ventuno

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Yeah I know just what you're saying and I regret ever complaining about this heart and all its breaking it was beauty we were making
- sam smith

Non era riuscita a chiudere occhio quella notte e il pensiero migliore era che quell'insonnia per la prima volta dopo anni e anni non le dispiaceva poi così tanto. Dopo essere tornata a casa la sera precedente aveva preferito non raccontare nulla a Holly, nonostante immaginasse che lei fosse riuscita a captare qualsiasi cosa dal modo in cui si erano salutati o semplicemente da come li aveva visti guardarsi, e tenersi per mano, senza bisogno di parole, di spiegazioni.
Aveva continuato a rigirarsi nel letto, alzarsi per andare a sedersi sul davanzale interno della finestra, ad un certo punto era anche uscita dalla stanza per prepararsi una tisana dall'aroma dolce e candido. Per qualche strana ragione si sentiva bene, in pace col mondo, ma soprattutto con se stessa per la prima volta dopo tanto tempo.
Si sentiva una sciocca per aver fatto finta di niente per così tanto tempo, le parole le erano uscite flebili dalle labbra senza doverci pensare troppo, e per l'ennesima volta aveva cercato in tutti i modi di convincersi che erano solo amici, solo amici e le sembrava una grandissima cazzata.
Aveva sentito il calore delle loro dita intrecciate come fuoco ardente, e aveva sentito i suoi occhi scontrarsi nei suoi come un uragano.
E poi aveva sentito il vuoto al loro distacco. Come una voragine ne petto.
E li aveva capito tutto.
Era stata una sciocca per essersi privata di quei sentimenti per tutto quel tempo. Doveva rimediare e anche in fretta. Voleva crederci nell'amore, ricominciare a farlo giorno dopo giorno, riabituarsi alla bellezza di quel sentimento passo dopo passo e, soprattutto farsi aiutare da quella persona che era riuscita nell'impresa di farle cambiare idea in così poco.
Non le serviva un grosso sforzo per riprovare la sensazione del tocco delle sue labbra, di quel soffio caldo sulla sua pelle e di quei due cuori che battevano in modo così sincronizzato da sembrare uniti, come se in realtà ce ne fosse solamente uno. Ora, desiderava tanto poter tornare indietro, rendersi conto prima di ciò che stava accadendo.
Bramava di sapere in che momento preciso Tyler avesse iniziato a provare qualcosa per lei così da poter annullare tutto il resto e poter vivere a pieno ogni momento con lui. Magari lo avrebbe anche convinto a fare qualche pazzia a quel punto.

Non voleva più perdere nemmeno un secondo e per questo quella mattina chiuse in fretta la borsa e corse a prendere la chitarra per precipitarsi fuori da quella camera, percorrere tutta la spiaggia respirando a pieni polmoni, e poi verso casa sua.
Ma qualcosa attirò la sua attenzione in quel frangente. Pensò cosa diamine ci facesse un piccolo post-it giallo attaccato a quelle corde. Si ricordava perfettamente di non avercelo messo lei, nemmeno per sbaglio.
Quel post-it era suo, avrebbe riconosciuto la sua calligrafia in mezzo a mille altre. Quel post-it era per lei, non c'era bisogno di leggerlo per intuirlo, anzi, ne rimase a distanza perchè quasi si sentiva intimorita da quel pezzo di carta.
Tyler aveva pensato a tutto, l'aveva lasciato attaccato ad un oggetto troppo importante per lei, per lui, per quella che era stata la loro storia, o amicizia, come andava considerata?
E forse quella chitarra poteva parlare e dire di loro due molto più che i muri dei loro luoghi. Al diavolo il timore, al diavolo il cuore che le rimbombava nel petto, al diavolo tutto doveva leggerlo, che differenza potevano fare quelle semplici parole?
Allungò una mano e lo staccò.
"loving can hurt, loving can hurt sometimes, but it's the only way that i know.. with you"

Arrivò ai piedi del palazzo con il fiatone e si concesse qualche secondo per potersi ristabilire prima di salire quei pochi 10 gradini. Proprio in quell'istante vide la luce accesa che traspariva dalla finestra che dava sull'oceano, e allora pensò che forse era ancora in tempo. Lo avrebbe sorpreso, era il suo obiettivo.
Decise di prendersi ancora qualche momento prima di bussare perchè ancora una volta stava provando sensazioni nuove e comunque dimenticate da tempo, troppo tempo, e voleva gustarle ed apprezzarle fino e in fondo. E poi, nonostante scalpitasse all'idea di poterlo rivedere, ora che tutto era diventato così chiaro, non voleva correre così da un giorno all'altro.

A un passo da te  (REVISIONE)Where stories live. Discover now