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Taehyung fissava insistentemente quel piccolo volantino stretto tra le mani e accarezzato dal vento che gli scompigliava i capelli biondi cenere.
"Circo BTS alla ricerca di nuovi talenti e opportunità"
Opportunità era questa la parola che aveva attirato l'attenzione di Taehyung e che lo aveva spinto a provare.
Spostò il suo sguardo dal volantino alla grande scritta al neon BTS CIRCUS.
Una volta varcata quella soglia non sarebbe tornato in dietro, era una promessa e lui le promesse le mantiene sempre.
Fece un grande respiro, mise il volantino nella tasca del giubbotto e si addentrò con il suo borsone in spalla in quello che sarebbe potuto essere il suo nuovo lavoro e magari anche la sua nuova casa.
Cominciò a guardarsi attorno osservando nei minimi particolari qualsiasi cosa attirasse la sua attenzione.
Camminò tra le roulotte fino quando non arrivò al tendone principale, quello in cui si sarebbe dovuto esibire se mai lo avessero accettato.
Non entrò subito, rimase per un po' fermo a fissarlo con sguardo sognante ma comunque timoroso. Era agitato dove ammetterlo.
-Posso aiutarti?- chiese una voce dal tono gentile alle sue spalle, ma che lo prese comunque di sorpresa facendolo voltare di scatto -Scusa non volevo spaventarti-
Taehyung si ritrovò davanti un ragazzo dai capelli rosa e un sorriso raggiante che lui non riuscì a non ricambiare -Tranquillo non fa niente- disse rassicurandolo.
-Bene, io sono Jimin- disse il rosa allungando una mano verso di lui, che strinse -Taehyung.
-Cosa ti porta qui?-
-Ho visto che cercate qualcuno- spiegò Taehyung tirando fuori il volanti dalla sua tasca e mostrandoglielo.
-Per questo dobbiamo parlare con Namjoon- disse Jimin -Vieni, ti porto da lui.
-Chi è Namjoon?- chiese Taehyung seguendo il rosa dentro al tendone -È praticamente il nostro capo, lui ha formato questo circo- rispose Jimin e dal suo tono Taehyung intuì una sorta di ammirazione nei suoi confronti.
Avrebbe voluto fare altre domande, infondo è sempre stato un ragazzo al quanto curioso.
Ma appena mise piede dentro al tendone rimase sorpreso dalla sua grandezza.
Subito dopo spostò la sua attenzione verso gli artisti presenti all'interno e intenti ad allenarsi; doveva ammettere che alcuni erano veramente bizzarri e quindi rimaneva a fissarli per un po' più di tempo. Fino a quando non notò che anche lui aveva attirato la loro attenzione.
-Aspetta qui- gli disse Jimin distraendolo prima di scomparire dietro una tenda e ricomparire circa cinque minuti dopo, invitandolo ad entrare.
Esitante fece come gli era stato detto ritrovandosi faccia a faccia con un ragazzo alto e con una cresta platino.
-Come ti chiami?- chiese Namjoon con tono calmo, ma nonostante questo si sentiva agitato -Kim Taehyung- rispose  -Vorresti unirti al nostro circo?- chiese ancora Namjoon facendo qualche passo verso di lui -Si, signore.
-Non essere così teso- disse Namjoon dandogli una pacca sulla spalla nel tentativo di rilassarlo -E chiamami pure per nome.
- O-ok- disse Taehyung un po' sorpreso -Qual'è la tua specialità?- domandò Namjoon.
-Il trapezio- rispose sicuro di se e Jimin che era rimasto alle sue spalle tossí con fare nervoso, un po' come appariva Namjoon -Davvero?
-È la cosa che so fare meglio- ammise Taehyung, non capendo il perché di quella reazione -C'è qualche problema?- era convinto che magari quella reazione era dovuto al fatto che non gli credessero.
Namjoon ci riflettè su prima di fare un lungo sospiro e continuare a parlare -Ti va di darmi una dimostrazione?
Taehyung annuì in risposta, se non gli credevano allora gli avrebbe dato i fatti.
-A lui non piacerà- disse Jimin a bassa voce a Namjoon fermo al suo fianco cercando di non farsi sentire dal biondo poco distante da loro -Lo so, ma se questo ragazzo è bravo come dice allora le cose potrebbero farsi interessanti- gli fece notare Namjoon con una sorta di eccitazione nello sguardo al sol pensiero.
Taehyung si tolse la giacca e le scarpe e subito si diresse verso la piattaforma indicata da Jimin.
Salì per quella stretta e traballante scala posta all'altezza di 8m dal suolo.
Arrivato in cima si posizioni sulla piccola piazzola prima di guardare verso il basso.
Una rete, era quello che gli avrebbe salvato la vita ad un suo minimo errore; poco distante da lì c'erano Namjoon e Jimin che sembravano stranamente in ansia.
Lo era anche lui, come sempre prima di ogni esibizione.
Chiuse gli occhi, liberò la mente e i suoni intorno a lui, fece un respiro profondo e si lanciò nel vuoto.
Prese la prima asta, si lanciò verso la seconda; si appese a testa in giù, si diede uno slancio e con un capriola afferrò l'asta opposta.
Dal basso Jimin fissava la scena con bocca e occhi spalancati -Non mentiva, è incredibile- disse sorpreso -Già- lo appoggiò Namjoon con tono sorpreso senza staccare gli occhi da quel corpo così elegante e agile che sfrecciava a mezz'aria.
Poco dopo sentì una presenza alle sue spalle che lo costrinse a staccare gli occhi da Taehyung e posarlo sul ragazzo dai capelli corvini -Chi è quello?- chiese quest'ultimo puntando il suo sguardo sul biondo che nel frattempo continuava a fare i suoi esercizi -Quello, Jungkook, sarà il tuo partner- rispose secco Namjoon riportando la sua attenzione sull'esibizione -Il mio cosa?!- domandò Jungkook sorpreso e per niente contento, ma non ottenne risposta.
Nel frattempo Taehyung aveva finito la sua dimostrazione, era stanco ma soddisfatto.
Scese dalla struttura e si diresse verso Namjoon e Jimin ancora con il fiatone -Sei stato grande- disse il rosa non nascondendo il suo stupore, facendo sorridere Taehyung sentendosi appagato.
Sorriso che scomparve qualche istante dopo accorgendosi di una terza persona che lo guardava con uno sguardo di fuoco che avrebbe potuto ucciderlo in pochi istanti se fosse stato possibile.
Taehyung dovette abbassare il capo intimidito da quel ragazzo che poco dopo si allontanò con passo svelto e nervoso.
-Ci faresti davvero comodo- disse Namjoon  con tono sicuro facendo ricomparire subito il sorriso sul volto del biondo -Davvero?- chiese con sguardo luccicante di gioia -Si, ora Jimin di accompagnerà alla tua roulotte, sarai stanco.
Taehyung era estremamente felice che a fatica riusciva a contenersi -Grazie mille- disse facendogli un leggero inchino prima di seguire il rosa.

