cinquantaquattro.

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Baby I'm dancing in the dark, with you between my arms
barefoot on the grass, listening to our favourite song
when I saw you in that dress, looking so beautiful I don't deserve this

- Ed Sheeran


Ci era riuscita a godersi la serata. Ci era riuscita ridendo con gli altri ospiti e ad ogni brindisi, o scuotendo la testa divertita al discorso di Tyler. Ci era riuscita brindando alla bellezza e al sorriso della sua amica, o quando si lasciò stringere in un abbraccio da Holly.
Ce l'aveva fatta.
E poi le luci si erano abbassate e la musica si era alzata, lenta e pronta per il primo ballo degli sposi.
Pronta, la musica.
Più pronta di quanto non lo fosse lei.
Perchè in un solo istante fu invasa da un senso di gelosia nel vedere Tanner stringere Melody come fosse la cosa più preziosa del mondo per lui.
E in quell'istante, per quanto strano possa essere, l'unica cosa che riusciva a desiderare era Tyler. Farsi tenere stretta da lui, ballare con lui fino a sentire i piedi fare male, o anche solo posare l'orecchio contro il suo petto e respirare allo stesso ritmo del suo cuore.
E i suoi pensieri correvano veloci mentre camminava a passo svelto in quell'angolo dalle luci soffuse alla ricerca di lui. Erano veloci i suoi movimenti, ma non fu abbastanza in fretta da sfuggire alla presa inaspettatamente delicata di una mano stretta attorno al proprio polso.
Non fu abbastanza in fretta da riuscire a scappare da Phill, che quando lei si voltò stava accennando un mezzo sorriso.

<< balleresti con questo povero vecchio?>> le chiese lo zio Phill, cercando di nascondere tutta la propria preoccupazione dietro a quella battuta probabilmente pessima, dietro a quel sorriso.
Ma nonostante tutto fu abbastanza per far sorridere anche Luna, abbastanza da farla annuire ridacchiando prima di farsi trascinare in pista da lui.
Lasciandosi tenere stretta. Lasciandosi baciare tra i capelli dall'uomo che l'aveva sempre fatta sentire al sicuro, protetta da qualsiasi cosa, fin da quando era bambina e lui la faceva salire sui propri piedi in modo da ballare insieme in salotto. Lasciando che la musica le scivolasse addosso come una carezza e la lenisse, senza dire una parola, che in fondo non c'era alcun bisogno. Lasciando che le sue braccia forti la rimettessero apposto, come fosse stata una bambola di porcellana caduta a terra e distrutta irrimediabilmente in mille pezzi. E rimanendo in silenzio, almeno fino al momento nel quale le parole arrivarono da sè, senza bisogno di stare troppo a cercarle.

<< hai mai avuto paura di innamorarti?>> quel genere di domanda che aveva sulla punta della lingua da mesi, ferma li e senza mai avere avuto il coraggio di spingerla sull'orlo del precipizio e trasformarla in parole. Ci aveva pensato a lungo mai mai aveva racimolato abbastanza coraggio da chiedere, mai almeno fino a quel momento.
E si allontanò di qualche centimetro da Phill, quanto bastava da guardarlo negli occhi e vederli sorridere mentre una canzone finiva e quella successiva iniziava senza alcuna traccia della precedente.

<< si, certo tesoro>>

<< e.. non ha funzionato?>> non la riuscì a nascondere, la paura in quelle parole. Perchè era inutile negare quanto fosse innamorata di Tyler, quanto lo volesse. Come era inutile negare quanto avesse paura che, nonostante l'amore che avevano l'uno per l'altra, non funzionasse in fin dei conti. Che smettesse di funzionare da un momento all'altro, che tutti quei segreti facessero più male che bene.
Luna vide Phill sorridere leggermente, con una sfumatura amara che mai ricordava di avergli visto sulle labbra.

<< sii sincero voglio la verità, okay?>> aggiunse la ragazza dopo una manciata di secondi, mentre Phill cercava le parole giuste per risponderle.

<< ho conosciuto Anne, piccola.. tutto qui>> le rispose con un sorriso sereno, scostandole una ciocca di capelli sfuggita all'acconciatura dal viso. 
Ed era la verità. Una volta conosciuta Anne, chiunque ci fosse stata prima era svanita. Anne era stata più semplice, più vicina. E forse chi c'era stata prima era stata solamente passeggera.

<< ma avrebbe funzionato?>>

<< si, ci credevamo entrambi>>

 E quella era esattamente la risposta che si aspettava di sentire, esattamente le parole che sperava le raggiunsero le orecchie e le lenissero le ferite.
Era quel credere incondizionato che avevano anche loro, legato alla forza che Luna credeva di aver perso, di aver lasciato andare. Ma c'era ancora, era solamente che a volte diventava più difficile da trovare.
E anche Phill quella forza la vide tornare a galla, prima che la più piccola sollevasse il viso verso di lui con un sorriso più tranquillo, di una a cui hanno tolto un peso enorme da sopra le spalle, e gli baciasse una guancia prima di ripulirlo accuratamente del rossetto. Era come gli stesse dicendo grazie ma sapesse di fare troppa fatica a riuscire a dirlo a parole.
Così era più semplice. E d'altro canto lui la capì al volo, baciandola sulla fronte e sorridendo, come a dirle che non c'era bisogno di ringraziare. Che lui era li apposta, in qualunque momento e in qualunque situazione ne avesse avuto bisogno.
Sorrise Luna, come sorrise Phill, con un sorriso anche più ampio sulle labbra quando si accorse di Tyler, a pochi passi da loro, con una mano nella tasca sinistra di quei pantaloni neri eleganti e un sorriso furbo sulle labbra. 
Sorriso di chi la sa lunga.
Di chi sa che non dovrebbe sorridere così, ma in fondo sorride e se ne frega di tutto il resto, perchè sorridere è l'unica cosa che riusciva a fare.

<< posso rubartela un momento?>> chiese il moro all'uomo con una luce negli occhi che diceva tutto, anche senza bisogno che emettesse un suono.

Luna si girò di scatto non appena sentì la sua mano poggiarsi sul suo fianco.
Tyler. 
E si dimenticò in un istante della presenza di Phill e annuì incredula e sorpresa.

<< balla con me mmh?>> quasi la pregò il moro a voce bassa e con un sorriso che non accennava a svanirgli dal viso. La pregò, che le chiese di ballare con lui.
Luna posò il viso sulla spalla di Tyler lasciandosi cullare da quelle note e dalla mano del ragazzo che lentamente si era spostata sulla sua schiena. Un istante dopo si ritrovò molto più vicina al ragazzo di quanto non fosse stata da quando avevano iniziato a ballare.

E avevano continuato così per un tempo che sembrava lunghissimo, in silenzio, fino a quando Luna si scostò dalla spalla di Tyler per poter guardare negli occhi il ragazzo. Stretta in quell'abbraccio, sfiorata da quelle mani, continuò a ballare per mezz'ora, o forse di più, forse un'ora, forse due, aveva perso la nozione del tempo.

<< la sai una cosa?>>

<< no dai..>>

<< non sai nemmeno cosa voglio dirti bimba..>>

<< continuiamo a ballare e basta dai>>

<< la maggior parte degli invitati sono già entrati nella villa>>

Si risvegliò da tutti quei pensieri e spostò lo sguardo per constatare che Tyler avesse ragione. La maggior parte delle persone avevano già abbandonato quell'aria e le luci soffuse si erano affievolite al punto tale che le uniche luci che li illuminavano erano quelle delle stelle.
Erano rimasti solo gli sposi e qualche parente. Anche Dylan e Holly erano ormai spariti da un pezzo.

<< ma che ore sono?>>

<< sono le due..>>

<< dovremmo avviarci, vero? Immagino che gli sposi resteranno qui ancora per un pò>>

<< penso di si..>>

<< allora andiamo..>>

<< Luna..>>

<< dimmi>>

<< resti con me stanotte?>>

<< si, si resto>>

A un passo da te  (REVISIONE)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz