Capitolo diciasette

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Capitolo diciassette

Emma è felice di stare sulla Jolly Roger con Killian, ha scoperto la sua indipendenza e lui senza dubbio si sta rivelando un baby-sitter perfetto per il suo piccolo Henry insieme a Neal che è presente e attento, ma anche bisogno dei suoi spazi e non le dispiacerebbe trovare una casa tutta per sé e Henry, dove ovviamente invitare anche il suo meraviglioso ragazzo ogni qualvolta può. Anzi, a dirla tutta non le dispiacerebbe che per lui diventasse un posto dove lasciare lo spazzolino e i suoi vestiti. Un po' come sta facendo lei sulla Jolly Roger. Ha sempre sentito bisogno di andare a vivere da sola, ma non l'ha mai fatto per il bene che l'ha sempre legata a Regina e anche perché non hanno mai avuto seri problemi di convivenza, a parte un periodo iniziale. Ma adesso che non ha nessuna intenzione di perdonarla per ciò che le ha fatto. Ed è arrivato il momento di volare con le sue ali e pensare seriamente al suo e al futuro del suo piccolo ometto. Grazie al lavoro al pub ha messo qualcosa da parte e forse finalmente, riesce a realizzare questo suo desiderio. Probabilmente la prima settimana moriranno di fame, visto che Emma non se la cava benissimo in cucina, ma prima o poi tutto andrà per il meglio.
È sulla nave, intenta a guardare su internet qualche villetta in zona, magari nemmeno troppo distante dalla centrale, tanto è chiaro ormai che quello è il suo futuro lavoro. Le piace e la fa sentire viva; quando alle sue spalle arriva Killian, che incuriosito guarda il display dell'apparecchio elettronico per capire che cosa sta combinando Emma, è stranamente silenziosa.
«Perché cerchi casa?» le chiede, avendo capito benissimo il suo intento e devo ammettere che un po' ci sia rimasto male, è vero ne hanno già parlato, lei gli ha comunicato il suo desiderio, ma non ha mai creduto che fosse una cosa imminente e che lei stesse già cercando.
«Lo sai perché... Sto bene qui, ma credo che sia giusto anche per Henry, intanto inizio a cercare e finché non ne trovo una che mi convince davvero, resto qui. Potrebbero anche volerci mesi, sai?» gli risponde sorridendo e cercando di togliergli il muso che ha dipinto sul volto con un bacio.
«È che mi piace avervi qui.» ammette senza problemi, un tempo non sa se sarebbe mai riuscito a condividere i suoi spazi con una donna e un bambino, soprattutto con quest'ultimo e non suo. Ma Emma è riuscita a cambiarlo anche in questo.
«Lo so. Anche a me piace stare con te e anche a Henry.» baciandolo nuovamente, per poi aggiungere: «Appena ne trovo una che mi piace, mi accompagni a vederla tanto no?» e Killian annuisce ben felice che lei lo stia nuovamente coinvolgendo a pieno nella sua vita.
E i due si mettono insieme a cercare una casa che possa fare al caso suo.
Nel pomeriggio, quando Emma è tornata al lavoro, dopo la pausa pranzo che hanno passato insieme a cercare case su internet e scambiarsi coccole. Killian si reca anche egli a lavoro, andando nell'ufficio di Regina, la quale ultimamente lo sto coinvolgendo molto di più, forse anche perché vuole informazioni su sua figlia e lui è l'unico mezzo per ottenerle, ma nemmeno gli dispiace, solo grazie a lei, ha guadagnato tantissimo nell'ultima settimana e vuole portare Emma a cena fuori, magari approfittando del week end che Henry sarà proprio da sua nonna.
Arriva nell'ufficio di Regina e la donna, dopo avergli consegnato il nuovo fascicolo con ciò che deve svolgere, cerca di chiederle di Emma, senza far trasparire in realtà le sue vere intenzioni; è David che non si fa problemi in tal senso ed è lui a chiederglielo.
«Ehm... Non so quanto sia giusto che io vi dica che cosa fa o non fa.»
«Pirata, nostra figlia non ci parla e non sappiamo più nulla di lei, a parte quello che ci dice Henry, quindi fai poco il samaritano e dicci le ultime novità.» dice David piuttosto seccato, è vero, che non è carino che estorcere le informazioni a lui, ma è l'unico modo per sapere che cosa fa Emma.
«Sta cercando casa per lei e Henry.» si lascia scappare, se pur è sempre risultato un po' titubante nel dirlo, non sa se Emma voleva che si sapesse, anche se non pensa che possa restarci male, non è un segreto di stato.
«E perché questa decisione? Ma può farlo? Con che soldi va a vivere da sola, secondo me quella ragazza non ragiona più. Prima si ubriaca, poi vuole andare a vivere da sola, ma che cosa le salta in mente eh? Regina dobbiamo intervenire. Come fa da sola a gestire due lavori, Henry... insomma... No. Non mi sembra per niente una buona idea.» un David completamente nel panico, inizia a esternare tutte le sue preoccupazioni sulla decisione di sua figlia. Quanti soldi potrà mai avere da parte, è preoccupato che presto dovrà fare i conti con questa realtà e teme che si ritrova senza soldi a dover crescere suo figlio. Pensa che stia facendo il passo più lungo della gamba perché è arrabbiata con loro.
«Emma è molto sicura della sua decisione e può farlo, ha dei soldi da parte guadagnati al pub e comunque non sarebbe una cosa imminente.» Killian si pente subito di averlo detto a David, non aveva previsto la sua reazione eccessiva e da padre iperprotettivo.
«Tu non capisci Jones, lei lo fa perché è arrabbiata con noi» continua David.
«Non credo sai... Emma sa quello che fa e non farebbe mai affrontare ad Henry un'avventura di questo genere se non fosse sicura e non lo potesse fare.» la difende a spada tratta il suo ragazzo. All'inizio ha pensato anche lui che fosse solo un modo per mettere totalmente le distanze con i suoi genitori, ma poi ha capito che non è così. Alla fine, ha già messo le distanze da loro andando a vivere con lui e ha smesso di parlarci, quindi non avrebbe motivo di farlo per ciò.
«Killian ha ragione David.» interviene Regina, ma ciò non toglie che forse sia il caso di parlarle lo stesso, per capire veramente le sue intenzione, anche se Emma non gli permette di parlare, faranno ugualmente un tentativo a riguardo, quando lei andrà a portargli Henry. Il bambino resterà due giorni da Regina e a giocare con Roland, visto che i due non si sono più visti dopo scuola.

There's no storm we can't out run, we will always find the sunWhere stories live. Discover now