-Da quanto fai il trapezio?- gli chiese Jimin mentre si dirigevano a quella che sarebbe stata la sua nuova abitazione, sempre che si potesse chiamare così. 
Lui ha sempre preferita chiamarla casa su ruote.
-Da quando ne ho memoria- rispose Taehyung sincero, infondo non ricorda un solo momento della sua infanzia in cui non abbia passato il suo tempo appeso a quelle sbarre -Tu invece di cosa ti occupi?- chiese a sua volta al rosa -Tessuti aerei- rispose Jimin.
Taehyung non rimase così sorpreso, infondo ora che lo guardava meglio il suo fisico era abbastanza muscolo per quel tipo di arte circense -Siamo arrivati- disse infine Jimin fermandosi davanti a una roulotte dalle piccole dimensioni ma che sarebbe stata più che abbastanza per Taehyung.
Infondo era passato da non avere un testa ad averne; era già un gran passo avanti.
Anche l'interno era modesto, giusto lo spazio per un divano, una piccola cucina che divideva la zona pranzo da quella notte occupata da un letto che invece era abbastanza da grande da occupare tutto lo spazio rimanente.
-Che ne pensi?- chiese Jimin rimasto fuori su qui due scalini -È perfetto- rispose Taehyung continuando a guardare ogni particolare.
-Ne sono contento- fece Jimin sempre con il suo sorriso stampato in viso -Se hai bisogno di qualsiasi cosa io sono nella roulotte di fianco- aggiunse indicando la roulotte alle sue spalle.
Peró lo sguardo di Taehyung si posò su una chioma dai capelli neri pece che lo fissava con sguardo insistente e affilato a poca distanza dalla roulotte indicata da Jimin.
Il biondo si sentì improvvisamente a disagio sotto quei occhi.
Jimin notando il suo improvvisiamo cambiamento seguì la direzione e subito capì -Lui è Jungkook- disse indicandolo guadagnandosi l'attenzione del biondo -È il nostro trapezista principale- aggiunse e Taehyung spalancò gli occhi riportandoli subito sulla figura di quel ragazzo.
In effetti il suo fisico trasudava forza e sicurezza da tutti i pori; proprio come il suo sguardo.
-Non lasciarti intimidire, infondo è buono- disse Jimin, prima di fissare l'orologio al suo polso -Diavolo, sono in ritardo- con un balzo scese dagli scalini cominciando ad allontanarsi -Jimin- lo richiamo Taehyung e lui si voltò a fissarlo ma senza fermarsi -Grazie.
Jimin si limitò a rifilargli un largo sorriso prima di scomparire dalla sua vista.

Taehyung si ritrovò nuovamente da solo e con ancora quel ragazzo che lo fissava con quei occhi che sembravano due pozzi senza fondo.
Taehyung si sforzò a rivolgergli un fienile sorriso, non volendo crearsi dei nemici già il primo giorno; ma Jungkook non ricambiò decidendo di andarsene.
Confuso dal comportamento del ragazzo, il biondo decise di entrare nella sua roulotte chiudendosi la porta alle spalle.
Posò il suo borsone su uno dei divanetti e cominciando a svuotarlo da quelle poche cose che ancora possedeva.
Ripose i vestiti nei cassetti presenti sotto il letto; mise i suoi porta fortuna su degli scaffali e poi per l'ultimo una fotografia.
Con quella era sempre al quanto delicato; rimaneva a fissarla sempre per ore.
Quello era l'unico ricordo che gli ricordava i pochi momenti felici che aveva vissuto con la sua vecchia famiglia.
Non potè che farsi sfuggire una lacrima al suo controllo che lui asciugò velocemente.
La poggiò sul piccolo tavolino insieme ad una rosa prima di dirigersi verso il letto, intenzionato a farsi una bella dormita.
Ma si bloccò nel vedere un gatto dal manto grigio sul suo cuscino.
-E tu chi sei?- disse Taehyung chinandosi sulla piccola creatura che al tocco del biondo cominciò a fare le fusa per poi posizionarsi sulle sue gambe.
A quanto pare Taehyung non sarebbe stato da solo in quella roulotte.

THE GREATEST CIRCUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora