17.

3.6K 306 10
                                    

Ormai aveva ispezionato ogni angolo del campo ma si Taheyung non c'era traccia.
Aveva il fiato corto da quanto avesse corso eppure era deciso a non fermarsi.
-Jimin!- urlò il nome del rosa appena lo vide sbucare fuori dal tendone correndogli incontro -Sai dov'è Taehyung?- chiese respirando a fatica.
-Non vuole uscire dalla sua roulotte- rispose Jimin con tono duro lasciandogli uno sguardo rabbioso, aveva visto il biondo in lacrime poco prima e sapeva benissimo che il motivo fosse lui.
-Si può sapere cosa diavolo stai facendo?!- gli urlò in faccia e lui istintivamente fece un passo indietro,  Jungkook aveva avuto poche occasioni in cui lo aveva visto arrabbiato e quelle poche volte aveva avuto davvero paura.
-Ti spiegherò più tardi, ora devo andare da lui- rispose Jungkook voltandosi ma appena fece per fare un passo, il rosa lo blocco afferrandolo per un braccio.
-Non vuole vederti- disse e il suo cuore perse un battito, ma non gli importava -Io devo vederlo Jimin- fece liberandosi dalla sua presa -Per mettere a posto le cose.
-E sentiamo come faresti?- lo incalzò il rosa incrociando le braccia al petto in attesa -Io...gli parlerò- rispose Jungkook non più molto sicuro.
-Oh che gran piano- disse Jimin con tono palesemente sarcastico, a volte non si capacitava di quanto quel ragazzo potesse essere così stupido.
-Beh da qualche parte dovrò pur iniziare- fece Jungkook per poi beccarsi uno schiaffo dietro il collo -Idiota, non bastano le parole, servono i fatti- gli spiegò Jimin.
I fatti, per Jungkook non era così facile; insomma non aveva la minima idea di come comportarsi; era la prima volta che si trovava in una situazione simile e non era nemmeno sicuro di quello che stava facendo in realtà.
Annuì semplicemente, infondo sapeva che Jimin avesse ragione e quindi mentre pensava a quello che avrebbe dovuto fare, si incamminò verso la roulette del biondo da cui riusciva a vedere una flebile luce provenire dall'interno.
Salì quei pochi scalini che lo separavano dalla porta, pronto a bussare. Ma subito cambiò idea.
In quel momento si ricordò che Taehyung lasciava sempre la porta aperta e quindi senza pensare l'aprì di scatto entrando senza preavviso.
-Jungkook, che diavolo ci fai qui?- sussultò Taehyung vedendolo comparire come una furia nella sua abitazione.
-Dobbiamo finire di parlare- disse il corvino deciso richiudendosi la porta alle spalle, sbattendola quasi.
-Non ho più niente da dirti- obbiettò il biondo rimandando seduto sul letto in cui si trovava -Beh io si invece- insistette Jungkook avvicinandosi a lui con passo spedito.
-Se sei venuto qui per urlarmi ancora contro, quella è la porta- lo fermò Taehyung indicando l'uscita.
-Stammi a sentire- lo incalzò Jungkook indurendo il tono di voce tanto da costringere il biondo a fare come gli diceva -Tu non meriti tutto questo- cominciò -Sono stato un coglione è vero, ma credimi se ti dico che non era mia intenzione trattarti in quel modo.
Taehyung in risposta sbuffò alzando gli occhi al cielo innervosito, avrebbe tanto voluto credergli ma una parte di lui non glielo permetteva -E ti chiedo scusa- continuò Jungkook ignorandolo -Scusa per averti urlato contro, per averti ignorato.
-Di nuovo- precisò Taehyung.
-Di nuovo...ma non succederà più, davvero- disse Jungkook inginocchiandosi di fronte a lui in modo da poterlo vedere meglio in viso -Come faccio a crederti?- gli domandò il biondo e lui notò quanto fosse in conflitto con se stesso.
-Perchè l'ultima cosa che voglio è che tu mi odi- rispose Jungkook -Non riuscirei a sopportarlo- portò una mano sul volto di Taehyung che nel mentre continuava a fissarlo con occhi sbarrati e lucidi.
-Io non volevo dirti quelle cose- fece il biondo stringendogli la mano con la sua; era la rabbia che aveva parlato al posto suo, facendogli dire cose che non pensava veramente, sentendosi subito dopo divorare dal senso di colpa -Pensavo che ti fossi stancato di me o che ti fossi pentito- confessò e questa volta fu Jungkook a spalancare gli occhi incredulo -Non pensare mai più cose del genere- lo rimproverò con tono gentile avvicinandosi quel che bastava a far unire le loro fronti -Tu mi piaci Taehyung.
In quell'istante il biondo giurò di sentire il suo cuore fermarsi. Non poteva credere a quello che aveva appena sentito -Io cosa?- chiese infatti, gli sembrava così assurdo.
