Capitolo 2

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Julia Parisi ha sempre prestato ascolto agli insegnamenti della madre, ha sempre avuto un interesse per il Quidditch e ha sempre voluto essere una studentessa modello.
Chi avrebbe potuto pensare che si sarebbe imbattuta in James Sirius Potter? Quel ragazzo è l'arroganza e l'egocentrismo fatta persona, un pallone gonfiato in tutto e per tutto.
Dalla prima volta che aveva visto il sorriso malandrino di quel ragazzino al binario 9 3/4 al primo anno aveva sempre pensato fosse un'idiota e aveva ragione, infatti a Incantesimi quando era capitato accanto a lui ne aveva avuto la conferma.
Uno potrebbe pensare non lo sopportasse, ah no lei lo odiava proprio, ma come si può pensare che una ragazza di 16 anni in propenso a iniziare il sesto a Hogwarts potesse provare una simile emozione in confronto di un suo coetaneo era impossibile.
E sì lei odiava: il modo i cui il ragazzo prendesse costantemente di mira il cugino Mattew Davis, anche lui un corvonero come lei, che di sé per sé non gli aveva fatto nulla.
La ragazza proprio non se ne capacitava, odiava anche come Potter la invitasse continuamente a Hogsmeade convinto che un giorno la Corvonero avesse ceduto, il fatto che la stuzziacasse su come metteva la divisa e come stava sempre al suo posto a differenza di lui.
Sarebbe andata sicuramente d'accordo con una certa rossa che aveva vissuto cose simili, oh se ci sarebbe andata d'accordo! Probabilmente sarebbero diventate migliori amiche, entrabi avevano un Potter tutto ego e orgoglio che le facevano la corte per il puro gusto di sperare che un giorno avrebbero ceduto.
Così Julia Parisi insieme alla sua inseparabile amica Stephanie Goldstein si diresse verso il loro scompartimento, o almeno avevano in mente di farlo se non fosse stato per un certo Potter di loro conoscenza insieme al suo gruppeto di amici che amavano chiamare i Nuovi Malandrini o più semplicemente i Malandrini.
<<Ehy Parisi>>
La ragazza alzò gli occhi al cielo e continuò a camminare imperterrita davati a sé.
<<Non mi trovi cambiato?>> infatti il ragazzo era diventato più alto del solito, Rob alzò gli occhi al cielo e cercò di ammonire il suo migliore amico che era da quando lo aveva incontrato non faceva altro che ripetevare la stessa cosa.
<<Eh dai non mi trovi più alto? Tu sei sempre nana magari non te ne sei accorta>> replicò facendo spallucce e rivolgendole un ghigno soddisfatto dopo averla vista irrigidire.
<<James Sirius Potter, sei un emerito pallone gonfiato!>>
<<Grazie, Parisi , anche per me è un piacere vederti>>
<<Potter, stammi lontana che questa è la volta buona che ti uccido>>
<<E anche la volta buona che accetti il mio invito a Hogsmeade , non trovi?>>.
La ragazza sbuffò spazientita per la consueta domanda:
<<È inutile che lo ripeti tanto non ci verrò mai, cascasse il mondo, ma io non accetterò mai>>.
Detto questo trascinò la sua amica dai boccoli rossastri in uno scompartimento e chiuse la porta sospirando, stupido Potter.
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<<James, secondo me dovresti smetterla di darle il tormento>> provò Oliver Finnigan.
Il ragazzo alzò la testa dalla rivista di Quidditch che stava leggendo e prese a fissare il suo amico:
<<Ma se lei si diverte>>
<<Ho notato>> rispose Roxenne al cugino ridacchiando.
<<Ora non parliamo Miss Perfettina, cosa avete fatto durante le vacanze?>> chise curiosa Rachel, non era potuta passare alla Tana, quest'estate e quindi non aveva potuto assistere a ciò che avevano "combinato" i cugini Weasley-Potter.
Gli occhi di James si illuminarono di colpo e con la sua parlantina iniziò a spiegare all'amica cosa aveva "combinato".
<<Io, Fred e Roxi con l'arrivo dell'amichetto di mio fratello, Scorpius Malfoy, abbiamo fatto un piano fantastico. Grazie alla polvere orticante presa dalla camera di zio George con passo felpato siamo entrati nella camera degli ospiti dove dormiva "il Principe" Malfoy ne abbiamo sparsa un po' sul suo letto, dovevate vedere la mattina dopo. Malfoy si è svegliato con la pelle completamente rossa e la voglia matta di grattarsi da per tutto. Non ho mai sentito mamma così incazzata, ci ha punito facendoci lavare tutte le lenzuola soltanto lei non sapeva che rempissimo il materasso delle nuovissime caccabombe su cui, se ti siedi per sbaglio, esplodono.
Però è succeso che Albus era andato a prendere una cosa che Mafoy aveva lasciato, un libro, una cosa del genere, e appena si è andato ad appogiare: BOOM>>
I ragazzi si lasciarono abbandonare da grosse risate, l'anno non poteva iniziare meglio.

Our Crazy Sixth Year|| Nuova Generazione Where stories live. Discover now