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Han quella mattina era arrivato a scuola molto prima dell'inizio delle lezioni. Non c'era un vero e proprio motivo, semplicemente la sera prima si era dimenticato di chiudere le serrande di camera sua e la luce chiara dell'alba lo aveva svegliato verso le cinque e mezza di quella mattina. Non era più riuscito a dormire, quindi aveva deciso di fare colazione e vestirsi per andare a scuola ed era arrivato molto in anticipo. Seungmin e Felix non c'erano ancora, così decise di non aspettare fuori al freddo ed entrare nell'edificio. Si diresse tranquillamente verso il suo armadietto con le cuffie ancora nelle sue orecchie, stava ascoltando cough syrup di young the giant e per la testa milioni di pensieri stavano passando ininterrottamente. Ripose alcuni suoi libri nell'armadietto, controllando se si fosse dimenticato qualche quaderno a casa, quando improvvisamente una mano gli toccò la spalla, spaventandolo e facendolo voltare di scatto. Appena si rese conto che davanti al suo volto era comparso Shin, il respiro di Han mancò. Shin tolse le cuffiette al ragazzo, tirandole per il filo e ascoltò la canzone che usciva da esse, mostrando un'espressione confusa.

- che musica è? -

Han riprese le cuffiette dalle sue mani e se le mise nella tasca dei jeans che quel giorno indossava. Solo il fatto che non conoscesse una canzone bellissima come quella, doveva far capire ad Han che quella non era la persona giusta per lui.

- cosa vuoi? -

- oh, cos'è tutta questa cattiveria? -

Han emise un lieve verso di scherno.

- Shin, devo ricordarti che non ti ho lasciato per poi fare l'amicone con te -

- no, ma mi hai baciato -

Han scosse la testa velocemente e puntò un dito verso il viso del ragazzo di fronte a sé.

- no, tu mi hai baciato, eri ubriaco marcio come sempre e mi hai preso di forza -

- ma tu non hai rifiutato -

A quel punto Han si trovò in difficoltà; certo che non aveva rifiutato, come se fosse davvero così semplice per lui dimenticare una persona come si dimenticano le tabelline. 

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Minho quel giorno aveva preso l'autobus dell'ora prima, per il semplice fatto che non aveva nessuna voglia di farsi tutto il viaggio in piedi a causa delle troppe persone che solitamente erano presenti all'interno dell'autobus che trasportava tutti gli studenti. Perciò prendendo quello precedente all'ora reale in cui tutti quelli della sua scuola lo prendevano, almeno avrebbe trovato un posto dove sedersi. Era arrivato a scuola in anticipo e stranamente, non era troppo assonnato o irritato con il mondo quella mattina. Mentre entrava nell'atrio principale della scuola, una ragazza chiamò il suo nome, quando Minho guardò verso lei e il suo gruppo di amiche, la riconobbe come la ragazza che la sera del suo compleanno si era portato in camera. Minho non rispose al suo saluto e semplicemente camminò avanti. Se c'era una cosa che lui odiava, erano le persone che si accollavano, le solite persone che dopo che avevano avuto un rapporto con lui, erano convinte di essere diventate le sue ragazze. Minho non era minimamente interessato a nulla di tutto ciò, a lui interessava solo il piacere. 

Immerso nei suoi pensieri, venne distratto dal suono di una voce familiare. Quando alzò la testa e vide il ragazzo biondo che conosceva perfettamente, cercò di comprendere il motivo per cui stesse urlando per un corridoio alle sette di mattina. Solo quando fece qualche altro metro, riuscì a comprendere con chi Han fosse e non appena vide il volto del misterioso interlocutore, si ricordò immediatamente delle parole di Seungmin la sera del suo compleanno e di come a causa di quel ragazzo, tutti si erano scaldati e arrabbiati così tanto. Minho non ci dovette pensare due volte e camminò a passo veloce, ma con postura tranquilla verso il biondo.

ᴬᴾᴺᴱᴬ [sᴇᴜɴɢᴊɪɴ]Where stories live. Discover now