Baldr

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Baldr è una divinità della mitologia norrena.
Appartenente alla famiglia degli Asi nonché secondogenito di Odino e Frigg, la sua consorte è Nanna, da cui ha avuto Forseti.
Divinità della benevolenza, la sua figura e il suo mito fanno immaginare un legame con il Sole: descritto come il più bello degli dèi, Baldr splende di luce propria e i suoi capelli sono candidi come la neve. La sua dimora si chiama Breiðablik, che significa "ampio splendore".
L'erudito danese Saxo Grammaticus, nell'opera Gesta Danorum, riporta una diversa versione, in cui è possibile riconoscere le vicende di Baldr. Si tratta di una versione che tenta di ricondurre il mito in una cornice maggiormente "realistica", ambientata tra Svezia e Danimarca. Balderus e Høtherus sono qui rivali, dapprima per il possesso della bella Nanna, promessa a Høtherus ma desiderata da Balderus, e quindi per il trono della Danimarca. Balderus, pur figlio di Odino, è un semidio, e, nella sua lotta contro Høtherus, oltre a esser fiancheggiato dalle divinità, è anche spesso assistito da non meglio identificate fanciulle divine. Al termine di una serie di scontri e battaglie, in cui Balderus non brilla per onestà, quest'ultimo è ucciso da Høtherus, grazie a una spada magica in grado di vincere il semidio, altrimenti invulnerabile. Segue dunque il resoconto delle vicende di Odino, del suo tentativo di partorire un figlio in grado di vendicare la morte di Balderus.
Molti studiosi ritengono che la versione di Saxo Grammaticus sia quella più recente, e che il maggior realismo delle vicende sia da attribuire all'autore stesso. Lo stesso dicasi per l'enfasi posta sulla slealtà e la mancanza di onore in Balderus, non più il dio innocente ucciso con l'inganno ma, anzi, un guerriero sregolato dominato dalla propria passione amorosa: qui si può riconoscere l'intenzione dell'autore, fervido cristiano, nel mettere in cattiva luce l'immorale mondo pagano, incarnato in questo caso da Baldr, dal padre Odino e da tutto il pantheon scandinavo. Notevole inoltre, nella versione dell'autore danese, la totale assenza di Loki, la cui presenza, nella vicenda di Baldr, non è così chiara nemmeno in altri testi. È altresì possibile pensare che le due versioni attingano a due diverse tradizioni, distinte geograficamente più che cronologicamente: la prima, maggiormente diffusa in ambito islandese, la seconda, invece, in ambito danese e svedese.

Questa divinità, come uno dei più invidiato per la sua bellezza e talento, ha vissuto nella sofferenza perché aveva rivelazioni attraverso i sogni che gli ha mostrato il pericolo che lo perseguitava.

Sua madre Frigg, che poteva vedere questi sogni interpretato che suo figlio stava per morire, così ha fatto ogni creatura vivente, ogni arma e oggetto promettono che non avrebbero danneggiato Baldr.

Quando questo raggiunse le orecchie di suo fratello Loki, divenne molto geloso e decise di andare alla Fensal “dimora di Frigg”. a questa festa, tutti gli dei erano stupiti di vedere che stavano gettando qualsiasi tipo di arma o di oggetto a Balder e lui non era ferito.
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affigurato candido, puro, innocente. La sua vita è legata alla felicità degli dei, la cui “caduta”, prevista dalla mitologia germanica, incomincerà con la morte di Baldr. Questi sarà ucciso da Hodh con un ramo di vischio, dato che ogni altra pianta ha giurato di non fornire il legno per l'arma assassina. Molto è stato scritto su Baldr con l'intenzione d'interpretare il suo mito in chiave di un'ideologia di salvezza, soprattutto comparandolo con miti di altri popoli. Il culto di Baldr ci è attestato in alcune zone della Norvegia, dove, in seguito all'avvento del cristianesimo, il dio ha assunto alcuni tratti propri del Cristo

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