40.

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Era passato esattamente un mese, come gli aveva detto l'agente che proprio quella mattina era passato a prenderlo per condurlo in tribunale.
Taehyung era teso, la sera prima non aveva nemmeno mangiato e dormito sapendo a cosa stava per andare incontro.
Jungkook e Namjoon si erano offerti di accompagnarlo e in caso servisse anche di testimoniare.
Erano fermi seduti su delle sedie fuori dalla sala in cui si sarebbe tenuta l'udienza, in attesa che li chiamassero.
Ma Taehyung non si sentiva per niente tranquillo, non faceva che fare avanti e indietro; allargandosi e stringendosi la cravatta che per lui non faceva che mozzargli i fiato, già abbastanza limitato a causa dell'abitazione.
-Taehyung devi rilassarti- disse Jungkook alzandosi, bloccando i suoi passi afferrandolo per le braccia -Non dovevo venire, è stata una pessima idea- disse Taehyung scuotendo la testa, cominciando a sentire che stava per andare nel panico -Non ce la posso fare- ma proprio in quel momento la porta si aprì, segno che l'udienza stava per iniziare.
-Allora sei pronto?- chiese l'agente uscendo dall'aula, con tono gentile; Taehyung negò con la testa non riuscendo a muovere un passo.
-Taehyung- intervenne Namjoon raggiungendolo, posandogli una mano sulla spalla; un gesto che serviva a infondere sostegno, coraggio e completa fiducia in lui -Ti siamo vicini ok?- Taehyung si fece sfuggire un piccolo sorriso, facendo alcuni respiri profondi afferrando la mano di Jungkook rimasto al suo fianco in silenzio.
-D'accordo, entriamo- disse provando a far uscire la voce più sicura che riusciva ad avere.
Non si accorse nemmeno di star muovendo i primi passi verso l'aula, fino a quando i suoi occhi non si incrociarono con quelli di Smith e Tuan al tavolo degli imputati.
Si sentì le gambe improvvisamente deboli, tanto che dovette aumentare la presa su Jungkook, che lo guardava preoccupato prima di fulminare o meglio incenerire con lo sguardo i due imputati.
Presero posto ai loro fino a che il giudice non fece il suo ingresso, facendo alzare tutti i presenti in piedi; iniziando così l'udienza.

Non si sa quanto tempo sia passato, forse a malapena un'ora, ma tutto quel tempo a Taehyung sembrava un'eternità; gli veniva da vomitare e come se non bastasse Smith non faceva che lanciare occhiate minatorie che gli faceva gelare il sangue nelle vene.
-Ho bisogno d'aria- sussurrò a Jungkook, prima di uscire di corsa dall'aula.
Appena fu fuori, scoppiò in un pianto incontrollato, dovuto al panico che stava provando mentre il suo corpo tremava dalla testa ai piedi.
Jungkook ovviamente non lo lasciò andare da solo, perciò gli corse dietro preoccupato per poi avvicinarsi a lui con passo lento -Non ci riesco- disse Taehyung con voce tremante appena sentì la presenza di Jungkook dietro di lui, avvolgerlo in un abbraccio stretto quasi volesse fondersi con lui; accarezzandogli delicatamente i capelli -Appena li ho rivisti..è uno strazio- continua Taehyung trovando anche solo complicato parlare, pensava di riuscirci; ma stare nella stessa stanza con loro è dannatamente difficile.
-Andrà tutto bene Tae, non ti faranno più nulla- provò a rassicurarlo Jungkook, sentendosi enormemente male per ciò che stava pensando; desiderando di voler stare al suo posto.
Strinse ancora di più le braccia intorno a lui, mentre sentiva i singhiozzi scuotergli il corpo -Tu sei forte Taehyung, ne hai superate tante e supererai anche questa- gli ricorda voltandolo verso di lui, così da potergli asciugare alcune lacrime -E sai perché?- gli chiese e in risposta il rosso scosse la testa trattenendo altri singhiozzi -Perché ora non sei solo- continuò Jungkook con tono dolce, facendo spuntare un sorriso sul volto di Taehyung.
Aveva ragione, era riuscito a superare molte tragedie; questa non sarebbe stata diverse dalle altre -Grazie- mormora dandogli un bacio casto sulle labbra, una volta tranquillizzato -Ora entriamo e fagli vedere chi sei- lo spronò Jungkook -Prima finisce, prima ci sposiamo- aggiunse poi con un sorrisetto fiero.
Taehyung scoppiò a ridere, appoggiando la fronte sulla sua, poco tempo prima avevano deciso che si sarebbero sposati una volta che tutto quello fosse finito -Giusto- disse sorridente per poi prenderlo nuovamente per mano, tornando dentro l'aula.
Tornarono ai loro posti, ma Taehyung fece appena in tempo a sedersi che venne chiamato per testimoniare.
Fece un respiro profondo, alzandosi e dirigendosi al banco dei testimoni; lanciando un'ultima occhiata a Jungkook e Namjoon che lo fissavano con dei sorrisi di incoraggiamento.
Fece il giuramento e finalmente potè sedersi per rispondere alle domande degli avvocati; senza staccare nemmeno per un istante gli occhi da Smith e Taun che lo guardavano con occhi pieni di astio, minacciosi.
Ma non lo avrebbe influenzato, non più.
-Sono questi uomini che l'hanno aggredita?- chiese l'avvocato difensore indicandoli e Taehyung confermò senza alcuna esitazione -E sono sempre loro che hanno applicato l'incendio?
-Si con l'aiuto della banda di Tuan- rispose Taehyung con voce decisa, sicura e ben chiara.
-E secondo lei per quale motivo avrebbero dovuto farlo?- continuò a chiedere l'avvocato guardandolo dritto negli occhi; sguardo che Taehyung sostenne senza alcuna fatica.
-Un gesto del genere non si può spiegare; ma dirò ciò che penso di loro..Tuan è solo un prepotente, non ci ha mai sopportato- cominciò a spiegare i suoi motivo Taehyung senza timore -E Smith non sopporta ricevere un no, è disposto a tutto per ottenere ciò che vuole..e lui voleva me, ma non può avermi- dice usando apposta le stesse parole che gli aveva riferito Smith.
L'avvocato annuì con fare riflessivo, prima di prendere un fascicolo dalla sua scrivania e cominciando a leggere in silenzio -Qui c'è scritto che lei era già stato coinvolto in un incendio, è vero?- cominciò a dire e quello era il momento che Taehyung temeva di più -È vero purtroppo- confermò con un sospiro.
-Incendio causato da lei- continuò l'avvocato -Era ubriaco giusto?- ma non diede nemmeno il tempo a Taehyung di rispondere che continuò con il suo discorso -Eppure è stato archiviato come un incidente e lei ha stato scagionato; ma chi ci dice che anche questa volta non sia opera sua?- per fortuna di Taehyung il secondo avvocato obbiettò e venne accolta dal giudice.
-Perchè dovrebbe esserlo?- domandò a sua volta Taehyung schietto, sapeva cosa stava tentando di fare; ma non ci sarebbe riuscito.
Ma questo non sembrò placare l'avvocato che continuò a tartassarlo con domande e ipotesi; non lasciandogli un attimo di respiro.
Tanto che Taehyung si ritrovò con le spalle al muro, lanciando uno sguardo d'aiuto e Jungkook che non si era scomposto nemmeno per un attimo, fiducioso.
Il suo sguardo passò poi presto su Smith che lo fissava con un ghigno soddisfatto che gli fece ribollire il sangue nelle vene.
-Lei ha anche aggredito uno dei miei clienti qualche giorno prima dell'incendio- disse di punto in bianco l'avvocato e questa volta a sorridere soddisfatto le tu Tuan.
-Si e lo rifarei cento volte ancora, ma solo perché è lui che ha iniziato- rispose Taehyung per niente pentito di ciò che ha fatto.
-Bene- disse l'avvocato tornando al suo posto -Non ho più domande vostro onore.
Ora era il turno dell'avvocato dell'accusa che subito tenta di rimettere equilibri in Taehyung; facendolo mettere nuovamente a suo agio.
-Non farò domande- avverte subito voltandosi verso il giudice -Non servono, le prove già ci dicono chi sono i colpevoli, ovvero i due imputati- disse con decisione per rivolgersi a tutta la sala -E il suo...- aggiunse indicando l'avvocato -È un palese tentativo di scarico di colpa contro un ragazzo innocente.
Taehyung ascoltava con attenzione ciò che l'avvocato diceva con occhi lucidi; non aspettandosi di venire difeso così a spada tratta -I fatti parlano chiaro, Taehyung è una vittima e ci sono persone disposte a confermalo- finì tornando al suo posto, sorridendogli.
-Può andare Signor. Kim- disse il giudice, ma anche Taehyung voleva potersi difendere per conto suo -Posso dire qualche parola?- chiese al giudice, che dopo un attimo di riflessione glielo concesse.
-Ero riuscito a voltare pagina dopo quell'incidente, grazie a ciò che loro mi hanno tolto; mi sto per sposare...- inizia guardando i presenti nella sala, negli occhi uno ad uno; in modo da trasmettere ciò che prova -Eppure non sono felice come dovrei, nessuno lo è per colpa loro; quindi vi chiedo solamente di fare la cosa giusta- la sua non era una supplica, ma una richiesta di aiuto; eppure nemmeno in questo caso vacillò, mantenendo la sua aria sicura e determinata.
Dopo di lui vennero chiamati a testimoniare anche Jungkook e Namjoon; insieme ad altre persone.
Ma a Taehyung non importava quante testimonianze ci potessero essere; lui voleva solo che tutto quello finisse una volta per tutte.
Dopo ore interminabili la seduta venne tolta; lasciando il tempo che serve a chi di dovere di deliberare il giudizio finale; che avrebbe decretato le sorti di tutti.
-Sei stato bravo- disse Jungkook andando ad abbracciare il rosso, che solo una volta uscito da quell'aula potè tornare a respirare per un attimo -Andrà bene vero?- chiese stringendolo a se, aggrappandosi a lui come fosse un ancora.
-Andrà più che bene- intervenne Namjoon con il suo tono autorevole, da capo che aveva mantenuto anche durante tutta la sua testimonianza.
Taehyung gli mimò un grazie con la bocca per poi tornare a sorridere leggermente insieme a Jungkook.

Di solito si impiegano addirittura giorni prima che il decreto venga rilasciato; ma in questo caso bastardo solamente tre ore.
Si ritrovavano nuovamente tutti in quell'aula in attesa che il giudice iniziasse.
Taehyung strinse sia la mano di Jungkook che quella di Namjoon; come sostegno per se e per loro.
-Gli imputati si alzino- ordinò il giudice con voce calma e immediatamente sia Smith che Tuan obbedirono.
-Per l'accusa di danni ad una struttura privata, lesioni aggravate, incendio doloso e in parte boschivo..- Taehyung ascoltava tutto con molta attenzione sperando di sentire fuori uscire le parole che sperava -...e in base alle prove raccolte e alle testimonianze prese, dichiaro i qui presenti Victor Smith e Tuan Lee...
Per un attimo Taehyung giurò di aver incrociato gli occhi del giudice; fu solo un istante in cui però il suo cuore cominciò a battere all'impazzata; quasi volesse collassare da un momento all'altro nel suo petto -...colpevoli e dovranno scontare 15 anni di reclusione nel penitenziario di..-
Taehyung smise di ascoltare, ormai aveva sentito ciò per cui tanto aveva aspetto.
Lasciò finalmente uscire quelle lacrime che aveva faticato a trattenere; facendole scendere una dopo l'altra sulle sue guance.
Con l'unica differenza che fossero lacrime di gioia.
Scattò in piedi fiondandosi ad abbracciare Jungkook, che come lui si poté finalmente sentire sollevato; come molte altre persone all'interno di quella sala.
Rimasero fino al momento in cui Smith e Tuan vennero ammanettati e portati via e insieme allo scatto delle manette Taehyung capì che era la fine di tutta quella storia.

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Ora so che mi odierete
Lo so, ma siamo quasi arrivati al termine di questa storia
Forse il prossimo capitolo sarà l'ultimo o forse no
Ma per ora godetevi questo pezzo...

THE GREATEST CIRCUSWhere stories live. Discover now