Capitolo 7

419 13 1
                                    

<<Hai sentito la notizia?>>
Julia alzò gli occhi dal libro che stava leggendo e fissò la sua migliore amica in attesa.
<<No>> disse sbuffando visto che Stephanie a quanto pare non sembrava voler continuare senza un invito.
<<James Potter si è fidanzato>>.
Julia sbuffò:
"Che grandissimo idiota" fu il suo primo pensiero poi spinta dalla curiosità che l'aveva sempre caratterizzata fin da piccola chise:
<<Chi è la sfortunata?>>
<<Rachel Finnigan>>.
La bionda era pronta alla sfuriata che sarebbe arrivata e guardò la sua amica.
<<Stai scherzando?>> quasi urlò.
<<Mai stata più seria>>
<<È un grandissimo idiota, può essere che rovinerà l'unica amicizia buona nella sia vita? Io non ho parole sul serio. Potter ha superato sé stesso.>>
<<Eddai, Juls! Magari questa volta è quella giusta>>
<<Pensi che Rachel Finnigan sia quella giusta? Se fosse stata quella giusta, Steph, lui si sarebbe accorto che gli andava dietro da anni e non si sarebbe comportato in questo modo per tutti questi anni>>
<<Come fai esserne così sicura?>>
<<Stephanie, ormai lo conosco, non è quella gisuta per lui...tra qualche mesetto si stuferà di lei e sarà la fine dei malandrini.>>
<<E chi pensi che sia quella giusta, eh?>>.
Julia non rispose, non poteva sapere chi fosse e se si sbagliasse? E se Rachel fosse perfetta per Potter? No, non lo era.
A James Potter serviva qualcun altro, non sapeva ancora chi, ma era sicura che Finnigan non andava bene.
◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇◇
Oliver Finnigan non riusciva a fare considerazioni appropriate sul fidanzamento di sua sorella e del maggiore dei Potter, non sapeva se era giusto o sbagliato e aveva paura che il suo migliore amico trattasse sua sorella come aveva fatto con molte ragazze.
Temeva che James si stufasse di lei e che l'avrebbe lasciata in malo modo.
<<Camy>> sussurro all'orecchio della fidanzata, una bionda tassorosso sua coetanea.
Camilla Berry si stiracchiò sul divanetto della Stanza delle Necessità dove si era addormentata dopo aver passato del tempo con il suo ragazzo.
<<Mmh>>
<<Secondo te Rachel sta bene con James? Voglio dire...durerà la loro relazione?>>.
La bionda lo guardò negli occhi attentamente e gli accarezzò la guancia con dolcezza.
<<Non essere preoccupato, ok? Rach se la caverà e se James le farà del male lei sarà pronta a tirargli un bel calcio "dove non batte il sole">>.
Oliver sorrise e baciò la tassorosso sulla fronte, le porse una mano che lei afferrò prontamente e insieme si diressero verso la Sala Grande per il pranzo.
♧♧♧♧♧♧♧♧♧
<<Sei pronta?>>
<<Sì>>
<<Sei sicura di voler fare questa cazzata?>>
<<Sono Rachel Finnigan, le cazzate sono il mio mestire>>.
James la aiutò ad allacciarsi le scarpe che erano state trasfiguarte in pattini e poi le porse una mano per farla reggersi in piedi.
Da quando la Grifondoro le aveva detto che non sapeva pattinare aveva deciso di portarla sul Lago Nero che aveva ghiacciato mentre i compagni stavano facendo lezione.
Il Potter non era molto interessato a seguire Storia della Magia così aveva deciso di insegnare alla sua ragazza il mestire del pattinaggio.
Rachel aveva subito accettato di passare del tempo con la sua crush che ormai era diventato il suo ragazzo a tutti gli effetti da due settimane circa.
<<Rach, dammi la mano>>
La maggiore dei Finnigan guardò i pattini dubbiosi, era sicura di voler fare quella cazzata? Aveva paura di imparare da quando a 5 anni, provandoci con il padre, si era rotta un braccio, e se gli sarebbe accaduto di nuovo?
<<Mmmh>>
<<Non dirmi che hai paura>> disse con sorrisetto James
<<Oh James, togliti quel sorrisetto, per favore. Lo sai bene che me la sto facendo sotto>>
<<Ma come? Eri così determinata prima! E poi avevi 5 anni quindi non trovo il motivo per cui dovresti avere ancora paura>>
<<James>> Rachel fece un respiro <<tu hai paura dei ragni e solo perché una volta tuo zio Ron ti ha detto che sono capaci di mangiarti tutto in una botta>>
<<Questo non centra un tubo>> replicò il Potter e la guardò come per dire "i ragni sono delle bestie di Satana, i pattini non sono essere viventi".
Voi penserete che una persona non possa trasmettere un'intera frase con uno sguardo, ma James Sirius Potter ci riusciva.
<<Ok, ok>>
<<Fidati di me, ok Rach?>>.
La castana accennò a un sorriso, prese la sua mano riuscendo a tenersi in equilibrio e si fece condurre verso il lago ghiacciato.
Il ragazzo cercò di farla sciogliere, guidandola nei movimenti con piccoli incitamenti.
La ragazza riusciva piano piano a imparare, cadde un paio di volte, ma quel pomeriggio non lo avrebbe mai dimentico.
Passare il tempo con lui la rendeva veramente felice, il fatto che la stesse aiutando in una cosa  di cui aveva avuto sempre paura la faceva sentire felice e protetta.
In un primo momento pattinò attaccata alle forti braccia del ragazzo poi via via si staccò e iniziò a fare vari giri per la pista.
<<Non hai più paura>> constatò il Grifondoro.
<<No, grazie a te>> rispose la castana facendogli un sorriso sincero.
La serenità non durò a lungo purtroppo per i due ragazzi.
<<POTTER, FINNIGAN, NEL MIO UFFICIO>>

Our Crazy Sixth Year|| Nuova Generazione Where stories live. Discover now