-All'inizio pensava fosse solo attrazione fisica, ma ora ho capito che non si tratta solo di quello- spiegò Jungkook con un sorriso imbarazzato, era la prima volta che si ritrovava a dover confessare dei sentimenti e lo trovava al quanto strano; come se le parole uscissero da sole.
Tra i due calò il silenzio, il loro silenzio ma questa volta nessuno dei due si mosse per interromperlo.
-Tu, mi sei sempre piaciuto- confessò infine Taehyung in sussurro che però arrivò dritto al corvino che fece immediatamente scontrare i loro sguardi -Perdonami- stava per aggiungere qual cos'altro ma il biondo non glielo permise unendo le loro labbra in un semplice e unico bacio. Un bacio che però era completamente diverso da tutti quelli scambiati precedentemente. Seppur senza malizia; era così intenso che nessuno dei due aveva intenzione di fermarsi.
-Ti avevo già perdonato- gli disse Taehyung approfittando del momento per riprendere aria.
Jungkook si ritrovò a sorridere come non faceva da molto tempo e questo solamente grazie al ragazzo di fronte a lui.
-Ahia!- urlò Taehyung quando sentì improvvisamente un pizzicotto sul fianco da parte del corvino che in viso aveva stampato un sorrisetto soddisfatto -Questo è per avermi mandato a fanculo- gli disse.
-Ah si?- fece Taehyung con tono da sfida, prima di afferrarlo per un braccio in modo da trascinarlo sul suo letto per poi salirgli sopra, con in mano un cuscino che usò come arma; colpendo Jungkook che con le braccia si proteggeva il viso -Ok ok mi arrendo- disse.
Taheyung gli inflisse ancora qualche cuscinata prima di fermarsi, scoppiando a ridere subito dopo.
Jungkook riuscì finalmente a rilassarsi. Ma in realtà il vero motivo per cui si era arreso così in fretta; era che i continui movimenti di Taehyung su di lui gli stavano causando un problemino non da poco.
E di questo il biondo se ne accorse non appena sentì qualcosa di sporgente a contatto con il suo fondoschiena. Subito non collegò cosa potesse essere, ma appena ci arrivò il suo viso si fece rosso dall'imbarazzo e si affrettò a togliersi da quella posizione -S-scusa- disse balbettando.
-Non devi scusarti- fece Jungkook con tono calmo alzandosi dal letto -Mi serve solo una doccia fredda, posso?- gli chiese poi dopo indicando la porta della sua piccola doccia.
Taheyung annuì in risposta porgendogli degli asciugamani e rilassandosi solamente quando lo vide chiudersi dentro.
Si buttò a pesò morto sul letto, coprendosi il viso con le mani; era ancora abbastanza scombussolato da tutta quella giornata.
Aveva litigato con Jungkook, che subito dopo si era fiondata da lui confessando che gli piacesse e poi...
ma nonostante tutto era di nuovo felice, tutto sarebbe tornato come prima o addirittura meglio.
Mentre aspettava, girò senza un preciso motivo per la sua roulotte; portò il suo sguardo fuori dalla piccole finestre notando solamente in quel momento quanto si fosse già fatto tardi. La luce del tramonto filtrava tra le finestre donando una tonalità di rosso per a la sua roulotte.
Si andò a sedere sui divanetti su cui si trovava Ash, che appena sentì il suo tocco cominciò a fare le fuse allungandosi più che poteva.
Si era affezionato a quell'esserino così piccolo, ma che teneva anche tanta compagnia, sopratutto nelle notti insonni.
Però c'era qualcosa che lo turbava, quel posto era troppo silenzioso per i suoi gusti, nonostante si sentisse solo il getto d'acqua della doccia.
Si diresse verso il letto e tirò fuori la sua scatola piena di cd e ricordi; si perse un po' a guardarli. Foto, oggetti che per molti forse potevano essere cianfrusaglie, ma non per lui.
Quando finalmente trovò il Cd che cercava lo attaccò subito allo stereo facendo partire una delle sue canzoni preferite e cominciando a cantarla.
Nel frattempo Jungkook era uscito dalla doccia, attratto dalla musica accompagnata da una voce profonda.
Quando uscì con solamente un asciugamano intorno alla vita, rimase a fissare Taehyung che era talmente preso dalla musica che non si accorse della sua presenza alle sua spalle.
E lui non avrebbe fatto nulla.
Restò semplicemente a guardarlo appoggiato alla porta della doccia, con un sorrise che cominciava a nascere sul suo volte. Era incantato da quella visione e pensare che avrebbe potuto perderlo da un momento all'altro e tutto per colpa sua.

~~~~~~
Ecco a voi.

THE GREATEST CIRCUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora