𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 - Il Licantropo Assassino (#Wattys2019)

Capitolo 30

- perché hai ucciso quel cacciatore? - chiesi.

Quando sentì le mie parole sembrava sorpreso. Sembrava quasi che non capisse quello che dicessi.

- cosa? Credi che io... Ah, hai sentito quei due incolparmi. Se ti calmi un attimo ti spiego tutto -

- io sono calma - dissi.

- il cuore ti batte a mille. Non devi aver paura. Io non ti farò del male -

Non ci credevo ma mi calmai per fargli dire tutto quello che volevo sapere.

Ci sedemmo e mi raccontò come divenne un licantropo.
Mi disse che sua madre, che era una licantropo, l'aveva morso durante l'estate. In pratica nelle famiglie di licantropi i genitori trasformano i figli quando credono che siano pronti.

- quindi sei un licantropo da poco? - domandai.

- non riesco ancora a controllarmi ma mi trasformo solo quando mi arrabio e quando c'è la luna piena -

Stava per dirmi qualcos'altro ma ci chiamò mia mamma.

Ci cucinò qualcosa di buono.
Lei e Ryan continuavano a conversare facendo amicizia. Io invece non facevo altro che a pensare a ciò che mi aveva detto Ryan. In quel momento avevo dei dubbi sul fatto che avesse ucciso quel cacciatore. Ma visto che aveva detto che non sapeva controllare i suoi poteri, potrebbe averlo ucciso accidentalmente.

Certe volte mi coinvolgevano nelle conversazioni ma non dimostravo molto interesse.

Dopo un oretta e mezza, lui dovette andare a casa. Prima però, mi disse qualcosa in privato;
- perfavore. Non dire a nessuno il mio segreto. Neanche a tua madre -

- quindi. - mi chiese mia mamma dopo che Ryan se ne andò.

- quindi cosa? - replicai.

- non mi hai detto che avevi un amico speciale -

Non capivo cosa intendesse con amico speciale.

- cosa vuol dire? - domandai ridendo un po'.

Lei replicò con un occhiolino. Quando lo fece capii cosa intendeva.

- no. - eslamai. - siamo solo amici -

- certo - disse lei.

A me non piaceva Ryan e sapere che era un licantropo non migliorava la situazione.

Dopo un po' di chiacchiere e modi per cercare di convincere mia mamma ad accorciarmi la punizione, andai a dormire. Però quella volta, non potevo più restare a casa, dovevo andare a scuola.

Il giorno seguente feci la mia stessa routine mattutina e andai a scuola a piedi.
Prima di andare però avevo avvertito mia mamma di non invitare chiunque dica che sia un mio amico a casa.
Annuì però sapevo già che se lo sarebbe dimenticata.

Arrivata a scuola cercai il maggior possibile di nascondermi da Ryan e gli altri due.
Non avevo paura ma avevo bisogno di spazio per pensare a quello che avevo appena scoperto.