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Si stava davvero divertendo e per la prima volta dopo tanto tempo la sua mente era libera da tutti i suoi tormenti. Si sentiva bene, spensierato senza alcun peso sulle spalle.
Ma si sa che tutto è destinato a finire, presto o tardi.
Proprio mentre teneva lo sguardo fissa sul cielo, delle gocce pesanti e fredde comunicarono a scendere dal cielo andando a colpire il viso.
Delle grosse nubi grigie e minacciose iniziarono a coprire quel cielo stellato e con loro la luna.
Dopo poco quelle poche gocce si moltiplicarono; il cielo veniva squarciato dai tuoni e con loro anche i versi di disapprovazione dei presenti che cominciarono a lasciare il cortile diretti verso le loro abitazioni.
A parte Taehyung che volle rimanere a vedere finire quei fuochi che nonostante tutto stavano continuando il loro spettacolo; e avrebbe voluto vederli fino alla fine se solamente quella pioggia non si fosse fatta più forte, diventando un'acquazzone e se Jungkook rimasto vicino a lui, non lo avesse trascinato via da lì.
-È meglio andare- gli disse strattonandolo per una manica -Andiamo è solo un po' di pioggia- provò a convincerlo il biondo -Rischi di ammalarti, di nuovo- insistette Jungkook strattonando con più forza.
-Non mi interessa- disse con voce ferma Taehyung liberandosi dalla sua presa e mettendo su quel broncio tanto adorabile.
Il corvino esasperato e divertito dal suo comportamento lo caricò sulle spalle cogliendolo di sorpresa -Ma che fai? Mettimi giù, immediatamente- protestò tirandogli dei pugni leggeri sulla schiena, ma in cambio ricevette una sonora pacca sul didietro che lo fece sussultare e scandalizzare -Ehi!- ma nonostante questo Jungkook scoppiò in una risata che lui non
Camminò ancora per un po' tra risate e Taehyung che penzolava dalla sua spalla.
Lo fece scendere solo una volta arrivati davanti alla roulotte del biondo; inutile dire che ormai i loro vestiti erano zuppi, tanto quanto i loro capelli.
Ma le risate si spensero una volta che furono arrivati alla roulotte del biondo; cadendo in un silenzio imbarazzante.
-Allora a domani- disse Jungkook piantando il suo sguardo su Taehyung -Ah si, a domani- fece quest'ultimo ma nessuno dei due sembrava volersi allontanare dall'altro.
Ma alla fine il biondo decise che era meglio rientrare, solo una volta che arrivò alla porta titubò -Jungkook- lo chiamò guardandosi verso il corvino notando che si stava già allontanando; ma che appena si sentì chiamare si girò di scatto -Ti va di restare? Almeno finché il tempo non migliora- gli chiese senza incrociare il suo sguardo, sentendosi troppo in imbarazzo -D'accordo- rispose Jungkook.
Non era la prima volta che metteva piede lì dentro, eppure si sentiva al quanto a disagio.
Forse era perché questa volta Taehyung era sveglio e bagnato dalla testa ai piedi. Ma non era l'unico ad esserlo.
Taehyung non riusciva a staccare lo sguardo dalla camicia bianca e ormai bagnata che metteva in risalto quel fisico scolpito sotto di essa di Jungkook che nel frattempo di era tolto la giacca gocciolante.
-Aspetta ti do qualcosa per asciugarti- gli disse Taehyung cercando una scusa qualsiasi per distogliere il sguardo dalla quel corpo perfetto.
Nel frattempo Jungkook non poté che posare il suo sguardo su quel fondoschiena messo ancora più in evidenza dai pantaloni che già erano attillati normalmente, ora completamente zuppi.
Diavolo, era dannatamente provocante.
Dovette distogliere lo sguardo vedendolo in difficoltà nel tentativo di prendere un asciugano su in ripiano piuttosto alto.
-Ti aiuto- disse avvicinandosi e allungandosi su di lui provando a prendere quel tessuto; che poco dopo sarebbe stato sicuramente dimenticato.
-No, ce la faccio- obbiettò Taehyung portando il suo sguardo su di lui; ma nel farlo commise un grave errore.
Si ritrovò a un centimetro dal suo collo e il suo profumo così buono lo ipnotizzò tanto che non riuscì più a muoversi.
E per Jungkook era lo stesso, sentiva il respiro caldo del biondo su di lui e questo creò una tensione su di loro e tra i loro corpi. Fu in quel momento che si dimenticò di prendere l'asciugamano, lasciandolo cadere vicino a se, non preoccupandosi minimamente.
Ormai la sua attenzione era tutto sul biondo, sentiva il suo corpo avvicinarsi a lui, mentre Taehyung rimaneva fermo dov'era non riuscendo a muovere un muscolo.
Per entrambi era come se i loro corpi non rispondessero più ai loro comandi; almeno fino a quando Jungkook non fu abbastanza vicino al biondo da permettere di far sfiorare i loro nasi.
Fu in quel momento che Taehyung, seppur con la mente poco lucida riuscì a sentire l'odore di alcool nel suo alito -Jungkook- lo chiamò poggiando le mani sul torace e facendo una leggera pressione in modo da allontanarlo; ma il corvino faceva resistenza -Jungkook sei ubriaco- volle fargli notare.
Jungkook sembrò risvegliarsi improvvisamente dal suo stato di trans -Si hai ragione- ammise, non era del tutto sano, ma era ancora abbastanza lucido per capire cosa stava per fare.
Si allontanò dal biondo cominciando a sfregarsi il viso, come a voler cancellare ciò che stava per accadere; mentre Taehyung non si accorse nemmeno di aver trattenuto il respiro fino a quel momento. Nessuno dei due non proferiva parola facendolo cadere in un silenzio imbarazzante e insostenibile.
-Forse è meglio che io vada- disse Jungkook interrompendo quella atmosfera pesante -Ma sta ancora piovendo- notò Taehyung quando lo vide riprendere la giacca del completo, ma a Jungkook non importava -Un po' di pioggia non mi farà niente.
Taehyung mise su il suo broncio -A te non fa male, ma a me si?- disse riferendosi a poco prima, facendo alzare gli occhi al cielo a Jungkook.
-Buonanotte Tae- disse solamente uscendo una volta per tutte da quella roulotte -Notte- rispose il biondo, ma non era sicuro che lo avesse sentito vedendosi la porta che si chiudeva di fronte a lui.
Una volta fuori Jungkook non se la sentiva di tornare alla sua abitazione, sapendo che tanto non avrebbe chiuso gli occhi in qualsiasi caso.
Che diavolo stavo facendo? Pensò camminando a passo svelto, allontanandosi il più possibile.
Si fermò una volta arrivato al tendone e una volta al riparo tirò fuori dalla tasca una delle sue sigarette.
Erano rare le volte che si dava al fumo, ma quando succedeva era perché qualcosa lo turbava e quello era l'unica cosa che riusciva a togliergli un po' di angoscia. Ma per sua gran sfortuna aveva dimenticato l'accendino.
Sconsolato non poté che dirigersi verso la sua abitazione, un po' di sonno gli avrebbe fatto bene.

THE GREATEST CIRCUSOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz