7

114 17 4
                                    


Il resto della giornata Jimin lo passò leggendo e ripensando a ciò che era successo con il pianista.
Ogni tanto la sua mente tornava ai ricordi con Taehyung ma Jimin cercava di non pensarci troppo.
Era passato un anno ma ancora sentiva il senso di colpa pesargli sul cuore.

“Chissà come sta..” pensò malinconico.
Non provava più amore per il ragazzo, ma prima di innamorarsi erano stati grandi amici e quel tipo di rapporto gli mancava molto.
Non sapeva nemmeno se vivesse ancora a Parigi.
Era triste per come fossero finite le cose fra di loro e se ne avesse avuto la possibilità avrebbe davvero voluto ritrovare quella cara amicizia che aveva con il ragazzo.

“Magari tiene qualche mostra” si ritrovò a pensare, scuotendo la testa un secondo dopo. Sicuramente lo odiava e non avrebbe mai voluto vederlo nuovamente e lui era solo un egoista. Lo aveva allontanato lui e poi decideva di rifarsi vivo dopo un anno come se nulla fosse?

Decise di andarsi a fare un bagno prima di dormire, tanto il fratello sarebbe tornato tardi perché impegnato in una cena con i suoi genitori.

Un brivido scosse il suo corpo appena entrò in contatto con l’acqua bollente della vasca. Si rilassò lasciando vagare la mente a quel pomeriggio.

Ancora non si spiegava tutte le emozioni che aveva provato, ma si ritrovò a sorridere ripensando allo sguardo incantato che aveva Yoongi mentre lo osservava.
Continuò a vagare con la testa, riportando l’immagine del bel ragazzo, dei suoi lineamenti, la sua pelle chiara, del buon profumo che aveva sentito quando si era avvicinato.

Ripensò al suo viso, gli occhi felini, le sue labbra che sembravano così morbide, l’espressione concentrata che aveva un che di sensuale sul viso del ragazzo.
Portò la sua mente alle mani del corvino, così grandi e aggraziate, mentre accarezzano i tasti del pianoforte.

Complice l’acqua bollente in cui era immerso e i suoi pensieri che avevano preso una piega più erotica, portò una mano ad accarezzare la sua parte sensibile, già eccitato al solo pensiero del corvino.

Iniziò ad immaginare quelle belle mani accarezzare il suo corpo come facevano con il pianoforte, le sue labbra mentre lasciavano baci lungo tutto il suo corpo.

In poco tempo il bagno si riempì di ansimi eccitati, mentre la mano del ballerino sul suo membro aumentava di velocità e la sua mente continuava a viaggiare, quando, al culmine, la parte più perversa della sua mente gli regalò l’immagine di Yoongi sopra di lui, con le sue lunghe dita attorno al suo collo e uno sguardo famelico mentre lo faceva suo.
A quel pensiero non riuscì più a trattenersi, venendo e piegandosi sopraffatto dal piacere.

Si accasciò appoggiandosi al bordo della vasca cercando di regolarizzare il respiro.
Non era mai stata una persona eccessivamente perversa, ma quando si parlava di sesso sembrava trasformarsi in un’altro.

In fondo un po’ se ne vergognava, tutti gli avevano sempre detto che persone come lui erano malate, perciò solitamente si “tratteneva”.
Con Taehyung non aveva mai avuto la possibilità di farlo come piaceva a lui, dato che andarono a letto solo una volta ed essendo la prima volta del pittore, fu lui l’attivo.

Dopo quella volta accaddero talmente tante cose che non ebbero più l’occasione di  ritrovarsi a letto insieme.

Ancora leggermente accaldato uscì dalla vasca, si rivestì per poi andare a letto.
Prima di addormentarsi sorrise leggermente, è vero, non era una persona eccessivamente perversa, ma il solo pensiero del pianista sopra di lui gli faceva venire i brividi nella schiena e non gli sarebbe certo dispiaciuto trasformare quelle fantasie avute nella vasca in realtà.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

«Facile parlare, non era lui ad aver fatto una figura tanto miserabile davanti a Jimin» borbottò Yoongi mentre si dirigeva alla sala prove della compagnia.
Camminava lento, quasi sperando in qualche avvenimento che gli impedisse di arrivare a lavoro, così da poter evitare il ballerino.

Non avrebbe potuto evitarlo per sempre, lo sapeva, solo ora non se la sentiva proprio. Aveva passato la notte a ripensare a quello sguardo comprensivo, alla sua mano sui suoi capelli mentre cercava di portare conforto al pianista.

Gli sembrava semplicemente impossibile.
Per anni solo Namjoon aveva tentato di capirlo, fallendo a volte, non riuscendo a comprendere tutto ciò che il pianista si portava dietro.

Ora si era ritrovato un’altra persona che, al primo incontro e al primo ascolto lo aveva capito. Aveva recepito quel bagaglio che Yoongi era costretto a trascinare con sé e non lo aveva respinto.
Gli aveva sorriso dolcemente e lo aveva coccolato.

Non si sentiva degno di quelle gentili attenzioni. Forse era per quello che si sentiva ancora più in imbarazzo a dover parlare con Jimin, forse era per quello che si era ritrovato immobile davanti alla porta del palazzo che ospitava la sala prove, senza un briciolo di coraggio per entrare.

«Yoongi che stai facendo?»
Una voce dolce e a lui familiare lo riportò con i piedi per terra.
Avvampò immediatamente, aggiungendo quel momento alla lista di pessime figure che continuava a fare con il ballerino.

«Ah.. I-io stavo per entrare» rispose goffamente, cercando di respirare normalmente per darsi un contegno.

Jimin ridacchiò per quella scena tenera, quando arrossiva lo trovava adorabile.
«Capisco, entriamo?» disse dirigendosi verso il portone e vedendo di sfuggita il pianista annuire.

«S-senti..» pronunciò improvvisamente Yoongi facendo appello a tutto il coraggio che aveva in corpo «..mi dispiace di essere scappato in quel modo ieri» continuò a testa bassa.

«Non fa niente, piuttosto, ho fatto qualcosa di male?» rispose il ballerino che la sera prima si era dannato pensando di essere stato troppo invadente in qualche modo.
«N-no! Assolutamente.. sai mi ero dimenticato di un impegno importante quindi..»

“Cazzo almeno impegnati a trovare una scusa migliore Yoongi” pensò immediatamente il corvino, subito dopo che quelle parole furono uscite dalle sue labbra.

«Volevo chiederti se.. se ti andasse di andare al Café Procope dopo le prove?» continuò il pianista e gli sembrò davvero di sentire il cuore alleggerirsi solo per essere riuscito a pronunciare quella frase.

Dal canto suo, il ballerino avrebbe voluto urlare di gioia ma sorrise semplicemente, trattenendo l’euforia che provava per il fatto che il pianista lo avesse invitato.
«Certo, molto volentieri» rispose allora mantenendo il dolce sorriso che gli ornava il viso.

Sorriso che si allargò a vedere la reazione contenta del corvino che finalmente alzò lo sguardo su quello del ballerino, felice che quest’ultimo avesse accettato contro ogni sua precedente aspettativa.

«Ora però andiamo, il maestro non sarà tanto buono se ti presenti in ritardo il terzo giorno» ridacchiò divertito Jimin vedendo già Yoongi andare in panico a quelle parole, accelerando il passo verso la sala.

“Non vedo l’ora di poter passare del tempo con te, bel pianista”

♡♡♡

Questo capitolo non mi fa impazzire ed è anche più corto del solito, ma volevo lasciare spazio per la loro prima “uscita” quindi abbiate pietà 🥺
Cooomunque, questa è la prima volta che scrivo una parte smut, anche se è corta, volevo sapere cosa ne pensate? Come prima volta non è male vero?
Ho mille complessi sorry lol
A venerdì stelline 🌟💜

Nous SeronsWhere stories live. Discover now