Capitolo 6

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Tutta la settimana fu noiosa come tutte le normali giornate scolastiche.
Avevo scoperto che tutte le prof se ne fregavano altamente del fatto che ero nuovo quindi mi trattavano come tutti.
Avevo scoperto che le lezioni di spagnolo in quella scuola ti faceva venire la voglia di suicidarsi per la noia. In quel momento avevo capito cosa intendesse Nat.
Avevo anche capito che Ryan non voleva allontanarsi da me ma Raven continuava a dirgli di farlo.
Non l'avevo sentita dire "non avvicinarti a Evian" ma gli stava sempre vicino ogni volta che cerca di parlarmi.
Prima non mi stava simpatica ma ora la detesto. Non può comandare una persona in quel modo.
Oltre ciò, pensavo anche a come sarebbe stato l'appuntamento, no intendovo, la serata, beh... Quello che avremmo fatto io e Cristian venerdì, come amici.

Il suddetto venerdì arrivò.

Al mattino ci pensavo già.

Dopo essermi lavata i denti scesi per prepararmi.

- oggi è il giorni in cui esci con quel Cristian - disse Cristian allungando le lettere, facendo un sorriso e alzando le sopracciglia.

- uno, non è un appuntamento. Due, andiamo solo a visitare questa stupida città. E tre, noi siamo solo amici -

- amici - lo fece di nuovo.

Alzai gli occhi al cielo e andai in macchina.

Dopo un po' entro anche lei e mi porto a scuola.

Ero arrivata presto perché non avevo controllato l'ora.

Infatti non c'era quasi nessuno.

Salutami mia madre, scesi e mi diresse all'edificio.
Le porte non erano ancora aperte quindi restai fuori.

Tra la mischia di nerd che erano arrivati presto per sembrare i migliori c'era anche Ryan.

Mi vide anche lui e mi girai dall'altra parte.
Non volevo che mi rivinasse la giornata. Era proprio l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel giorno.
Sentivo dei passi e vidi con la coda dell'occhio che era lui.

Alzai gli occhi al cielo e andai avanti di alcuni passi finché non mi fermo toccandomi la spalla.

Mi voltò e mi chiese :

- che ti prende? -

- ora mi rivolgi la parola? E cosa vuol dire "che ti prende"? - ero abbastanza arrabbiata. Si notava dalla tono della mia voce.

Alzò il volto guardando il cielo e fece un pesante sospiro.

Mi guardò di nuovo e disse con calma :

- scusa -

- non mi importa. Tanto starai meglio con la tua amica, Raven - mi voltai e disse le mie ultime parole - sembra che lei mi conosca meglio di quando mi conosco -

Cominciai a camminare finché non mi fermò di nuovo.

- cosa vuoi dire? - chiese stupito.

- è ovvio. Raven ti avrà detto qualcosa di brutto su di me. -

- Rev? No. Lei mi ha solo detto che quest'anno sarà dura e che devo solo... Studiare di più e... Non fare altro. Tutto qui -

Sembrava una bugia ma avevo deciso di credergli.

𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 - Il Licantropo Assassino (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora