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Hyunjin si ritrovò ancora una volta davanti alla casa della famiglia Kim. Quando il giorno prima, dopo essere stato accanto a Seungmin per tutto il tempo, aveva finalmente deciso di tornare a casa, la madre del ragazzo lo aveva invitato da loro tutte le volte che Hyunjin lo avrebbe desiderato. Perciò il giorno dopo, Hyunjin suonò al campanello della porta. Alcuni secondi più tardi, la madre di Seungmin aprì la porta, sorpresa di trovarsi il ragazzo di fronte a sé.

- buongiorno Hyunjin, ti sei svegliato presto questa mattina? -

Hyunjin fece un piccolo inchino per salutare la donna. Kim Soyon era ancora in pigiama e quel piccolo dettaglio turbò il ragazzo, che iniziò subito a pensare di aver svegliato per sbaglio la donna con il suono del campanello.

- buongiorno signora Kim, la disturbo? L'ho per caso svegliata? Vuole che passi più tardi? Me ne vado se..-

A Soyon scappò una lieve risata, che fece bloccare sul momento le parole di Hyunjin. Il ragazzo osservò la donna ridere e solo in quel momento comprese da chi Seungmin avesse preso il magnifico sorriso che aveva.

- Hyunjin, non ti devi preoccupare! Sono sveglia da questa mattina alle tre, per me è solo un piacere che tu sia qui -

Soyon spalancò la porta per permettere a Hyunjin di entrare, quando poi la richiuse, si diresse senza far rumore verso la cucina, dove nel tavolo al centro aveva lasciato la sua tazza ancora fumante di caffè.

- perché è sveglia da questa mattina alle tre? -

- Hyunjin tesoro, non darmi del lei, mi fai sentire vecchia e chiamami pure Soyon, d'accordo? -

Hyunjin annuì lievemente, la donna gli rivolse un dolce sorriso, mentre con un cenno del capo lo invitava a seguirla verso la camera da letto di Seungmin. Salendo le scale, la donna rispose alla domanda del ragazzo.

- Seungmin si è svegliato verso le due circa, alle tre Jeongin è venuto a chiamarmi dicendo che suo fratello era sveglio -

Hyunjin si ritrovò sorpreso da quel piccolo dettaglio; Seungmin aveva un fratello? Solo quando comprese ciò, si rese conto di quanto poco Hyunjin conoscesse il ragazzo e di quanto desiderasse sapere ogni cosa della sua vita.

- abbiamo parlato molto questa notte -

La donna e il ragazzo si ritrovarono davanti alla porta chiuse della camera di Seungmin, quando Hyunjin sentì la frase pronunciata dalla madre, si sorprese.

- quindi oggi sta bene? -

Soyon sorrise al ragazzo, appoggiandosi con la spalla contro la parete bianca di quel corridoio. Il sorriso che però rivolse al minore, non era un sorriso sereno. Soyon allungò una mano ad accarezzare una ciocca di capelli neri, che stava circondando il viso di Hyunjin.

- possiamo dire che sta meglio, ma le ricadute non sono mai facili da superare -

Hyunjin fu sul punto di aprire bocca, ma Soyon lo anticipò.

- ti prometto che ti spiegherò ogni cosa, ma ora vai da lui, so che entrambi ne avete bisogno -

Hyunjin inizialmente, non comprese il senso di quelle parole, quando però poi aprì la porta della camera di Seungmin e lo vide racchiuso tra le sue coperte, con tra le mani una tazza calda contenente del tè e alle orecchie delle cuffiette nere, capì. Hyunjin aveva davvero bisogno del minore, anche se era rimasto con lui tutto il giorno precedente. Aveva bisogno di sapere che stava bene, o quasi, perché non voleva che una cosa come quella che gli era appena accaduta, gli capitasse di nuovo. Appena Seungmin vide la porta davanti a sé aprirsi, alzò lo sguardo solo per sorprendersi di incontrare gli occhi scuri del maggiore. Seungmin non riuscì a fare a meno di sorridere, anche se quel suo sorriso non era lo stesso che Hyunjin era abituato a vedere. Il sorriso che Seungmin gli stava rivolgendo, era quello di un ragazzo stanco e consumato dai suoi stessi pensieri. Il moro si tolse le cuffiette dalle orecchie e poggiò la tazza contenente il tè caldo sul comodino.

ᴬᴾᴺᴱᴬ [sᴇᴜɴɢᴊɪɴ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora