quarantasei.

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just say the word
we'll take on the world
- you me at six


Provare a mettere i pensieri in ordine.
Provare a pensare a cosa fosse cambiato nell'ultimo anno, a come la sua vita e quella delle persone attorno a lei fosse cambiata.
Cosa fosse entrato nella propria vita. E una sola parole le venne in mente, con lo sguardo rivolto a quella maglia che stringeva tra le mani.
Una sola parola. Amore.
Lei, che aveva sempre spinto tutti lontano da se, che si era fidata sempre troppo poco, che si era nascosta dietro ad una maschera per così tanto tempo.. lei, la stessa persona che un anno prima si sarebbe messa a ridere se le avessero parlato di amore e di tutto quel genere di stronzate, aveva davvero appena pensato alla parola amore, in associazione a quel paio di occhi verdi. Ma poteva, lei, pensarlo, che dell'amore non sapeva assolutamente nulla?

I suoi pensieri, però, si interruppero quando sentì su di se uno sguardo insistente seguito da una risata. Una risata provocata dal suo canticchiare una stupida canzone che le era tornata in mente a bocca chiusa, e per Dylan, quando Luna canticchiava così, doveva significare due cose. La prima era che quei regali che aveva appena aperto fossero stati quello che lei più desiderava; e la seconda era che la piccola fosse davvero felice. Cioè, felice sul serio, che lei era l'ultima persona che ti saresti aspettato di sentir cantare di prima mattina, nonchè anche l'ultima persona che la mattina si svegliava a quell'ora.
Ma, del resto era Natale, e di la in camera sua c'era Tyler, e Luna diventava quasi una persona del tutto diversa con lui. Diversa nel senso di migliore, e diversa sempre, non solamente con lui nei paraggi. Dylan l'aveva vista cambiare e crescere in quell'ultimo anno, così come lui stesso era cambiato e cresciuto; l'aveva vista affezionarsi a tutti loro, e ricostruire un rapporto con migliaia di paure e farcela nonostante tutto, l'aveva vista abbandonare una vita durata anni e prendere un aereo per andare dall'altra parte del mondo fregandosene delle conseguenze; l'aveva vista stringere i denti nonostante le difficoltà e chiedere aiuto quando non ce la faceva più, ed era strano, per Luna.
L'aveva vista prepararsi un caffè nero per colazione, che prima di Tyler lei il caffè non l'aveva praticamente mai bevuto, ed era un cambiamento, per quanto sciocco potesse essere. E in quell'anno Luna aveva anche scritto più di quanto Dylan non l'avesse mai vista fare.. aveva riempito pagine e pagine coi propri pensieri, che fossero solo scarabocchi sul primo pezzo di carta che riusciva a trovare, o che fossero ore passate a scrivere su quel quaderno in pelle. E l'aveva vista divorare romanzi su romanzi immaginando mondi ad altri sconosciuti, e poi viverli sulla propria pelle come fossero il più bello dei sogni. Sembrava non riuscire a smettere.
Tyler le aveva dato qualcosa di cui scrivere e immaginare, apparentemente. E Luna era felice, più di tutto. Era la cosa che più aveva trovato in quell'anno, la felicità. Aveva sempre questo sorriso meraviglioso sulle labbra, proprio come in quel momento, e Dylan non aveva nemmeno bisogno di chiederle come mai fosse così allegra. Le si leggeva in viso il nome di Tyler, bastava solamente stare attenti ai piccoli particolari.

E fu un momento, forse, ma Dylan sembrò rendersi conto di una cosa. Improvvisamente, a farlo sorridere sotto i baffi e sperando quasi che la piccola non se ne accorgesse. Il ragazzo dai capelli color caffè la osservò, forse per un momento infinito,  e vide come doveva tenerci a Tyler. Così come Tyler teneva a lei. Nonostante tutto, si amavano da impazzire.. fu quello che vide Dylan, e solo nel modo in cui Luna si muoveva, o sorrideva. O canticchiava appena sveglia, anche. Dovevano amarsi.
Visto da fuori, in quel momento così evidente che lei avrebbe voluto urlare, o scoppiare a ridere dal niente. Dio, forse se n'erano anche resi conto.E Dylan avrebbe solo voluto dire loro di dirselo, che non avrebbero cambiato niente, che niente si sarebbe rovinato per colpa di due parole, perchè quello che avevano loro era tanto speciale e diverso dal solito che quello che provavano l'uno per l'altra avrebbe vinto qualsiasi battaglia.

Ma forse era solamente lui e la sua grande immaginazione, o quell'amore che anche lui sentiva scoppiare dentro al petto ogni giorno sempre di più, a fargli vedere amore in ogni angolo di mondo.

A un passo da te  (REVISIONE)Onde histórias criam vida. Descubra agora