Capitolo tredici

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Capitolo tredici

Il giorno seguente quando la sveglia di Emma suona sul comodino, apre leggermente gli occhi per accorgersi subito dopo che le braccia di Killian la stanno ancora avvolgendo. Ha dormito abbracciata a lui, ha sentito un calore che l'ha accompagnata per tutta la notte e solo ora si rende conto che è il calore del suo pirata.

Non si sente ancora molto bene, la febbre si è abbassata notevolmente dalla sera prima, ma sente ancora di non stare benissimo. Si alza lo stesso per andare a fare colazione, cercando di non svegliare Killian, che sembra dormire ancora beatamente, nonostante non abbia una sveglia poco silenziosa.

Quando entra in cucina trova già Mary Margaret e un buonissimo odore di caffè le invade le narici. Ama svegliarsi con l'odore di caffè.

«Mary che ci fai già sveglia?» chiede curiosa, non sapendo che la donna fosse mattiniera.

«In realtà volevo dirti, che ne dici se per oggi resti a casa? Hai ancora gli occhi lucidi e rossi, sicuramente hai ancora la febbre addosso... So che non vuoi apparire debole, ma un giorno di permesso...» non finisce la frase per cercare le parole giuste, ma viene interrotta da Emma prima che possa trovarle.

«Non è questione di apparire debole, é che non so che cosa fare in casa. Mi annoio.» ammette, ma non è solo questo, quando era piccola e stava in casa famiglia, non poteva permettersi di ammalarsi, perché ogni volta che stava male rimaneva in camera per tutto il giorno da sola e la solitudine, la tristezza si faceva spazio in lei più del solito e stava spesso male quando era piccola. Ogni volta che sta male quei sentimenti negativi si fanno in spazio in lei, se pur adesso non è più sola. Non riesce a farne a meno.

«Resto io se vuoi. Anche se immagino che non è la mia compagnia quella che preferisci.»

Emma arrossisce visibilmente all'affermazione della donna, immaginava perfettamente che prima o poi avrebbe dovuto affrontare l'argomento di ciò che è successo la sera prima o meglio di ciò che hanno visto la sera prima.

«Resto a casa, ma possiamo non parlare di Killian e di ciò che avete visto ieri?»

Mary Margaret sorride, aspettandosi quella risposta da Emma, infatti ha un po' giocato con ciò per farla rimanere a casa almeno un giorno a riposarsi e riprendersi completamente.

Emma sbuffa per come si è lasciata incastrare, perché è chiaro che si è lasciata incastrare, Mary Margaret la conosce troppo bene. Intanto chiama in ufficio per dire a Booth che è ancora con la febbre e che almeno oggi rimane a casa e che torna a lavoro l'indomani.

Si siedono insieme a fare colazione, Mary ha preparato anche i pancake sapendo che ad Emma piacciono molto e che piacciono tanto anche a suo marito.

Poco dopo infatti ecco scendere anche i due uomini. Il giovane non avendo trovato Emma accanto a letto, ha pensato subito che fosse tardi e che lei fosse già andata a lavoro, ma scendendo le scale l'ha trovata intenta a mangiare con soddisfazione e a chiacchierare allegramente con Mary Margaret. David appena sveglio è subito passato in camera di Emma per vedere se avesse dormito con Jones, ritrovandoselo poi sulle scale e guardandolo con aria minacciosa, ha decisamente dormito con Emma, ma spera che almeno abbiano solo dormito. Non fa in tempo a chiederglielo, che la voce di sua moglie lo raggiunge fin dalle scale, ha sentito dei passi e lo sta chiamando, offrendogli caffè caldo e pancake.

Come la sera precedente si siedono tutti a tavola.

David incastra Hook con un nuovo lavoro, il quale poteva attendere il ritorno di Regina, ma non volendo lasciarlo solo con Emma a casa influenzata, ha pensato bene di coinvolgerlo da subito.

There's no storm we can't out run, we will always find the sunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora