Capitolo 18

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Ieri avevamo discusso per molto tempo e adesso c'era della tensione tra di noi e sinceramente mi dispiaceva un botto perché io amo Yoongi e non voglio che ci sia questa cosa... Gli stavo per parlare ma lui si allontanò a andò dai suoi amici. Tirai sù col naso per cercare di non piangere e iniziai a camminare per il cortile.

Sentì delle voci ridere e scherzare e riconobbi la voce di Yoongi. Per una volta, fui curioso di sapete di cosa parlavano, così mi nascosi dietro il muro e iniziai ad ascoltare.

«- Ma... Yoongi, tu non ci hai mai parlato di questo... Jimin?

- Invece si! Vi ho detto che è il mio giocattolo!

- Ohhh Yoongi è un bad boy~

- Haha! Ma non dire cazzate!

- Mmh... Perché vi ho visti l'ultima volta al lunapark? E sembravate felici e non sembrava il tuo giocattolo.

- Bhe... E' perché si era arrabbiato e per farmi... Diciamo perdonare, lo portato lì. Ovviamente dopo ci ho fatto cose. Non so se mi spiego.

- Si si! Haha! »

Non ci potevo credere alle mie orecchie. Non poteva dire certe cose! Non sono un giocattolo e so che non mi ha mai trattato come tale! Perché dire questo?!

Scappai dal posto dov'ero prima e tornai a casa non volendo rimanere un secondo di più a scuola. Se fossi ancora in Corea, avrei fatto le valigie e me ne sarei andato ma qui... Non conosco niente e nessuno... Quindi chiusi la porta e mi misi contro iniziando a piangere con tutte le mie forze.

Dopo 9 ore, ero sul letto non volendo proprio muovermi e non potendo farlo e sentì la porta dietro di me aprirsi. Sentì dei passi e un sospiro dietro di me. Il materasso si abbassò e una mano si posò nei miei capelli.

«- Amore mi hai fatto spaventare... Perché non stavi a scuola?

- Risparmia le tue parole Yoongi. Se vuoi qualcuno per fare buona impressione sui tuoi amici, ti trovi qualcun altro da usare come giocattolo. Tanto sono solo questo per te: un misero giocattolo che puoi usare quando vuoi fregandoti delle sue emozioni.

- Non capisco...

- Sta mattina ti ho sentito parlare male di me. Con i tuoi amici! Sono solo un giocattolo, abbiamo fatto delle cose dopo la giornata al lunapark, non so se mi spiego.

- Jimin... Mi dispiace! Non volevo che sentissi queste cose! Non sei un misero giocattolo-

- Vattene. Non voglio vederti per il momento. »

Tirai sù col naso iniziando un altra volta a piangere. Sono stanco di versare delle lacrime per lui ma non posso farci niente! Lo amo ma sono arrabbiato! Lo voglio perdonare ma non ci riesco! Lo voglio baciare ma non riesco a baciare delle labbra che sparano scemenze dapertutto! Allora lo cacciai dalla camera e se ne andò senza protestare.

1 settimana era passata e io e Yoongi non ci parlavamo più. Era come se fossimo sconosciuti.

Andai nella sala da ballo per sfogarmi un po' e iniziai a ballare con una canzone che misi sul telefono. Poco a poco la mia testa si svuotò e pensai solo alla danza. Solo e soltanto alla danza.

Finita, presi la bottiglia e bevetti tutto in un colpo. Sentì dei passi avvicinarsi e vodi un amico di Yoongi. Se non mi sbaglio si chiamava Paolo. Si avvicinò con una lettera in mano e me la porse.

«- Questa te la da Yoongi. »

Lo guardai scettico. Infondo non mi piaceva il suo modo di essere quindi no mi fidavo.

«- Perché non viene semplicemente a darmela?

- Perché non osa. Prendi. »

La presi e mi sedetti per terra iniziando a leggere.

Caro Jimin, amore, tesoro, cucciolo, piccolo, non so neanche come iniziare questa lettera perché non so neanche se ci siamo lasciati... So che mi odi ormai ma so anche che tu sai che non ho mai pensato alle cose che ho detto a proposito di te, sai che ti amo più di me stesso e della mia famiglia. Non mi ricordo neanche più come tutto questo è cominciato... Mi ricordo solo che è colpa mia... Di certo tu ti ricordi di tutto... Perché io ho ferito te e quelle ferite non si possono togliere... Ti prego Jimin... Dammi una seconda possibilità... Ti giuro che non ti trascurerò mai più! Te lo giuro sul mio stesso nome! Non possiamo lasciare una coppia così bella... A me la nostra coppia piaceva... Jimin ti scongiuro! Lo so, sono un vigliacco... Preferiresti che io venga a parlarti ma... Ho paura... Per la prima volta in tutta la mia vita ho paura... Ho paura di perderti... Ho paura di perdere una creatura splendida come te. Jiminie... Ti amo...

Presi la lettera e la strappai. Non penserà mica di farsi perdonare così?! Ho ben sofferto per colpa sua. Vediamo adesso lui, eh?

Paolo mi guardò scioccato ma sorrise.

«- Non lo ami più?

- E chi te lo dice?!»

Lui se ne andò sorridendo a trentadue denti e saltellando. Io presi le mie cose e andai in classe.

Yoonmin: | nuova vita | ( vol.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora