Capitolo 13

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<Non è possibile!> sbraita mio padre lanciando il giornale durante la colazione.

Quello che ha letto lo deve aver fatto preoccupare sul serio, sembra invecchiato di dieci anni tutto in una volta, le rughe intorno agli occhi sono più pronunciate per non parlare delle occhiaie che sono diventate stranamente più scure; ci metto un po' capire che non sono le occhiaie ad essere più scure, ma è lui ad essere sbiancato tutt'un tratto. Spinta dalla curiosità vado a recuperare il giornale, finito vicino alla porta che collega la sala da pranzo alla cucina, e quello che leggo fa ghiacciare anche me.

A quanto pare i banditi hanno colpito di nuovo, questa volta la vittima è la principessa di WoodsEst, un regno i cui abitanti vivono molto a contatto con la natura e i loro poteri gli permettono di comunicare con gli animali. Però c'è una differenza rispetto agli altri rapimenti, hanno trovato dei segni di lotta. Dei graffi sui muri dove era stata vista per l'ultima volta la principessa Irene, le sue guardie del corpo hanno affermato che quei graffi probabilmente erano dovuti ad un orso che ha evocato la stessa principessa per cercare di difendersi. Ma non è questo il motivo che ha fatto spaventare mio padre, ma il fatto che la principessa non fosse l'erede al trono, ha un fratello maggiore di conseguenza il trono spetta a lui di diritto.

Ormai è ovvio il piano di questi misteriosi rapitori, gli interessano solo le principesse di ogni regno, una per ognuno, non importa se sono primogenite, eredi al trono o cos'altro. Ma perché? Qual è il loro obbiettivo?

Prima di accorgermene le mie mani hanno preso fuoco e hanno incenerito il giornale non lasciando niente.

La giornata era iniziata nel migliore dei modi, perché è dovuta finire così? Adesso mi sono stufata!
Inizio a salire per le scale dirigendomi in biblioteca, ignorando i richiami dei miei genitori. Se questi tizi pensano di fare come gli pare e piace si sbagliano di grosso. E se ho capito il loro gioco, potremmo riuscire ad anticipare la loro prossima mossa.

Lulu cerca di calmarti. Sei troppo agitata!

Ci sto provando Pixel, ma ultimamente non riesco più a frenare tutti i sentimenti negativi che mi investono, a volte li sento anche più forti del solito.

<Trovata!> esclamo prendendo la mappa e scendendo al piano di sotto

Libero buona parte del tavolo e srotolo la cartina del regno che ho trovato.

<Lulu, ma che stai ...?>

<Shhhh> interrompo mio fratello prendendo un pennarello rosso <Questi misteriosi rapitori hanno colpito, il villaggio dove è nato il nonno ...> esclamo indicando con una X la piccola regione colpita < ... il paese dei dolciumi ...> e segno un'altra X sul regno corrispondente, vado avanti fino a quando nella mappa non compaiono almeno altri quindici segni rossi <e infine WoodEst> concludo con l'ultimo.

<Cosa vorresti dire con questo?> chiede Brian

<Guardate? Cosa notate?> voglio che ci arrivino, sperando di non essere presa per pazza.

<Io vedo solo una vecchia cartina ora piena di segni rossi ...> borbotta senza smettere di fissare la cartina però

<Ogni X corrisponde ad un regno colpito> riflette ad alta voce Violet <E se i rapimenti sono partiti da qui ...> borbotta spalancando gli occhi

<Non è possibile ...> rifiuta di crederci mio fratello

<I rapimenti sono iniziati ad Ovest e hanno proseguito normalmente o almeno fino a quando ...> inizia mio padre

<... si sono interrotti qui> continua mia madre indicando i confini di Emerald

<Poi hanno ricominciato, come se il nostro regno non esistesse, verso Est fino ad arrivare all'ultimo avvenuto qua> indica mio fratello.

Emerald 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora