18.

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Quella mattina il sole era pallido nascosto da alcune nuvole grigie da cui scendevano dei fiocchi bianchi che si lasciavano trasportare dal vento, donando tranquillità all'atmosfera.
E Taehyung si sentiva proprio in quel modo, in pace, con la mente libera. Quella notte era stata la prima di tante in cui quel sogno non lo aveva tormentato e il motivo forse lo conosceva.
Si girò per guardare quel volto che tanto ammirava e subito gli nacque un sorriso a trentadue denti sul volto non appena vide Jungkook ancora addormentato al suo fianco e con tutti i capelli scompigliati.
Quei capelli che lui adorava e che subito prese ad accarezzare facendo passare le sue dita tra di essi, mentre rifletteva sugli avvenimenti della sera precedente.
-Ti va di restare?- gli aveva chiesto con timidezza, facendo comparire un sorriso dolce sul volto del corvino che con passo lento si avvicinò a lui, che subito avvampò in imbarazzo non appena se lo ritrovò a poco centimetri da lui e con solamente un asciugamano intorno alla vita.
Permettendogli così di poter ammirarlo in tutta la sua splendida figura.
-Speravo me lo chiedessi- gli sussurrò stringendolo con le mani per i fianchi.
E ora non poteva credere di averlo lì con se; era la prima volta che dormivano assieme e doveva ammettere che un po' aveva avuto il timore di svegliarsi e non ritrovarselo accanto.
Ma come sempre erano paure infondate, Jungkook eri lì e cominciò a dare segni del suo risveglio lamentandosi della luce che filtrava dalla finestra.
Ci mise un po' ad abituarsi stropicciandosi con una mano gli occhi scuri e ancora assonnati -Buongiorno- disse con voce rauca.
-Giorno- fece Taehyung mostrandogli il suo sorriso su cui subito venne posato un veloce bacio che lo fece avvampare.
Jungkook adorava vederlo imbarazzato, proprio come in quel momento -Sul serio ti imbarazzi ancora?- chiese non trattenendo una risata, ricevendo una leggero schiaffo sul braccio -Mi devo abituare ok?- disse Taehyung nascondendo il viso tra le lenzuola che vennero poco dopo scostate -Non è la prima volta che ci baciamo- gli ricordò Jungkook attirandolo più vicino a se -Ma questa volta è diverso- fece Taehyung poggiando la testa sulla sua spalla.
Le altre volte erano dettate dal desiderio l'uno dell'altro; ma questa era la prima volta in cui fossero coinvolti anche dei sentimenti e lui sapeva che qualcosa era cambiato. Chissà se per lui era lo stesso?
Sollevò lo sguardo e vide che aveva di nuovo chiuso gli occhi, ne approfittò per osservare più da vicino a con attenzione quelle ferite che gli rovinavano il volto.
Un velo di tristezza gli coprì gli appannò gli occhi facendolo sospirare forse con troppa forza visto che Jungkook riaprì gli occhi portandoli su di lui -Qualcosa non va?- gli chiese.
-No stavo solo pensando- rispose Taehyung prima di alzarsi di fretta sotto lo sguardo confuso di Jungkook -Dove vai di fretta?- gli chiese infatti appoggiandosi sui gomiti in modo da poterlo osservare meglio -È ancora presto per la colazione con gli altri.
-Fuori nevica, voglio godermela un po'- disse Taehyung entusiasta e subito lui portò il suo sguardo alla finestra osservando quei fiocchi con una smorfia di fastidio.
-Non ti piace?- gli chiese il biondo notando la sua riluttanza -Non sono amante del freddo- rispose Jungkook dandogli di nuovo attenzione, appena in tempo per vederlo avvicinarsi a lui e venire trascinato a sua volta fuori dal letto -Allora ti farò cambiare idea- disse Taehyung.
E nonostante i suoi continui tentativi di opporsi alla fine si ritrovò fuori, dove l'erba era già stata ricoperto da una coltre soffice di neve fresca.
-Deve aver nevicato tutta la notte- osservò Taehyung entusiasta guarda verso il cielo e ispirando l'aria fresca -Mi sembri un bambino- lo prese in giro Jungkook rimandando dietro di lui, distante in modo da poter osservare meglio.
Taehyung non si offese, anzi era più che d'accordo con lui -In effetti in questi momenti è come se lo diventassi- concordò.
Un sorriso comparve sul suo volto, ma un sorriso triste quasi nostalgico.
Pensare a lui da bambino gli facevano venire in mente i suoi più bei ricordi, ma anche quelli che vorrebbe tanto dimenticare.
Prese un gran respiro prima di girarsi e vedere Jungkook praticamente fermo sulla soglia della porta e sembrava che non avesse nessuna intenzione di muoversi da lì.
Fu in quel momento che gli venne un idea, tanto divertente quando pericolosa.
Si chinò a terra prendendo un manciata di neve e compattandola tra le mani, in modo di avere una palla di neve.
Jungkook lo fissava curioso per ciò che stava facendo, ma quando lo capì fu troppo tardi.
La palla lo colpì dritto in petto bagnandogli la maglietta leggera che portava -Ragazzino impertinente- disse, ma non era arrabbiato.
Si pulì da quella poca neve che aveva ancora addosso prima di sollevare lo sguardo e fissare il biondo che assunse in aria innocente -Corri- disse Jungkook e Taehyung non se lo fece ripetere due volte.
Cominciò a correre, per quanto fosse difficile, stando attendo a non scivolare e allo stesso tempo di non farsi beccare e raggiungere da Jungkook che aveva cominciato a lanciargli a sua volta palle di neve incessantemente.
Continuarono così per un buon lasso di tempo, tre le risate, fino a quando Jungkook, che finalmente era riuscito a bloccarlo, non decise di scivolare trascinandolo il biondo con se in modo da ritrovarselo sotto di lui ancora in preda alle risate.
Taehyung smise di ridere solamente perché Jungkook decise di posare le sue labbra sulle sue, era un semplice contatto; anzi era come se lo stesse sfiorando, ma bastò.
-Forse ora dobbiamo raggiungere gli altri- disse ma non fece nulla per togliersi da quella posizione, nemmeno quando sentì la schiena sempre più fredda e bagnata a causa della neve -Come vuoi- acconsentì il corvino alzandosi e aiutandolo porgendogli una mano.
Si diressero verso la loro solita bancarella dove videro che era già tutti riuniti; eppure qualcosa non andava. I loro sguardi erano persi e spenti, nell'aria c'era solo silenzio.
-Ehi, ragazzi che succede?- chiese Taehyung preoccupato, ma tutti distolsero lo sguardo come se non volessero risponde.
Poi finalmente Yoongi decise di parlare -Il Circo rischia di chiudere- disse con tono, già freddo di suo, gelido quasi potesse congelare una persona sul posto.
Taehyung subito non percepì a pieno quelle parole, ma una volte compreso il significato non potè che rimanere scioccato -Come sarebbe a dire chiudere?
-Hai sentito, Namjoon ce lo ha appena riferito- Jhope parlò con tono così affranto da non sembrare nemmeno più lui -Ci rimangono ancora tre mesi, poi tutto sarà finito- intervenne Jimin e si vedeva perfettamente che si stava trattenendo dal piangere, ma non era l'unico.
Non poteva crederci, quel posto era stata la loro casa per molto tempo e ora gli veniva strappata via come se nulla fosse.
-Beh dobbiamo fare qualcosa- provò a proporre ma ottenne del dissenso da praticamente tutti -E cosa? È tardi Tae- disse Jimin con voce tremante.
Ma se prima provava pena per loro, ora invece cresceva in lui la rabbia -Quindi avete deciso di arrendervi? Senza nemmeno provarci?- li incalzò alzando il tono di voce -Come potete?- continuò e vide alcuni capi abbassarsi con fare colpevole.
Jungkook rimasto alle sua spalle guardava la scena colpito da quell'atteggiamento così compartivo e deciso da parte del biondo. Lui lo aveva sempre definito come testardaggine, ma a quanto pare si sbagliava.
-Avete lavorato sodo, tutti voi, per questo posto e ora state qui a piangervi addosso- li rimproverò battendo una mano sul legno del tavolo.
Sentì una mano posarsi sulla sua spalla, non serviva guardarla per capire di chi fosse. Jungkook voleva dargli il suo appoggio e allo stesso tempo rilassarlo, ed è quello che fece.
Taehyung prese un bel respiro, ricomponendosi il minimo indispensabile.
-Perché ti scaldi tanto? Non ne vale la pena- gli domandò Jhope forse con tono un po' troppo acido per uno come lui, ma Taehyung non si lasciò minimante scalfire, anzi, ritornò il Taehyung di sempre quelli che tutti conoscevano.
-Perché ci sono passato, ho visto tutto ciò che avevo di più caro al mondo crollarmi davanti agli occhi, senza che potessi fare nulla- il suo tono di voce questa volta era meno duro, anzi era molto fragile e instabile -So cosa si prova e non posso permettere che capiti anche a voi.
Si susseguirono dei minuti interminabili di silenzio, in cui nessuno sembrava avere coraggio di rispondere, oppure stavano semplicemente riflettendo, lasciandosi di tanto in tanto degli sguardi tra di loro.
-Taehyung ha ragione- disse Yoongi, rimasto per tutto il tempo molto attento a quello che il biondo aveva da dire, senza perdere una sola parola. E guadagnandosi alcuni sguardi sorpresi -Andiamo, lo sapete anche voi- li liquidò come suo solito.
Poco dopo si trovarono tutti a discutere, ritrovandosi finalmente d'accordo; ritornando il solito gruppo affiatato e pieno di vita di una volta. Ma questa volta c'era un compito da portare a termine e non si sarebbe fermato per nulla al mondo.
-Bel discorso- disse Jungkook avvicinandosi al biondo in modo da potergli parlare all'orecchio -Non sarò stato troppo duro vero?- chiese Taehyung non credendo nemmeno lui a quello che la sua bocca aveva fatto uscire, era come se lui non avesse potuto controllarla -No, era quello che ci voleva- lo tranquillizzò Jungkook sfregandogli un braccio prima di fargli cenno verso il resto del gruppo che nel frattempo aveva cominciato a scherzare e a ridere -Guarda, è solo grazie a te.
Taehyung non ne era del tutto convinto, ma volle pensare che per una volta avesse fatto qualcosa di buono anche lui.

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Sono tornata.

THE GREATEST CIRCUSOnde as histórias ganham vida. Descobre agora