo che il tuo cuore batteva troppo forte e ho creduto che avevi bisogno del mio aiuto. -

Non capivo che significasse.
- come hai sentito il mio cuore? -

Dopo le mi parole si fermò. Riuscivo a vedere che era diventato nervoso perché era diventato pallido.

- era... Solo un modo.... di dire. Niente di che. Solo così. Tanto si notava. -

Era diventato strano ma non capivo il perché.

- okey. - dissi e feci finta che fosse tutto a posto.

Continuammo a camminare ma sta volta a un passo più lento.

- anche tu hai chimica? - sentii da lui dopo un po'.

- ehmm... No ho spagnolo - dissi con sorriso sulla faccia.

Mi era sempre piaciuto lo spagnolo. Credo che l'avesse capito anche lui.

- solo tu e un mio amico fate quel stupido corso per divertimento. Tutti gli altri lo fanno per i crediti. -

- chi è il tuo amico? -

- beh... Si chiama Ryan. Alto, capelli bruni super abbronzato. È simpatico ma io lo sono di più - disse con un sogghigno.

Alzai gli occhi al cielo.

Quando arrivammo alla classe di Scienze lo salutai e mi diressi a quella di Spagnolo.

La trovai dopo un po' perché non mi ero ancora abituata alla scuola.

Quando entrai vidi che la classe era piena di colori e fogli sui muri con su scritto delle parole in spagnolo.

Mi sedetti al penultimo banco, presi il libro e cominciai a girare le pagine facendo passare il tempo.

Quando entrò la prof, alzai il volto e vidi che una persona si era seduta accanto a me.

𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 - Il Licantropo Assassino (#Wattys2019)Where stories live. Discover now