Capitolo 17

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Alla fine della giornata tornai a casa come al solito.

Mia mamma era già a casa. Stava cucinando il pranzo. Ci salutammo e decisi di chiedergli della festa.

- come stai? - mi domandò lei.

-bene. Ho sentito che faranno una festa venerdì. -

- bello. Devi andarci così farai nuove amicizie -

Sembrava aver abboccato. Pensavo di averla fatta franca finché non fece la domanda trabocchetto.

- a che ora è? -

Non sapevo cosa dire. Rimasi in silenzio per alcuni secondi.

- quindi? - replicò distolgendo lo sguardo dalla pentola che si trovava sul fuoco.

Era andata a prendere una carota e aveva incominciato a tagliarla.

- ehm... Alle... Otto... Di sera -

Smise di fare quello che stava facendo.
Mi guardò con stupore.

- lo so. - replicai. - hanno appena messo il coprifuoco e... Però la festa era già impostata a quell'ora -

- allora digli di spostarla al pomeriggio. Tanto venerdì tornate posto da scuola -

- ma non posso. Non è la mia festa. E non posso mica andare lì così... E dirgli di cambiare l'ora se vogliono che io venga -

- se a loro non importa di te allora non andarci. -

Abbassai la testa è dissi le mie ultime parole :

- Okey. Grazie lo stesso -

Mi diressi lentamente nella mia camera con la testa abbassata.

Il giorno dopo andai a scuola.
Non ero molto contenta perché mi dispiaceva del fatto che non potevo andare alla festa.
Quello significava che avrebbero pensato che io fossi una sfigata e così non mi avrebbero mai più invitato alle feste.

Dopo tre passate ad annoiarmi con la professoressa di Matematica, ci fu il cambio d'ora.
Ovviamente uscimmo dalla classe e io mi diressi dal mio armadietto.

Accanto a me c'era Nat che apriva il suo di armadietto.

Quando mi vide mi salutò. Ricambiati con un sorriso sforzato.

Capì anche lui che era falso.

- che c'è? - mi chiese.

- niente. Solo che mia mamma ha detto che non posso andare alla festa - risposi con gran delusione.

- e quindi non ci vai? -

- ovvio che no. Lei non mi permette! -

- è semplice. Vacci di nascosto. -

Mi stupii quando sentii le sue parole.

- di nascosto? -

- ma sì... Chiudi la porta a chiave e fingi di dormire poi esci dalla finestra. Oppure metti dei cuscini per far finta che sia tu e scappa dalla finestra. -

- no. Mi sembra troppo pericoloso. -

- dai provaci. Che vuoi che sia -

- e se sene accorge? -

- ma no. Non essere così pessimista -

Dal modo in cui melo diceva, sembrava facile ma non sapevo cosa fare.

All'improvviso sentimmo il suono della campanella.

- beh... - fece lui. - fai quello che vuoi. Ricorda che c'è anche Ryan -

Dopo di che se ne andò.

Rimasi lì, immobile per qualche secondo. Dopo andai nella mia prossima classe.

𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 - Il Licantropo Assassino (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora