11.

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In questo capitolo vedrete conversazioni diverse svolgersi allo stesso momento; capirete più avanti.

Taehyung:
-Ash!- urlò Taehyung verso il gatto che si stava divertendo a farsi le unghie sui mobili in legno della l'ora piccola roulotte.
Alla fine aveva adottato quella piccola palla di pelo, la trovava di gran compagnia durante le notti e una grande consolazione durante giornate difficili come quella. Gli aveva dato un nome, "Ash" lo ha chiamato così per il suo pelo grigio come la cenere.
-Ash?- chiese Jimin seduto a gambe incrociate sul suo letto, prendendo poi in braccio il micetto che si andò a rifugiare da lui dopo la sfuriata da parte del biondo -Si, non ti piace?- chiese Taehyung aprendo il mini frigo per prendere due bottigliette d'acqua -Gli si addice- ammise Jimin accarezzando l'animale che ricambio con numerose fusa -Ma ora parliamo di cose più importanti- disse con un tocco di malizia nella voce; facendo alzare gli occhi al cielo a Taehyung.
A cosa si riferisse? Semplice, partiamo dall'inizio: mentre lui e Jungkook stavano dormendo profondamente sulla rete; Jimin accompagnato da Jhope, aveva avuto la brillante idea di andarli a cercare, trovandoli a dormire assieme l'uno attaccato all'altro e ovviamente si erano fatti subito l'impressione sbagliata o almeno era quello che pensava Taehyung.
Era ora lui si ritrova a dover subire un altro degli interrogatori del rosa.
-Non c'è nulla di cui parlare- obbiettò Taehyung.

Jungkook:
Jungkook stava camminando verso la roulotte di Yoongi, cercando di ignorare il più possibile Jhope che gli stava incollato alle spalle, tempestandolo di domande da quando lo aveva beccato a dormire con Taehyung.
-Chiudi quel forno- lo intimò Jungkook stanco di sentire la sua voce; per fortuna erano arrivati alla roulotte del grigio e cominciò a bussare con insistenza. Come al solito Yoongi ci mise un'infinità ad aprirgli la porta; sicuramente stava dormendo pigro com'era.
-Oh scusa bella addormentata, ti abbiamo svegliato?- lo prese in giro Jungkook mentre entrava nella roulotte.
Ma ricevette solo un lamento da parte grigio che subito dopo aver chiuso la porta si buttò a letto, affondando la faccia nel cuscino. Mentre Jungkook e Jhope prendevano posto sui divanetti.
-Avanti Jungkook racconta- insistette Jhope, facendo sbuffare sonoramente il corvino -Raccontare cosa?- domandò Yoongi -Assolutamente nulla- rispose schietto Jungkook.

Taehyung:
-Piantala e dimmi cosa stavate facendo?- Jimin non si sarebbe arreso fino a quando non avrebbe strappato delle informazione dal biondo che si ostinava a non voler rispondere.
-Ci siamo allenati, eravamo stanchi e ci siamo addormentati; tutto qui- rispose esausto Taehyung.
-Non mi convinci- lo informò Jimin chiudendo gli occhi in due fessure.
-E come faccio a convincerti?- domandò Taehyung.
-Inizia col dirmi la verità- rispose Jimin.

Jungkook:
-Io e Jimin lo abbiamo beccato a dormire con Taehyung- disse Jhope al grigio, che subito sembrò risvegliarsi da quello stato di dormiveglia -Oh interessante- disse Yoongi fissando gli occhi sul corvino, che nel frattempo si accese una sigaretta non sprecando fiato nel ribattere.
-Dovevi vederli, stretti l'uno all'altro- continuò Jhope prendendolo in giro e ovviamente Yoongi non perdeva occasione dandogli corda.
-Ok, avete finito?- domandò Jungkook spazientito, buttando fuori il fumo dai polmoni -Dormivo, non sapevo cosa stavo facendo- spiegò.
Ma i due ragazzi continuavano a fissarlo abbastanza insistentemente -Sei davvero assurdo- commentò Jhope appoggiato dal grigio, ottenendo un'occhiataccia da parte del corvino.

Taehyung:
-Ma è questa la verità- insistette Taehyung -Non mi riferisco solo a poco fa- precisò Jimin, stavolta il suo tono era diventato più serio, cosa che non prometteva bene per il biondo.
-È dalla festa che siete strani- notò il rosa -Tra di voi c'è molta più tensione.
Su questo non poteva obbiettare, infondo lo aveva notato anche lui; ma doveva raccontargli di quella sera? Beh ormai c'era poco da nascondere; Jimin aveva capito, tanto valeva parlare.
-Ok, può darsi che sia successo qualcosa- ammise cedendo come ogni volta e potè vedere gli occhi del rosa illuminarsi -Parla forza- lo incoraggiò.
E in pochi minuti Taehyung gli racconto di come ci fosse quasi stato un bacio tra di loro, di come si era sentito e di come non sapesse come comportassi; ma sopratutto dei comportamenti di Jungkook dopo quella sera.

Jungkook:
Jungkook sbuffò per l'ennesima volta quella sera -Basta negare l'evidenza- disse il grigio mettendosi a giocare con una delle sue lame da lancio -E voi basta fantasticare- ribattè a sua volta il corvino; Jhope e Yoongi non facevano che fare stupide illazioni su di lui e Taehyung; convinti che tra di loro ci fosse attrazione, ma non era questo che lo irritava, ma semplicemente il fatto che avessero ragione, lui era attratto in qualche modo dal biondo; ormai l'aveva capito ed era proprio per questo che aveva deciso di evitarlo; eppure non ci era riuscito finendo addirittura a lavorare con lui.
-Dovresti lasciarti andare- consigliò Jhope, infondo era sempre così duro con Taehyung.
-L'ho già fatto fin troppo- pensò Jungkook a voce alta, facendosi sentire anche dagli altri due che lo fissavano insistenti; volevano sapere di più.

Taehyung:
Jimin non aveva fatto che ascoltare per tutto il tempo con espressione sconvolta e occhi elettrizzati; anche dopo che Taehyung aveva finito di parlare ci mise un po' a raccogliere tutte quelle informazioni.
-Bene- disse schiarendosi poco dopo la voce -A quanto pare è interessato a te.
Taehyung spalancò gli occhi sentendosi improvvisamente in imbarazzo, con il viso che sembrava andare in fiamme -Non dire sciocchezze- disse; lui non avrebbe mai potuto piacergli; a malapena lo sopportava e non facevano altro che discutere. Quindi era impossibile -Era ubriaco- aggiunse infatti.
-Per quei due bicchieri? A lui serve molto di più, fidati- gli disse Jimin -Ma non mi riferivo solo a quello- sembrava abbastanza sicuro, infondo lui lo conosceva da più tempo, conosceva molte più cose a differenza sua che sapeva poco o nulla.
Mentre pensava a quello non poté che sentire una sorta di invidia crescergli dentro; lui avrebbe voluto sapere di più su Jungkook, ma ovviamente il corvino non si sarebbe mai aperto con lui.
-Taehyung- lo richiamò Jimin notando il suo sguardo assente e triste.
-Si! dicevi?- chiese riprendendosi.
-Ti piace non è vero?

Jungkook:
-Hai baciato Taehyung?- chiese il rossiccio per la quarta volta dopo che Jungkook decise di raccontargli del motivo per cui era così freddo con il biondo.
-No, ma ero vicino- rispose il corvino -E in più ero ubriaco- aggiunse.
-Sappiamo entrambi che non è vero- intervenne Yoongi rimasto in silenzio più totale fino a quel momento -Lo dici perchè è quello che pensa Taheyung e ti vuoi convincere che sia così- Jungkook lo odiava a volte; non parlava quasi mai e quando lo faceva riusciva sempre a centrare il bersaglio; proprio come le sue lame.
-Ok, avete vinto- si arrese alzando le mani in aria per poi alzarsi da quel divanetto che cominciava ad essere scomodo.
-Ti piace vero?- si sentì chiedere ancora alle spalle, bloccandolo proprio nel momento in cui stava per uscire dalla roulotte.

Taheyung:
Non sapeva cosa rispondere. Non era un si, ma non era nemmeno un no.
La sua mente era così confusa e incasinata che gli sembrò che dovesse scoppiare da un momento all'altro.
Jimin nel frattempo rimase a fissarlo in attesa di una qualsiasi risposta; non gli metteva fretta sapendo che comunque non era una domanda tanto semplice.
-È tutto così confuso- disse alla fine il biondo prendendosi la testa fra le mani, fissando lo sguardo a terra.
Rimase un po' in quella posizione, prima di sentire una mano posarsi accarezzargli la testa.
Jimin si era alzato dal suo letto e ora lo fissava con quei suoi occhietti premurosi -I sentimenti non sono mai chiari, se no che divertimento ci sarebbe- gli disse per poi fargli il suo più ampio sorriso che come ogni volta lo faceva sorridere.
-Si è fatto tardi; vedi di riposarti- continuò il rosa per poi lasciarlo solo, in quella roulotte che in quel momento gli sembrava al quanto piccola; ma alla fine decise di dargli ascolto mettendosi sotto le coperte nel tentativo di dormire; sarebbe stata una ardua impresa.

Jungkook:
-Devo andare- detto questo Jungkook uscì di corsa da quell'ambiente che cominciava a soffocarlo; lasciando i due ragazzi senza una risposta.
Anche perché non aveva una che non fosse no e una che fosse si. Era un limbo da cui non sapeva se ne sarebbe mai uscito vivo.
Non si rese nemmeno conto di essere rimasto fermo davanti alla porta fino a quando non si aprì alle sue spalle e la voce di Yoongi lo riportò alla realtà -Qualsiasi cosa tu abbia in quel cervello non è importante- gli disse prima di puntargli un dito sul petto, al centro del cuore -Questo lo è.
Colpito e affondato.

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THE GREATEST CIRCUSWhere stories live. Discover now