Capitolo 30

278 12 0
                                    

<<Penso che mi piaccia>> disse quasi in un sussurro James.
Rob sorrise:
<<Beh, era ora che te ne accorgessi. Dopo 6 anni a infastidirla mi chiedevo quando te ne saresti reso conto>>.
Il Pottet aggrottò le sopracciglia:
<<Tu lo sapevi?>>.
Il Cooper rise:
<<Tutta Hogwarts lo sapeva, non hai mai guardato nessuna ragazza nel modo in cui guardi lei>>.
Il Grifondoro fece un mezzo sorriso per poi ributtarsi sulle coperte:
<<Non so come mai mi piaccia lei invece che Rachel.
Julia è testarda, intelligente, con una passione nell'insultarmi e picchiarmo, oh e anche lanciarmi schiantesimi!>>.
Rob gli sorrise incoraggiante:
<<In questi anni ho capito, James, che a te non piacciono le cose semplici. Non ti piace prendere le cose da solo, preferisci rubarle dagli altri perché ti risulta più divertente e un modo per attaccare briga con qualcuno>> fece una pausa <<ti piace Julia Parisi perché non è come tutte le altre ragazze. È una sfida, ma in senso buono, perché è difficile conquistate quel suo cuore. Ti devi impegnare veramente, non la riceverai su un piatto d'argento. Ti piace darle fastidio perché lei non è come gli altri che ti lascia fare, lei lotta fino alla fine, anche con lei maniere forti. È questo che ti piace di lei, non la bellezza, il carattere>>.
James annuì:
<<Hai ragione, su tutto. Il problema è che mi vede solo come un amico>>.
Rob scosse la testa:
<<Non è cosi, James. Anche a lei piaci, non riesce ad ammeterlo, però, per questo ha scelto di esserti amica, così pensa che non si innamorerà di te. È lei quella giusta, James, da quando sei con lei non sei stato più con nesssun'altra ragazza. Magari, forse, a lei ci vuole ancora un altro po' di tempo, forse un anno>>.
Il castano si grattò la testa pensieroso:
<<Un altro anno? Sul serio?>>
<<Penso di sì. Se ti piace sul serio saprai aspettare. Per ora sei suo amico, accontentati, ci vorrà un po' e poi si accorgerà di quanto sei importante nella sua vita>>
<<Ma è un forse, giusto?>>
<<Sì è un forse, perché dipenderà tutto da te. Magari, devi mostrarti più matuto>>
<<Io? Maturo?>>
<<Provaci, James, scommetto che riuscirai a conquistare il suo cuore>>
<<Mmh ci penserò. Ora vado ad allenarmi, domani c'è il Quidditch, sarò anche innamorato, ma la mia vera passione è lo sport e per ora niente può superarlo>>.
Si alzò di scatto, prese la sua scopa e si diresse verso la porta, prima di andare si girò verso il suo migliore amico:
<<Grazie, sai, Rob, penso che sei molto migliorato nel campo delle ragazze. Sei più bravo di me nel dare consigli. Quando torneremo a Hogwarts, dopo la partita, torna da Susanne e chiedile di uscire. Lei ti piace>>.
Il corvino sorrise:
<<Prego. Forse, hai ragione. Le chiederò di uscire, poi vedrò se accetterà e il resto avverrà dopo>>
<<Bene e chiedile di diventare la tua ragazza>>.
Rob avampò e gli lanciò un cuscino che il Cacciatore schivò prontamente:
<Vai ad allenarti, James>> bofonchiò.
Il Potter rise e se ne andò.
°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°
Era il quindicesimo giro che faceva sulla sua scopa, ma non si stancava mai.
L'adrenalina scorreva nelle sue vene e più continuava più saliva di quota.
<<Ehi, Potter!>> gli urlò una voce troppo familiare, la voce che aveva imparato ad amare.
<<Ehi, Julia>> rispose scendendo fino a toccare terra.
<<Cosa fai di bello?>> gli chiese interessata.
Il ragazzo fece spallucce:
<<Mi alleno per la partita di domani>>
<<Spero per te che tu vinca, o tutti noi ti scuoglieremo>>.
Il castano rise di gusto:
<<Vincerò>> si portò una mano al petto <<te lo giuro solennemente>>.
La Corvonero gli rivolse un sorriso:
<<Vedremo>>.
Il Potter, però, non potè frenarsi:
<<Se vinco, voglio ottenere qualcosa in cambio>>
<<Non ti bacerò, Potter, se è questo che vuoi>> rispose con le sopracciglia aggrottate.
<<Oh, ma io non intendevo questo, Julia. Al nostro ritorno tu verrai a Hogmeade con me>> disse soddisfatto.
<<Non se ne parla>> rispose con le braccia incrociate.
<<Ma solo come amici! Eddai ti scongiuro! Guarda, se vuoi mi metto pure in ginocchio>> il ragazzo si inginocchiò di fronte a lei e congiunse le mani come se stesse pregando, se i suoi amici l'avessero visto avrebbero riso di lui fino a scoppiare.
"Incredibile cosa l'amore spinge le persone a fare" si disse fra sé e sé.
La ragazza, davanti a lui, scoppiò a ridere fino a tenersi la pancia.
Lui la guardò confuso.
<<Oddio, Potter, ok, ok, verrò a Hogsmeade con te, ma ora ti prego alzati! Non ti riconosco più! Sei così...diverso, il Potter che conoscevo io non si sarebbe mai inginocchiato davanti a me, anzi davanti a nessuno>>.
James fu felice delle parole che le rivolse Julia:
<<Quindi ci vieni?>> gli occhi gli brillavano.
<<Solo se fai 70 punti, nel caso non li facessi>> scrollò le spalle <<niente uscita>>.
Il ragazzo rise di cuore:
<<Bene, allora ogni punto che farò lo dedicherò a te>>.
Si tirò uno schiaffo mentalmente, ma che stava facendo? In questo modo lei lo avrebbe capito subito. Non era stupida, dopotutto se era finita in Corvonero ci doveva essere un motivo.
Ghignò come per dimostrarle che era lo stesso scherzoso James Potter, e non quello cotto e stracotto che se lo chiedesse le comprerebbe anche una scopa nuova.
Per suggellare il patto i due si strinsero la mano e si guardarono con sfida.

Our Crazy Sixth Year|| Nuova Generazione Where stories live. Discover now