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Taehyung si era svegliato decisamente di buon umore quella mattina e ora se ne stava tra le lenzuola candide di quel letto che la scorsa notte era stato testimone di quello che ora il grigio può definire amore.
Un sorrisetto si fece largo sul suo viso, uno di quei sorrisi di chi non riesce ancora a crederci; aveva finalmente compreso che si era innamorato e si sentiva bene.
Fissò il suo sguardo sul corpo di fianco a lui ancora immerso nei sogni e più lo guardava più era sicuro di ciò. Ma una parte di lui aveva ancora paura di dirlo ad alta voce.
Se Jungkook non la vedesse allo stesso modo, se per lui fosse ancora solo un "mi piaci" e non un "ti amo" ne rimarrebbe davvero deluso, perciò per ora se lo sarebbe tenuto per se.
Stava pensando a ciò mentre fissava il soffitto, quando sentì un braccio afferrarlo per la vita e trascinarlo più vicino a quel corpo caldo e rassicurante.
Pensò che Jungkook si fosse svegliato, invece era ancora addormentato e quindi lui colse l'occasione per studiarlo un po' da vicino; come faceva ormai molto spesso ma non si stancava mai.
E fu guardandolo che i ricordi della sera precedente si fecero largo nella sua mente "te l'avevo detto che ne valeva la pena" gli disse Jungkook prima che entrambi crollassero esausti e soddisfatti.
E lui non poteva che essere più che d'accordo, ma se avesse saputo prima cosa si provava non avrebbe aspettato più di tanto.
-Sei già sveglio- sussurrò Jungkook aprendo di poco gli occhi, la sua voce era ancora impastata dal sonno; il che lo rendeva adorabile agli occhi del grigio -Non da molto- lo informò.
Jungkook annuì per poi fare un sonoro sbadiglio, infondo erano le otto circa del mattino e loro sentivano la stanchezza, sia per tutto il lavoro dei giorni prima che per il rapporto avuto quella notte.
-Che ore sono?- chiese il corvino un po' più sveglio -quasi le otto- rispose Taehyung giocando un po' con i suoi capelli in disordine.
Jungkook si mise su un fianco, sostenendosi la testa con una mano, in modo da poter guardare meglio quel volto così angelico.
Quella notte era stata la più bella della sua vita e l'avrebbe rifatto mille volte. Finalmente poteva dire che Taehyung era suo e nessuno glielo avrebbe portato via; non dopo che aveva finalmente realizzato che quel ragazzo era entrato in lui come nessun altro era riuscito a fare.
Prova sensazioni del tutto nuove, il che lo spaventava un po', non si era mai sentito così e non sapeva nemmeno come definirlo. Amore? Probabile e al solo pensiero si sentiva felice e lo sarebbe stato ancora di più se il grigio ricambiasse. Ma preferiva aspettare, non voleva venire rifiutato.
-Jungkook- lo chiamò Taehyung stranamente serio -Si?- disse Jungkook in attesa, ma il grigio non parlò subito come se stesse cercando le parole giuste.
-Noi due...e-ecco, cosa siamo?- domandò timido e timoroso; in quel poco arco di tempo in cui il corvino era immerso nei suoi pensieri, lui aveva avuto il tempo di riflettere sul fatto che nessuno dei due abbiamo mai definito il loro rapporto e lui aveva bisogno di sapere cosa fossero.
-Beh...- provò a rispondere Jungkook, colto di sorpresa, in effetti non si era mai parlato di ciò -Siamo l'uno dell'altro- rispose infine, nemmeno lui sapeva da dove le fosse venuta ma in qualche modo le sembrò la risposta perfetta.
E il sorriso di Taehyung lo confermò -Si, lo siamo- disse lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.
Entrambi avrebbero voluto in quel momento pronunciare quelle due parole magiche cariche di significato, ma allo stesso tempo così difficili.
-Allora, che vogliamo fare?- disse infine Jungkook, infondo era ancora un po' presto, quindi avevano un po' di tempo per loro due.
-Mh, voglio solo farmi una doccia- rispose Taehyung stirandosi di poco le ossa.
-Mi piace come idea- fece Jungkook con un ghigno malizioso in viso, prima di sovrastarlo con la sua figura.
Il grigio aveva capito perfettamente le sue intenzioni, ma d'ora in poi non si sarebbe tirato indietro, anzi era ben felice di assecondarlo.
Ebbero appena il tempo di far unire le loro labbra, quando si sentirono dei colpi alla porta che fecero sbuffare Jungkook infastidito.
-Non può essere- disse incredulo, chiunque fosse il suo tempismo non era gradito. Contro voglia dovette lasciare il letto, andando ad aprire la porta solo per ritrovarsi quella faccia da cavallo -Jung, che vuoi?- chiese Jungkook frettolosamente -Buongiorno anche a te- ribattè Hoseok sarcastico, senza perdere la sua vivacità -Ci siamo alzati con il piede sbagliato?
Jungkook alzò gli occhi al cielo -Avrei da fare, ti serve qualcosa?- ebbe appena il tempo di dire, quando Taehyung comparve al suo fianco salutando il rosso con il suo largo sorriso.
E in quel momento Hoseok capì la situazione, sentendosi improvvisamente in imbarazzo ma anche divertito -Vi ho interrotto?- domandò infatti con malizia, ricevendo uno sguardo di ghiaccio da parte di Jungkook che non perse tempo a richiudere la porta; ma che prontamente fu bloccata dal rosso.
-Ci vuoi dire che vuoi?- chiese spazientito ricevendo però uno schiaffo sul braccio da Taehyung come rimprovero per quel tono irriverente, mentre lui lo guardava con occhi da innocente -Vi stiamo aspettando al tendone, Namjoon ci vuole parlare- parlò infine Hoseok.
Dopo ciò si allontanò lasciandogli il tempo di prepararsi prima di raggiungere gli altri.

Appena si unirono al resto del gruppo rimasero tutti piacevolmente sorpresi di vederli arrivare mano per la mano e con un sorriso che non sembrava voler andarsene dai loro volti.
Taehyung poi si sedette di fianco a Jimin che lo guardava con gli occhi di chi ne sapeva alla lunga, mentre Jungkook si diresse verso Yoongi che invece sembrava non essersi accorto di nulla, con la sua solita aria indifferente.
-Ora che ci siete tutti possiamo iniziare- disse Namjoon, affiancato ovviamente da Jin, guardando i ragazzi e tutti gli altri artisti presenti intorno a lui.
-Volevo solamente dirvi che sono fiero di tutti voi- iniziò a dire con la voce un po' spezzata dall'emozione; ma mentre diceva ciò si soffermò a fissare per maggior tempo i cinque ragazzi davanti a lui che gli prestavano tutta la loro attenzione -Lo show di ieri è stato uno dei più redditizi e questo solo per merito vostro- continuò -Ma un grazie in particolare va a Taehyung, hai fatto un ottimo lavoro.
Il grigio, sentendo il suo nome, si sentì improvvisamente osservato ed era così.
Tutti i presenti si erano voltati a fissarlo, chi con occhi d'ammirazione e chi di gratitudine. Ma tra di loro c'erano due occhi che non aveva mai visto e che sembravano lo stessero studiando nel minimo dettaglio; il che lo mise al quanto in disagio.
-I-io non ho fatto molto- disse Taehyung, con la sua solita timidezza e modestia -Hai fatto più di quanto immagini- obbiettò invece Namjoon facendolo sentire lusingato per tutta quella gratitudine.
-Ma dobbiamo lavorare ancora molto per i prossimi spettacoli- disse ancora il leader più serio attirando di nuovo l'attenzione su di se. Ciò voleva dire che i problemi non erano risolti del tutto, ma che infondo c'era ancora qualche speranza.

Dopo ciò Namjoon li lasciò liberi, dandogli dei giorni di riposo per il loro duro lavoro.
Si stavano tutti dileguando e stava per farlo anche Taehyung se solo non fosse stato bloccato da qualcuno con l'accento americano -Mr. Kim- non appena si voltò riconobbe subito quei occhi indagatori su di lui, occhi di azzurri freddo e impenetrabile; mentre i suoi abiti dall'aria costosa e ordinati gli fecero intuire che fosse un uomo d'affari -Mi presento, sono Victor Smith- continuò l'uomo porgendogli la mano che strinse titubante -Cosa posso fare per lei?- gli chiese educatamente, nonostante ci fosse qualcosa in quel l'uomo che non lo convinceva.
-Ho visto il suo spettacolo ieri sera, è stato clamoroso- si complimentò il signor Smith -Non era il mio spettacolo- precisò Taehyung con tono forse un po' troppo scortese sta volta -Sa Taehyung, lei è un ottimo atleta- cambiò discorso l'uomo e anche il suo tono di voce divenne più carismatico e deciso confronto ai suoi modi cordiali di poco prima -E un talento come il suo, in un posto come questo, mi sembra sprecato.
-Mi scusi, ma non la penso allo stesso modo- obbiettò Taehyung infastidito da quelle parole.
-Peccato, io potrei offrirle molto di più sa?- ribatté Smith con gran sicurezza -Londra, Parigi e i migliori collaboratori.
-Questo vorrebbe dire abbandonare il Circo- notò Taehyung per nulla contento di ciò che gli stava offrendo, lui non avrebbe mai lasciato quel posto, si trovava bene dov'era; aveva già tutto e di più di quanto potesse sperare.
-Ahimè si, ma vorrebbe anche dire maggior successo per lei- ammise il signor Smith.
-E anche per lei...mi dispiace ma rifiuto- lo fermò subito Taehyung con decisione, vedendo comparire sul volto dell'uomo un smorfia contrariata.
In quel istante Jungkook, che aveva assistito alla scena da lontano si avvicinò a loro; aveva notato l'espressione infastidita di Taehyung e anche l'insistenza di quello sconosciuto.
-Che succede?- domandò non appena li raggiunse; cingendo con un braccio la vita del grigio, ma senza staccare il suo sguardo sospettoso da quell'uomo.
-Se per caso cambiasse idea- disse quest'ultimo porgendo a Taehyung quello che sembrava un biglietto da visita.
Salutò i due ragazzi con un leggero inchino prima di voltarsi, ma senza aver lanciato un ultimo sguardo verso il grigio che causò quella che si può definire gelosia in Jungkook -Chi era quello?- chiese.
-Un certo Victor Smith- rispose Taehyung strappando il biglietto da visita e mettendoselo in tasca, lo avrebbe buttato via più tardi. Non gli interessava nulla di ciò che quel tizio avesse da offrigli -Cosa voleva da te?- domandò Jungkook senza nemmeno tentare di nascondere la sua irritazione -Nulla di importante- in parte Taehyung mentì sapendo che se gli avesse detto il vero motivo si sarebbe arrabbiato e non poco; gli avrebbe detto di non fidarsi, ma questo lo aveva già capito da solo.
Jungkook per un primo momento sembrò poco convinto, ma dopo poco si convinse di crederci e abbandonò quell'aria da duro incrociando finalmente gli occhi di Taehyung che gli rivolse quel sorriso quadrato che lui tanto amava.
-Tae io...- fù come se la sua bocca agisse da sola in quel momento e lui riuscì a bloccarsi appena in tempo, mentre Taehyung rimase in attesa -Niente lascia stare.
Ti amo.

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Buona lettura, spero che vi soddisfi.

THE GREATEST CIRCUSWhere stories live. Discover now