cinquantadue.

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There goes my mind racing
and you are the reason
that i'm still breathin

Calum Scott- you are the reason

Alla vista della madre di Holly, una volta arrivato nel luogo della cerimonia, tutte le sue certezze sul suo essere adeguato alla situazione crollarono.
Si era guardato allo specchio prima di uscire di casa soltanto un'ora prima e ricordava di non aver trovato difetti evidenti nell'immagine che aveva davanti, eppure Anne e Phill lo mettevano in soggezione. Si trattava della famiglia di Luna, tutto quello che era rimasto nella sua vita, famiglia che aveva da poco ripreso il ruolo di consiglieri ufficiali per la loro nipote, famiglia che avrebbe potuto esprimere giudizi su di lui e questi giudizi potevano variare dal positivo al negativo in una frazione di secondo.

Si tastò i capelli per controllare che fossero ancora in ordine e poi guardò verso la giacca dello smoking che teneva appoggiata al braccio per il caldo, per essere sicuro che non si fosse stropicciata durante il viaggio.
Nonostante tutto sembrasse ancora al proprio posto, così come quando era uscito di casa, timoroso si avviò verso Anne. Quest'ultima stava parlando con suo marito Phill e, almeno dopo un primo sguardo, loro sembravano le uniche persone che poteva dire di conoscere bene insieme al resto dei ragazzi e della sua famiglia tra tutti quegli invitati.

<< Tyler eccoti!>

Anne gli rivolse un sorriso a trentadue denti non appena lo vide e questo bastò, almeno in parte, a placare ogni sua paranoia. Camminò a passo più svelto, così da raggiungere i due in fretta. Salutò Phill con una stretta di mano e poi la madre di Holly con due baci sulla guancia.
Assalito dalle sue preoccupazioni, non aveva realizzato che si trattava della prima volta che rivedeva Anne da quando era tornata Luna in città.
Nonostante la pelle della donna fosse sorprendentemente pallida nel complesso riusciva comunque a rendere l'idea della sua enorme bellezza. I capelli erano morbidi sulle sue spalle ed erano sorprendentemente dello stesso colore di quelli di Luna.

<< stai davvero bene sai? Quest'abito ti calza a pennello>>

<< è merito tuo se sono riuscito a trovarlo>>

<< io ho solo suggerito dove cercare, se questo smoking sembra cucito apposta per te il merito è tutto del modello>>

Leggermente in imbarazzo per quel complimento, lasciò scivolare definitivamente tutte le paranoie che avevano affollato la sua mente in quegli ultimi minuti e poi sorrise.

<< sono proprio curiosa di vedere cosa hanno scelto per Luna>>

<< avrai una grande sorpresa..>>

Quelle parole gli erano uscite di bocca senza che se ne potesse rendere conto. Era stato un commento spontaneo, fulminante, e ovviamente, fin troppo sincero. Anne, però, soffocò una leggera risata, ammazzando sul nascere, ancora una volta, quel leggero imbarazzo che quelle sue stesse parole stavano per provocare in lui.

<< Tyler ora che siamo soli, posso parlarti?>>

<< si certo..>>

<< tranquillo non ti agitare. Non è nulla di cui preoccuparsi. Tu mi piaci, Tyler. Mi piaci come fidanzato di Luna. Ho sempre vegliato su di lei anche quando eravamo lontane e probabilmente continuerò a farlo per il resto della mia vita. Lo devo a mia sorella, lo devo a lei. Luna è sempre stata abituata a cavarsela da sola, a non parlare con nessuno, a risolvere i suoi problemi da sola, ad essere forte da sola. Ho sempre desiderato il meglio per lei, i migliori amici, la miglior vita, il miglior fidanzato, il miglior padre..>>

Gli occhi di Anne, semplicemente nominando il padre di Luna si fecero cupi per una frazione di secondo, quanto bastò per far capire a Tyler che era meglio dimenticare una persona come lui. E lui stava cercando di assaporare ogni attimo di quel discorso, ogni emozione e ogni parola.

A un passo da te  (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora