Capitolo 22

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<<Pss, Oliver come va?>>
<<Fa freddo>>
<<Intendevo l'appuntamento>>
<<Bene, sono appena entrati ai Tre Manici di Scopa>>
<<Rob è rilassato?>>
<<Gli sudano le mani, si vede>>
<<Oddio, spero che non rovini tutto>>
<<James, non preoccuparti per me eh. Sto solo morendo di freddo, non che te ne importi, tu stai lì in Sala Comune, tremendamente tranquillo e al caldo mentre a me tocca fare il lavoro sporco. Brutto viscido->>
<<Ok, Oliver, come ti senti?>>
<<Come se volessi strozzarti, ma nel complesso bene, e tu?>>
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<<Non ci posso credere che James Potter, il ragazzo che ha conquistato il cuore ha milioni di ragazze, si è incastrato 6 in volte con la testa nel water>> rise Susanne.
"Ha una risata bellissima" pensò il corvino.
<<Eh già, a volte mi chiedo come fa a conquistarle, è un imbranato totale>>
<<E io che pensavo che nessuno fosse peggio di me>> rise nuovamente Susanne.
<<Cosa volete ordinare cari?>> chiese gentilmente Madame Rosmerta.
<<Due Burrobirre>>
<<Ve le porto subito>>.
I due ragazzi continuarono a ridere.
Robert non era stupido, si era reso conto delle parecchie volte in cui aveva visto la testa bionda di Oliver spuntare nel nulla, sapeva che con degli amici del genere non avrebbe mai avuto un attimo di pace.
<<Rob, ti sei reso conto che Oliver ci sta stalkerando sotto il mantello dell'invisibilità?>>.
Per poco il Cooper non si strozzò con la bevanda:
<<Come sai del mantello?>>
<<Beh, lo sospettavo e Roxenne parla nel sonno>>
<<Ah>> fu l'unica parola che uscì dalla sua bocca.
<<Non preoccuparti non lo dirò a nessuno>>.
Il corvino rilassò le spalle e finì la Burrobirra.
<<Non preoccuparti di Oliver, Sus, fai finta che non ci sia>>rise provocandole un tuffo nel cuore.
<<Allora continuerò a farlo come ho fatto finora>>.
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<<Ehi Roxenne>>.
Emmanuel Shafiq cercava da un po' di non arrivare a quel punto, ma doveva farlo per forza.
Doveva capire se quello che è successo al Lago Nero significava qualcosa.
La riccia pareva non averlo sentito perché continuava a camminare senza fermarsi per sapere cosa volesse.
Lo evitava da quel giorno e ora non aveva voglia di affrontarlo, perché tra di loro non c'era niente anche se la sensazione che aveva provato quel giorno non la convinceva proprio, ma forse era solo fame.
Roxenne Weasley era abituata a dare a tutto una spiegazione: che si trattasse di cibo.
Triste, felice o irritata per lei equivaleva o ai suoi amici o alla fame.
Non credeva di provare qualcosa nei confronti di quel Serpeverde, lo trovava così opposto a lei.
Con quel naso da aristocratico e quegli atteggiamenti troppo dolci.
Così preferiva far finta di non averlo sentito.
<<Roxenne! Fermati per favore!>>.
Sapeva che non sarebbe potuta scappare per sempre.
"Sei una Grifondoro, maledizione" urlò una voce nella sua testa.
Si fermò e si girò verso Emmanuel ignorando la sensazione allo stomaco, si sentiva come se un branco di rinoceronti stessero ballando la macarena nel suo intestino.
<<Che vuoi, Shafiq?>>
<<Parlare>>
<<Bene. Io no, ci vediamo in giro>>.
Stava per andarse, quando un braccio le si posò intorno al polso.
<<Per favore, non andartene>>.
Roxenne lo guardò, rimanendo per un attimo incantata nelle sue iridi verdi, poi si riscosse dandosi mentalmente della stupida.
<<Ok>>.
I due si diressero in silenzio verso una sponda del Lago Nero.
<<Sarò diretto e semplice, Roxenne. Fin dal primo anno sono cotto di te come penso ti sei accorta. Ogni momento era una scusa per avere almeno un straccio di conversazione con te. Mi sono reso conto con il tempo di essere stato invasivo, come non smette di ricordarmi Lucas.
Così ho cercato di dimenticarti, ma senza riuscirci perché tu con i tuoi magnifici occhi castani e i tuoi capelli ricci continuavi a ripiombare nella mia vita.
So di non essermi scelto una ragazza facile, tu sei testarda, un po' permalosa, sarcastica e con un'innata ossessione per il cibo.
E quando al Lago Nero mi hai permesso di abbracciarti e consolarti ho provato una sensazione nuova>> il ragazzo prese un respiro <<ho 16 anni e questo è strano per me come sarà strano per te, ho passato il mio tempo a starti attaccata come la colla e a chiederti di uscire con me. Volevo farti cambiare idea, farti vedere che non ero come molti purosangue. Tu mi piaci tanto, Roxenne Weasley. Mi piaci tantissimo. Ora ti avrò imbarazzato tantissimo dicendoti una cosa simile, tu praticamente non mi sopporti.
Scusami, Roxenne, se mi sono innamorato di te.
Ora me ne andrò via e cercherò di starti lontano per quanto difficile sarà per me.
Cercherò di non incrociarti più e perdermi nel tuo sguardo. Proverò a sparire dalla tua vita.
Addio, Roxenne>>.
Il ragazzo si alzò dirigendosi verso la scuola lasciando la ragazza senza parole.
Ora nel suo stomaco i rinoceronti sembravano ballare con più intensità per la rivelazione fatta da Emmanuel.
Così si diresse verso l'unico posto dove sapeva che sarebbe stata accettata e dove si sarebbe dimenticata l'accaduto e la sensazione che aveva provato durante tutto il periodo in cui il ragazzo aveva parlato: le Cucine.

Our Crazy Sixth Year|| Nuova Generazione Where stories live. Discover now