9.

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-Allora?!- chiese Jimin spuntando da chissà dove facendo prendere un colpo al biondo che per poco non fece cadere dalle mani le sue bende -Cristo...Jimin!- lo rimproverò Taehyung posandosi una mano sul cuore, era sicuro che non sarebbe durato un minuto di più in quel posto se continuavano a fargli prendere infarti.
-Ci hai parlato?- domandò Jimin ignorandolo, troppo curioso di sapere i fatti e sedendosi di fronte a lui a gambe incrociate -Si- rispose Taehyung tornando alle sue bende, ma a quanto quella risposta non sembrava bastare al rosa che continuava a fissarlo in attesa -Sei inquietante- gli fece notare.
-Tutto qui?- chiese Jimin abbastanza deluso, volendo informazioni in più -Vi siete chiariti?
-Credo di si- rispose Taehyung, non voleva dare risposte che potessero rivelarsi sbagliate, quindi preferiva rimanere sul vago anche per non ricevere nuovi delusioni e illusioni.
-Credi?- a volte Jimin faceva fin troppe domande, ma Taehyung sapeva che lo faceva solo perché era preoccupato per lui, o anche perché perché a volte era veramente una pettegola. Alla fine si limitò ad annuire.
-Tranquillo, ogni cosa a il suo tempo dopotutto- lo rassicurò Jimin per poi alzarsi e porgergli una mano per aiutarlo a fare lo stesso.
Afferrandogli la mano Taehyung gli rivolse anche un sorriso di ringraziamento.
Rimasero a parlare ancora un po' come loro solito, fino a quando Jin non urlò di iniziare ad allenarsi, costringendoli ad allontanarsi.
Taehyung finì di sistemare le ultime cose che gli erano rimaste prima di dirigersi verso la sua piattaforma.
Una volta pronto si rimise facendo un po' di riscaldamento, ma nel farlo tirò una gomitata a qualcuno dietro di lui -Oh scusami tan...- fece ma quando vide che era Jungkook ritirò immediatamente le sue scuse; nonostante si fossero più o meno chiariti, ce l'aveva ancora con lui.
-Sempre il solito maldestro- disse il corvino tanto per stuzzicarlo un po' -Sei tu che sei sempre in mezzo ai piedi- si difese Taehyung fulminandolo con lo sguardo.
-Questo perché mi giri sempre attorno- ribattè Jungkook facendo iniziare uno dei loro soliti battibecchi; Taehyung sapeva che lui ci trovava divertimento nell'irritarlo.
-Non dovresti iniziare ad allenarti?- gli chiese ignorando le sue parole -È per questo che sono qui- rispose Jungkook facendo comparire un cipiglio confuso sul volto del biondo -Da oggi si lavora assieme, ricordi?.
E come dimenticarlo pensò Taehyung -Allora preparati- lo spronò dunque il biondo cominciando a salire su per le scale che lo avrebbero portato a ben 15m di altezza.
Ma come sempre venne bloccato -Non ci alleneremo qui- lo informò Jungkook tirandolo giù dai gradini e senza dare la possibilità a Taehyung di dire qualsiasi cosa lo trascino fuori di peso, sotto gli occhi di tutti e trovandosi per la seconda volta nell'arco di poche ore caricato a spalle come un sacco di patate.
-Posso camminare anche da solo- disse divincolandosi dalla presa del corvino che continuava per la sua strada come se niente fosse -Ieri sera non mi sembravi contrario- ribattè Jungkook e anche se non poteva vederlo Taehyung sapeva che aveva stampato il suo solito ghigno sul viso.
Lo detestava. Primo perché aveva ragione da un parte, ma un conto è se erano solamente loro due, uno se invece si trovavano in pubblico.
Jungkook non potè che sfoggiare un sorrisetto soddisfatto quando lo sentì finalmente arrendersi dal protestare.
Rimasero in silenzio fino a quando non arrivarono di fronte a un vecchio capannone; una volta fermato Jungkook posò Taehyung a terra, ma quando meno se lo aspettava gli arrivò un pugno dritto sul petto -Ahi!- disse massaggiandosi nel punto colpito -Te lo meriti- si giustificò il biondo per poi girarsi a fissare la struttura di fronte a lui -Dove mi hai portato?- chiese notando che quel posto sarebbe potuto cadere a pezzi da un momento all'altro.
-Ci alleneremo qui nelle prossime settimane- spiegò Jungkook facendo forza per aprire il portone, rivelando un interno buio e poco accogliente; pieno di polvere e ragnatele.
-Qui?- chiese Taehyung poco convinto mentre metteva piede all'interno -Perchè?
-Perchè abbiamo poco tempo per provare e non ci servono distrazioni- gli spiegò Jungkook.
Taehyung si limitò ad annuire mentre camminava tra quelle attrezzature piene di polvere passandoci le mani sopra come se fossero oggetti estremamente fragili a causa del loro stato.
-Credo sia il caso di dare una ripulita prima- osservò pulendosi le mani dalla polvere residua e girandosi verso il corvino; ma ecco che si ritrovò davanti Jungkook intento a togliersi una delle maglie che aveva addosso, scoprendo un pezzo di pelle candida. Taehyung fece davvero fatica a distogliere lo sguardo prima di deglutire sonoramente dato che si sentì la gola diventare improvvisamente secca.
-Allora al lavoro- disse Jungkook non accorgendosi nulla, tirando fuori da non si sa dove una scopa, insieme a un secchio e degli stracci, porgendoglieli.
Ma quando stette per mettersi al lavoro vide Jungkook buttarsi comodo sopra a un vecchio materasso lì vicino -Hai intenzione di rimanere a poltrire?- chiese Taehyung sovrastandolo con la sua figura -Ovviamente no, supervisioneró- rispose Jungkook portandosi un braccio sugli occhi e uno sotto la testa.
Taehyung rimase a fissarlo per un attimo a bocca  aperta prima di lanciargli uno straccio dritto al volto, che lo fece sussultare -Vedi di metterti al lavoro- gli intimò il biondo, per poi mettersi al lavoro. Jungkook emise un sonoro sbuffo prima di accontentarlo.
Passarono circa due ore e il posto era pulito e in ordine, Taehyung era più che soddisfatto, sopratutto quando vide Jungkook buttarsi a peso morto sul materasso, lo aveva fatto lavorare come un mulo.
-Ehi pelandrone cosa fai?- lo richiamò Taehyung ricevendo solo un lamento in risposta -Non dovevamo allenarci?- insistette ignorandolo, ma quella volta non sentì nulla provenire dal corvino. Si avvicinò a controllare e notò che si era addormentato.
Non potè che sorridere a quella scena, prima di stendersi anche lui al suo fianco.
Una mezzo retta di sonno non avrebbe fatto del male a nessuno infondo.

Jungkook si svegliò quando il sole ormai stava tramontando e avrebbe continuato a dormire se solo dei movimenti vicino a lui non lo avessero disturbato.
Con ancora aria assonata e una gran irritazione per essere stato svegliato si girò per incontrare il viso di Taehyung addormentato ma comunque dall'aria sofferente.
Si lamentava facendo uscire versi dalla sua bocca e noto che dalla sua fronte cominciavano a scendere delle gocce di sudore. A quanto pare stava sognando, o meglio stava avendo un incubo.
Allungò una mano verso di lui scuotendolo delicatamente -Svegliati- ma nulla, quindi provò a scuoterlo con più forza e dopo pochi istanti Taehyung si svegliò, mettendosi a sedere di scatto. Era agitato, tremava e poteva giurare di aver visto delle lacrime sulle sue guance.
-Tutto bene?- chiese Jungkook preoccupato, ma quando fece per poggiargli una mano sulla spalla, il biondo si scansò alzandosi quasi avesse paura di qualcosa.
In quel momento Taehyung si rese conto della presenza del corvino e dello stato in cui lui si ritrovava -Sto bene- disse cercando di rassicurarlo asciugandosi velocemente il via bagnato -Era solo un incubo- ma Jungkook non era convinto; come poteva un semplice sogno ridurlo in quello stato?
Taehyung nel frattempo se ne stava in piedi cercando di riordinare le idee, non accorgendosi di Jungkook a poco passi da lui; almeno fino a quando non gli prese il viso tra le mani -Che fai?- gli chiese sentendosi estremamente in imbarazzo; ma Jungkook non rispose troppo impegnato a scrutarlo non togliendo gli occhi dai suoi, come se fosse alla ricerca di qualcosa -Eh ho detto che sto bene- insistette Taehyung interrompendo quel contatto -Vado a prendere una boccata d'aria- lo informò.
Una volta all'aria fresca si appoggiò alla parete prendendo un respiro profondo, per poi chiudere gli occhi.
Aveva fatto di nuovo quel sogno, era da giorni che non gli capitava, ma questa volta era tornato, più forte e chiaro di prima.
Non ce la faceva più, pensava che tornando a fare ciò che amava, avrebbe potuto distrarsi; ma la situazione invece andava peggiorando.
Sentì dei passi che si fermarono proprio vicino a lui e poi un odore di fumo.
-Non pensavo fumassi- disse guardando con la coda dell'occhio Jungkook che aspirava un po' di quel tabacco -Succede, se sono turbato- spiegò il corvino buttando fuori il fumo dai polmoni -Capisco- fece Taehyung guardando quella sigaretta che in quel momento lo tentava così tanto; se serviva quello per calmarsi allora la voleva.
Jungkook notò il desiderio nei suoi occhi e senza pensarci gliela offrì.
Taehyung all'inizio era abbastanza titubante, ma la sua volontà non era così forte come voleva che fosse e alla fine cedette.
Prese la sigaretta portandosela immediatamente alla bocca, per poco non si strozzò, ma alla fine riuscì a resistere quel tanto che bastava per poi ributtare fuori il fumo. E sì si sentiva già meglio, ma per essere la prima volta poteva bastare.
-Meglio?- domandò Jungkook e lui non potè che annuire -Si grazie.
-È già il tramonto- notò Jungkook fissando lo sguardo verso il cielo che si tingeva di tutte le tonalità di rosso.
-È da un po' che non ne vedevo così- riflettè Taehyung quasi con tono malinconico, ma anche con un leggero sorriso sul volto mentre fissava il sole sparire tra le montagne.
-Io devo andare da Namjoon, ci vediamo domani qui, alle otto- disse Jungkook con tono autoritario per poi andarsene senza aspettare neanche una parola da parte di Taehyung; che rimase fermo dov'era fissandolo mentre si allontanava. Cosa avesse sempre da fare da Namjoon non lo sapeva, ma quello che sapeva è che si sarebbe dovuto abituare a queste sue fughe improvvise. 

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Come vi sembra? Sinceri.

THE GREATEST CIRCUSWhere stories live. Discover now