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Quella sera ci sarebbe stata la festa per il quinto anniversario del circo e Taehyung si stava osservando allo specchio.
Jimin aveva insisto talmente tanto sul fatto che dovesse esserci che alla fine lui dovette accettare; ma anche perché non riusciva mai a dire di no a quel sorriso.
È vero, ormai lui faceva parte di quel circo, ma non ancora del tutto. C'era una parte di lui che gli diceva sempre che lui li non c'entrava nulla; che non era la sua famiglia, ma solo un posto di lavoro.
Gli era stato detto di vestirsi il più elegante possibile. Il problema è che non possedeva nessun completo adatto; quindi preso dalla follia più totale decise di prendere i capi più eleganti che avesse e abbinarli tra di loro. (Foto all'inizio) il risultato non era proprio quello che sperava ma era meglio di niente.
Dopo essersi dato un ultima occhiata e aver saluto il gatto che per tutto il tempo non aveva fatto che osservarlo da uno dei divanetti; uscì dalla roulotte e si diresse verso il tendone.
Mentre si dirigeva verso di esso poteva già sentire la musica sparata a tutto volume e vedere le luci che lo illuminavano come un cartellone segnaletico.
Fece un grosso respiro prima di entrare, ma appena mise piede all'interno qualcosa lo spinse a girarsi a tornare indietro.
Si sentiva fuori posto e in un certo senso come se stesse facendo qualcosa di tremendamente sbagliato.
Mentre lui se ne stava davanti all'entrata combattuto con se stesso; Jungkook  era seduto su una poltrona ai lati del palco allestito da pista da ballo; così lontano, eppure lo aveva notato immediatamente. Ed era rimasto ammaliato.
Quello che era appena entrato non poteva veramente essere Taehyung, era come se stesse avendo una visione.
Il biondo aveva sempre avuto un certo fascino, ma in quel momento aveva superato se stesso.
Era talmente concentrato su di lui che si dimenticò  di Jimin e Yoongi insieme a lui, che volendo sapere cosa avesse attirato la sua attenzione, seguirono il suo sguardo rimanendo poi a bocca aperta -Quello è Taehyung?- disse Jimin -È davvero bellissimo- aggiunse.
-Già- confermò Jungkook non trovando le parole per descriverlo; vide che stava per tornare indietro e come se i suoi piedi si movessero da soli si diresse vero di lui.
E più si avvicinava più potè constatare che il completo che portava lo fasciava in modo al due poco perfetto.
Taehyung era quasi fuori, quando una presa ferrea al suo polso lo costrinse a girarsi.
Ritrovandosi Jungkook un palmo da lui e improvvisamente si sentì la gola secca.
I suoi occhi rimasero incollati sulla sua figura ammirandola in tutto il suo splendore.
Il suo abito era così semplice (foto) eppure gli faceva trasmettere ancora più sexappeal di quanto quanto non avesse già al naturale.
-Dove credi di andare?- gli chiese facendogli staccare gli occhi dal suo corpo e puntandoli sul suo viso; ma la situazione non migliorò. Era così dannatamente bello.
-Io...da nessuna parte- mentì Taehyung -Vieni, andiamo dagli altri- disse Jungkook e senza aspettare risposta lo trascinò con se al tavolo in cui erano riuniti il loro piccolo gruppo.
Mentre si avvicinava Taehyung si sentiva a disagio; erano tutti elegantissimi, bellissimi e lui no.
-Wow, Taehyung complimenti- lo salutò come sempre a suo modo Jhope appena lo vide, facendo in modo che anche tutti gli altri rivolgessero l'attenzione sul biondo -Stai benissimo- intervenne Jimin e sembrava sincero nel mentre lo diceva, il che lo fece sentire bene. Ma anche in imbarazzo, non era abituato a ricevere complimenti -Grazie- riuscì solamente a dire.
Per il resto della serata non fecero che bere, ridere, parlare e qualche volta ballare.
Siccome Taehyung non era un tipo che beveva molto, passò la maggior parte del tempo a ballare con Jimin.
Sentiva però lo sguardo di Jungkook rimasto nei posti a sedere, sulla schiena; il che gli faceva un certo piacere. Quella sensazione però venne confermata da Jimin -Jungkook non ti toglie gli occhi di dosso- gli disse avvicinandosi e cercando di sovrastare con la sua voce la musica -Oh- disse poi spalancando gli occhi -Si sta avvicinando.
Taehyung bloccò di colpo i suoi movimenti, non sapeva nemmeno lui perchè ma quello che gli aveva detto Jimin lo aveva messo in agitazione.
Vide il rosa allontanarsi a piccoli passi da lui facendogli un occhiolino prima di lasciarlo da solo in mezzo alla pista da ballo.
-Balliamo?- gli chiese quella voce all'orecchio, nell'esatto momento in cui partì un lento.
Taehyung seppur in ansia, si sentiva felice per quella proposta. Finalmente stavano andando d'accordo e pensare che per un momento aveva pensato che forse non sarebbe mai successo.
Ma si sbagliava e forse si sbagliava su di lui.
Infondo Jimin aveva ragione, Jungkook era buono forse solo un po' scorbutico a volte.
-Ma è un lento Jungkook- gli fece notare Taehyung girandosi per averlo di fronte.
-Lo so- disse Jungkook limitandosi poi a cingergli la vita portandoselo più vicino a se, mentre Taehyung gli appoggiava le mani sul petto; visto che non sapeva esattamente cosa fare in quella situazione completamente nuova per loro. E questo Jungkook lo aveva capito, perché si trovava nel suo stesso problema; ma a differenza del biondo lui è sempre stato un tipo deciso e impulsivo, seguiva sempre ciò che il suo istinto gli diceva di fare. E quella una dimostrazione.
Il suo istinto gli diceva di attirarlo a se, di stringerlo a se perché lui lo voleva per se.
Con sicurezza spostò le braccia di Taehyung dal suo petto in modo da cingergli il collo.
Potè notare le guance del biondo diventare sempre più colorite anche in quella penombra illuminate dalle luci stroboscopiche.
Taehyung era davvero in imbarazzo, tutto quello era nuovo per lui. Si sentiva strano e avrebbe giurato che il cuore potesse uscirgli fuori dal petto da un momento all'altro e lui non poteva farci nulla.
Eppure non aveva nessuna intenzione di staccarsi da quella posizione; i loro corpi si muovevano con la musica in grande sintonia ed essere così vicino a Jungkook lo faceva sentire così indifeso ma comunque al sicuro.
Erano entrambi cambiati, si stavano avvicinando e stavano imparando a fidarsi l'uno dell'altro.
-Sei bellissimo- gli sussurrò il corvino colpendolo alla sprovvista, non si sarebbe mai aspettato di sentirselo dire proprio da lui -Lo sei anche tu- disse a sua volta incrociando per la prima volta il suo sguardo da quando avevano iniziato a ballare.
Per il resto del tempo non fecero che ballare senza staccare gli occhi l'uno dall'altro, avvolti da un silenzio per niente imbarazzante, ma anzi rendeva il tutto ancora più perfetto. Fino a quando la canzone non finì.
Ma nessuno dei due sembrava volersi staccarsi dall'altro -La canzone è finita Jungkook- gli fece notare Taehyung -Lo so, lasciami solo stare ancora un po' così- disse Jungkook portandoselo ancora più vicino a se. Taehyung era abbastanza confuso e piacevolmente sorpreso dal suo comportamento -Ma che ti prende?- gli domandò subito dopo infatti, ma non si staccò anzì fece che appoggiare la testa sul corvino e ascoltando il suo cuore che in quel momento aveva il battito accelerato tanto quanto il suo.
-Non lo so- disse Jungkook e il suo tono sembrava quasi disperato -Forse è solo il mio modo di chiederti scusa per il nostro primo incontro.
-Scuse accettate allora- disse Taehyung.
Ormai il loro era un vero e proprio abbraccio, un abbraccio che consolidò il loro avvicinamento; ma che in qualche modo era anche molto di più.
Un colpo di tosse palesemente finto gli fece tornare alla realtà facendoli staccare.
Yoongi li stava fissando con la sua solita aria annoiata, mentre Jimin al suo fianco sembrava che stesse per piangere da un momento all'altro dalla felicità -Sono felice che vi stiate avvicinando- disse Yoongi -Ma dobbiamo andare fuori.
-Fuori?- chiese Taehyung non capendo, ma solo in quel momento si rese conto che tutti stavano lasciando il tendone -Tra poco iniziano i fuochi d'artificio- disse Jimine euforico prima di trascinarlo fuori con lui, mentre Yoongi e Jungkook li seguivano in silenzio e senza fretta.
Arrivarono appena in tempo per vederlo iniziare.
Taehyung guardava il cielo ammirato, non era la prima volta che vedeva dei fuochi d'artificio; ma quelli erano di una bellezza strabilianti.
I colori si fondeva tra di loro dando giochi di luce mai visti prima, per poi creare delle forme che sembravano danzare nell'aria.
-Wow- sospirò sorpreso un po' come tutti i presenti.
Jungkook nel frattempo gli era arrivato alle spalle "già wow" si ritrovò a pensare; ma non era riferito ai fuochi.

THE GREATEST CIRCUSWhere stories live. Discover now