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Dal patto con le sorelle passarono due settimane.
Jimin continuava i suoi allenamenti alla compagnia, mentre Seokjin andava al parco. Solitamente, quando Jimin finiva e tornava a casa, i due fratelli uscivano assieme per dirigersi a casa o di Namjoon o di Yoongi e vedere i loro amati.
Continuavano anche a vedere Sofiè e Juliette, con cui avevano legato pur con qualche difficoltà iniziale soprattutto da parte della minore. Alla fine erano riusciti a trovare una stabilità, chiedendo anche ulteriori incontri oltre a quelli organizzati dalle famiglie, cosa che fece molto piacere ai genitori dei due fratelli, che già pensavano al matrimonio.

Quel giorno non era diverso dal solito.
Jimin era appena entrato in casa, dopo il suo allenamento e si era diretto subito in bagno.
Nel momento in cui si calò dentro la vasca la porta si aprì, rivelando la figura del fratello, che entrò agitato. Jimin lo osservò confuso mentre chiudeva la porta e cominciava a fare avanti e indietro per la stanza, irritando non poco il minore.
Difatti dopo qualche secondo aprì la bocca per parlare, ma Seokjin lo anticipò.

«Voglio fare l’amore con Namjoon» pronunciò, il tono basso per non rischiare di farsi sentire.
Jimin cominciò a tossire, dal momento che la saliva gli era andata di traverso, per via di quell’uscita così inaspettata. Seokjin accorse in suo aiuto e quando notò che si fosse calmato si allontanò appena.
«S-scusa puoi ripetere?» chiese Jimin, vedendo il maggiore arrossire sussurrando solo «So che hai sentito non farmelo ripetere»
Il biondo ridacchiò e riprese ad insaponarsi, mentre il maggiore lo guardava ancora nervoso.
«Fallo, anche lui lo vuole sicuramente» disse solo, ma Seokjin sospirò frustrato.
«Lo so.. ci ha già provato un paio di volte ma io l’ho sempre fermato perchè non mi sentivo pronto, m-ma la realtà è che ho paura» rispose portando lo sguardo verso i suoi piedi, come se si vergognasse di ciò che provava.
«Jinnie non devi preoccuparti è normale avere paura, è la tua prima volta, ma tu ami Namjoon e farlo con la persona che si ama è bellissimo e il dolore passerà in secondo piano poi» tentò di rassicurarlo Jimin e forzando la sua mente a non rievocare la sua prima volta, strappata via da quell’animale.

Seokjin mugugnò poco convinto ma non proferì parola, perso nelle sue paranoie, lasciando Jimin finire il bagno, per poi prepararsi e uscire.
Quel giorno si ritrovarono tutti a casa di Namjoon, che aprì loro il portone con un sorriso smagliante.
«Buon pomeriggio! Entrate pure» si spostò per far passare i fratelli, bloccando Seokjin per un polso, attirandolo a sé.
«Buon pomeriggio mio fiore» sussurrò avvicinando i loro visi e unendo le loro labbra in un tenero bacio che causò in Seokjin un’ondata di brividi, come gli accadeva ad ogni attenzione che gli riservava Namjoon.

Un colpo di tosse li portò a dividersi, per trovarsi di fronte Jimin e Yoongi a fissarli, uno intenerito e l’altro quasi schifato.
«Forza piccioncini spostatevi che dobbiamo uscire» esclamò poco delicatamente il pianista, ma comunque sorridendo divertito.
A quelle parole Seokjin si irrigidì, portando il suo sguardo agitato sul fratello che lo guardava innocente.
«D-dove andate?» chiese e il minore gli rispose velocemente «A casa sua, torno a prenderti fra qualche ora, fate ciò che dovete fare» concludendo la frase con un sorriso malizioso che fece arrossire il maggiore.
«O-oh a dopo allora» rispose ignorando il commento finale e cercando di sembrare tranquillo, ma Namjoon aveva già notato quello strano comportamento difatti, appena i due uscirono di casa, prese la mano di Seokjin tra le sue, portandola alla sua bocca e baciandola piano.

«Jinnie cosa c’è che non va?» chiese dolcemente, accompagnandolo nel grande salone della sua casa.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, mentre Seokjin continuava a torturarsi le mani, finchè non alzò lo sguardo posandolo su quello leggermente preoccupato di Namjoon e fu allora che le parole di Jimin gli tornarono alla mente.
Aveva ragione, non doveva temere Namjoon, non ne aveva motivo. Era sempre stato comprensivo e paziente nei suoi confronti, in più si sentiva davvero pronto per quel passo.
Perciò si sporse in avanti facendo combaciare le loro labbra in un contatto inaspettato, tanto che lo scrittore rimase interdetto per qualche secondo, prima di ricambiare.
Seokjin portò le sue braccia attorno al suo collo, salendo a cavalcioni sul ragazzo e approfondendo il bacio, facendo incontrare le loro lingue.
Quando si baciavano sentiva come un fuoco divampare nel suo cuore, ogni volta credeva di non poter essere più felice e ogni volta si ricredeva, perchè i baci di Namjoon erano sempre più belli ed era sicuro che non si sarebbe mai stancato di quelle morbide e dolci labbra.
Lo scrittore portò le sue mani sui fianchi del ragazzo, accarezzandolo dolcemente, causando qualche sospiro da parte sua che stavano risvegliando le sue pulsioni più profonde. Avrebbe tanto voluto far l’amore con Seokjin, da giorni sognava il corpo di quell’uomo che gli aveva rubato il cuore gemere sotto di lui, ma l’aveva sempre rispettato, fermandosi quando non si sentiva pronto. Quella volta però gli sembrava quasi una richiesta silenziosa, ma voleva assicurarsi che se la sentisse davvero, perciò, a malavoglia, interruppe quell’intenso bacio per guardare il ragazzo negli occhi.
«Jinnie sei sicuro?» sussurrò osservandolo arrossire e annuire timidamente.
«Sei la persona giusta» rispose piano imbarazzato e Namjoon non potè far altro se non sorridere euforico e prendere Seokjin in braccio, portandolo in camera da letto.

Nous SeronsWhere stories live. Discover now