Ч.

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Maggior parte della giornata era passata e Taehyung era davvero esausto.
Jin, che si era anche dimostrato anche come una sorta di allenatore; li aveva fatti lavorare tutti fino allo stremo.
Si buttò letteralmente a peso morto sulle gradinate degli spalti, con la fronte imperlata di sudore e il respiro pesante.
Intorno a lui altri artisti continuavano ad esercitarsi; come i contorsionisti o i clown che lavoravano sulle loro scenette.
Tutto questo però non faceva che creare un gran brusio; quando in quel momento lui avrebbe solamente voluto il più totale silenzio.
Con un braccio si coprì gli occhi per coprirli dalla luce del sole che filtrava dal tendone; era talmente stanco che avrebbe solamente voluto farsi un pisolino.
Ma proprio quando decise di chiudere gli occhi, sentì qualcuno sedersi infondo ai sui piedi.
Spostò leggermente il braccio per vedere chi fosse; si aspettava di vedere Jimin con il suo solito sorriso stampato in volto.
Invece sì ritrovò l'ultima persona che avrebbe immaginato.
Jungkook era di fronte a lui e gli stava offrendo una bottiglia d'acqua.
Confuso e al quanto sorpreso Taehyung si rimise a sedere, da una parte anche titubante.
Quella diffidenza non sfuggì al corvino che alzò gli occhi al cielo esasperato -Non ho tutto il giorno, la vuoi sono no?- lo incitò, non smentendosi nemmeno questa volta.
Taehyung senza troppo storie prese finalmente la bottiglia; infondo gli ci voleva proprio.
Nel frattempo gli occhi di Jungkook non si staccarono un secondo dal suo viso.
Quasi fosse incantato; proprio come quella sera e tutte le altre a seguire. Ormai Taehyung aveva preso l'abitudine di allenarsi anche dopo che tutti, o almeno quasi tutti, erano andati a dormire.
Non sapeva nemmeno lui perchè, ma ogni sera lui era la, che lo osservava a debita distanza, era quasi più forte di lui; non che fosse un maniaco o altro, solo che quel ragazzo attirava l'attenzione di chiunque.
Man mano il suo sguardo scese sul collo, anch'esso imperlato di sudore e improvvisamente si sentì la gola diventare tremendamente secca; scese ancora, fino ad arrivare alla clavicola, in cui un segno rosso, forse una cicatrice attirò la sua attenzione.
Chissà come se la era procurata.
Ma nonostante quello si era ritrovato a pensare, per l'ennesima volta che fosse davvero bello e in un certo senso...eccitante.
Taehyung lo sentiva, il suo sguardo addosso. Proprio come quella sera.
Perchè si, lui ha sentito la sua presenza durante il suo piccolo allenamento, come la sera successiva e quelle ancora dopo. Ma forse non glielo avrebbe mai detto.
-Che c'è?- gli chiese infine Taehyung risvegliandolo da chissà quali pensieri e facendolo guardare da un'altra parte, consapevole di essere stato sorpreso a fissarlo.
-Nulla- rispose svelto Jungkook con il suo solito tono arrogante senza degnarlo più di uno sguardo.
Taehyung colse quell'occasione per fissarlo a sua volta.
E quasi dovette trattenersi dal non sospirare per così tanta bellezza. Perchè nonostante il suo caraterraccio a dargli sui nervi; il suo fascino era davvero irresistibile per certi versi.
Quei capelli neri, come i suoi occhi risaltavano la carnagione pallida, resa lucida dallo strato di sudore che avvolgeva il suo corpo.
La sua maglietta bianca, anch'essa bagnata non faceva che mettere in risalto il suo fisico palestrato, che più di una volta lo aveva distratto durante gli esercizi. Doveva ammetterlo era davvero...sexy Dio santo.
-Visto qualcosa che ti piace?- questa volta fu Jungkook a coglierlo sul fatto e sul suo viso c'era stampato un sorrisetto soddisfatto al quanto irritante.
-Nah, ma che dici- disse Taehyung cercando di essere il più normale possibile -Si certo- lo beffeggiò Jungkook.
-E tu invece?- ribattè il biondo a sua volta con sguardo di sfida che il corvino accettò volentieri -Può darsi- rispose infatti facendo avampare Taehyung che diventò rosso per l'imbarazzo.
Ovviamente lui non poté che ritenersi soddisfatto.
-Ah come no.
-Non mi credi?- domandò il corvino facendosi improvvisamente serio.
-Andiamo, si vede che mi odi, anche se non so il perché- disse Taehyung, con tono amareggiato e quasi dispiaciuto.
Odio? Jungkook non capiva. Ok è vero, non lo trattava nei migliori dei modi; ma non perchè lo odiasse, non era così.
Anzi non sapeva nemmeno lui perchè si comportasse in quel modo con lui.
Forse all'inizio non si fidava completamente di quel ragazzo sbucato dal nulla, ma aveva capito che magari si sbagliava sul suo conto. E ora stava provando a migliorare.
Aveva provato più volte a sembrare più socievole con lui; ma c'era sempre qualcosa che lo irritava, facendoli finire sempre in dei litigi.
-Io non ti odio- obbiettò infatti cosa che fece riportare lo sguardo di Taehyung su di lui, incredulo -Davvero?- domandò.
-Si, ma non ti biasimo invece se fossi tu ad odiarmi- Taehyung si sentì immensamente felice; per tutto quel tempo aveva sempre pensato che lui lo odiasse, ma a quanto pare si sbagliava, come si sbagliava Jungkook a pensare che fosse lui ad odiarlo.
-Non ti odio- gli fece -Anche se a volte mi dai sui nervi- aggiunse poi con una leggera risata, che coinvolse anche il corvino -La cosa è reciproca biondino.
Non c'era astio in quelle parole e magari non ci sarebbe mai più stato.
-Allora- disse Taehyung rompendo il silenzio che si era creato -Proviamo ad andare d'accordo?- allungò una mano verso Jungkook, che in un'altra occasione sarebbe stato riluttante. Ma non in quel caso.
Unirono le loro mani con un stretta decisa, anche se di pochi secondi.
Taehyung gli sorrise, felice di quel passo avanti.
Un sorriso che però scomparì poco dopo, come spazzato via.
Tutto dovuto da un mangia fuoco, che alle spalle di Jungkook, era impegnato nei suoi esercizi; fu in quel momento che i ricordi lo invasero come un fiume in piena.
Ovviamente Jungkook di fronte a lui notò subito quel cambiamento; il corpo del biondo cominciò a tremare e sentiva che faticava a respirare.
-Taheyung- lo chiamò cercando di svegliarlo da quello stato di trans, inutilmente -Ehi, ma che ti prende?- chiese questa molto più allarmato quando al suo tocco il biondo lo fissò con un'espressione che gli fece gelare il sangue nelle vene.
Quello era pure terrore.
-Tae, ehi!- alzò il tono della voce, che attirò l'attenzione di altre persone; sopratutto quella di Jimin e Yoongi poco distanti da loro che subito accorsero allarmati.
Quando arrivarono trovarono il corpo di Taehyung, svenuto sostenuto da Jungkook.
-Che cos'ha?- chiese Jimin chinandosi subito sul biondo e assicurandosi che stesse respirando -È svenuto di colpo- spiegò Jungkook al quanto confuso e preoccupato.
-Il suo battito è accelerato- notò Jimin visibilmente più allarmato.
-Jimin, vai a chiamare Namjoon- ordinò Yoongi con tono calmo, ma comunque teso -Riportiamolo alla sua roulotte- disse questa rivolto a Jungkook, che non se lo fece ripetere due volte.

-Come sta?- chiese Jimin alzandosi di scatto da qui due gradini della roulette appena sentì la porta dietro di lui aprirsi.
Con lui scattò anche Jungkook rimasto un po' più in disparte, ma comunque all'erta.
Con loro c'erano ovviamente anche gli altri, tutti molto preoccupati.
-Meglio, ha avuto un calo di pressione- spiegò Namjoon facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo -Ora lasciamolo riposare- aggiunse poi chiudendo la porta dietro di lui.
-Namjoon posso parlarti?- lo chiamò Jungkook con tono serio. Il capo senza chiedere spiegazioni gli andò subito incontro.
-Sei sicuro che sia la pressione?- domandò una volta che gli fu vicino, ma comunque a bassa voce non volendo farsi sentire da altri -Di cosa parli?- chiese Namjoon confuso.
-Prima che svenisse sembrava come...terrorizzato da qualcosa- gli spiegò Jungkook.
C'era molto di più, non era un semplice calo di pressione.
Non dopo quello sguardo....

THE GREATEST CIRCUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora