ventisette.

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And i've moved further than I thought I could, but I missed you more than I thought I would.
- amber run

Aveva passato la notte in bianco. L'ennesima. All'inizio, una volta distesa sul letto, non era stato facile pensare razionalmente, un pò per l'alcool, anche se minimo, che non aveva ancora smaltito del tutto, un pò per il carico di adrenalina ancora circolante.
La sensazione delle labbra di Tyler sulle sue era ancora viva e presente. Se provava a chiudere gli occhi non era difficile ricostruire nei minimi dettagli ogni istante di quel momento. Anche le immagini erano forti e vivide. Il suo sguardo, la sua pelle, la sua barba.

Lo aveva allontanato per paura, soltanto per questo, di nuovo. Paura di sbagliare, paura di perdersi, paura di cadere, paura di smarrirsi, paura di innamorarsi, paura di tutte queste paure e di chissà quante altre. Quel bacio lo aveva desiderato con la stessa volontà di Tyler eppure con quella stessa forza aveva dovuto mettergli fine sperando che tutto potesse dissolversi in una nuvola di fumo.

Ma non era andata esattamente così.

Durante la serata non aveva fatto altro che cercare di convincersi che quelle sarebbero state le sue ultime ore con Tyler. Non avrebbe mai più dovuto rivedere il suo volto dal vivo in quel modo, non si sarebbe mai più persa in quegli occhi, in quello sguardo, non avrebbe mai più dovuto sfiorare le sue mani, la sua pelle. Non era quello che voleva, ma era ciò che di più giusto c'era, per lei, per Tyler, per entrambi.
Eppure "al cuor non si comanda", questo lo aveva letto e sentito dire in ogni angolo del mondo, e, qualsiasi cosa ci fosse nel suo cuore, qualsiasi sentimento, qualsiasi impulso, erano bastati pochi bicchieri di vino ad annullare qualsiasi sua volontà, qualsiasi sua decisione.
Non si era interrogata su quali sentimenti provasse nei confronti di Tyler e non l'avrebbe fatto nemmeno questa volta. Almeno la sua forza di volontà nei confronti di questa decisione rimaneva ferma e solida.
Eppure, qualsiasi tipo di sentimento fosse, durante tutta la serata aveva avuto la sensazione che potesse prendere il sopravvento in pochi secondi portandola a decisione e ad azioni di cui probabilmente poi si sarebbe pentita per mesi, forse anni.

Ma di quel bacio, di quei baci, non se ne era pentita e questa idea continuava a tormentarla mentre non riusciva a prendere sonno distesa sul letto.
Rimpiangeva addirittura di aver chiesto a Tyler di fermarsi e anche questo era un pensiero che la preoccupava rendendola irrequieta e ansiosa.

Cosa voleva dire tutto ciò? Cosa stava cercando di dirle il suo cuore? Perchè non riusciva ad essere razionale? Perchè non riusciva a fare ordine tra i pensieri? Perchè si sentiva così vulnerabile e indifesa? Era ancora convinta di non voler più rivedere Tyler?

Qualsiasi fosse la risposta a quell'ultima domanda, si ricordò solamente in seguito di ciò che era accaduto dopo il bacio. Quelle parole, quei sussurri nell'aria, quegli sguardi. Le speranze, le proposte, la volontà, le confessioni di entrambi.

Non era stato facile restare indifferente alle parole di Tyler, il modo in cui lui pronunciava quelle parole le avevano provocato l'impulso di dare sfogo a tutta quella irrazionalità e quindi di rigettarsi tra le sue braccia, restare li su quella casetta appoggiata al suo petto a guardare il cielo e poi a guardare lui, e non avere la forza di allontanarsi.

Nessuno mai prima di lui.
Lui era stato il primo a farle battere il cuore, prima di lui tutto era stato effimero. Con lui tutto sembrava da scoprire, tutto sembrava diventare leggero e, lei si sentiva come una bambina davanti all'albero il giorno di natale mentre scarta il regalo più grande.
E poi la storia era cambiata in maniera definitiva.
Niente amore, niente sentimenti, niente ragazzi; solo la musica, la sua chitarra e le sue matite.
E così si stava bene; si.. stava bene.

Poi era arrivato Tyler. Ed era arrivato nella sua vita in punta di piedi per poi fare un casino enorme. E lei? Alla domanda se fosse mai stata innamorata avrebbe saputo rispondere di getto; non c'era nemmeno bisogno di pensarci. Ma avrebbe potuto affermare con altrettanta certezza che questo non sarebbe mai accaduto? poteva scommetterci? Poteva metterci la mano sul fuoco? Tyler non era già riuscito una volta a far vacillare ogni sua volontà? A farle credere che anche per il cuore più duro e più ferito potesse esserci qualche speranza di ricominciare a battere in un determinato modo nei confronti di un'altra unica persona?

A un passo da te  (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora