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Era quasi finito l'inverno, perciò le giornate gelide e fredde stavano piano piano terminando. Hyunjin quel giorno tornò a casa da scuola senza fermarsi al club di nuoto, visto che il giorno prima il loro coach aveva dato il permesso a tutti i nuotatori di prendersi una pausa. Mentre camminava per le strade affollate di Seoul, con il suo zaino sulle spalle e le sue cuffiette alle orecchie, gli arrivò un messaggio da parte di quello che ormai lui riteneva in tutto e per tutto il suo fidanzato. Hyunjin lesse velocemente il messaggio, non volendo fare attendere il minore. Il messaggio di Seungmin ricordò al maggiore che quella sera dovevano andare ad una festa e gli ricordava di chiedere a suo padre la macchina, altrimenti loro non avrebbero avuto un mezzo. Hyunjin rimise il telefono nella tasca posteriore dei suoi jeans, essendo arrivato a casa sua. Prese le chiavi dal suo zaino ed aprì la porta, lasciando le scarpe all'entrata.

- sono a casa -

Si fermò all'ingresso, spogliandosi della giacca e lasciando le chiavi nel porta oggetti all'entrata. Non sentì nessuna risposta da parte dei suoi genitori, così temendo che non avessero sentito le sue parole, camminò verso la cucina con ancora lo zaino in spalla. 

Dentro la cucina trovò sua madre intenta a sistemare i piatti e suo padre seduto nel divano del soggiorno, concentrato sulla televisione posta di fronte a lui, ascoltando il telegiornale, che probabilmente stava dando nuove notizie di fatti accaduti nel mondo proprio quel giorno. Appena sua madre lo vide, gli sorrise, sistemando velocemente le ultime posate rimase.

- buongiorno tesoro, com'è andata a scuola? -

Hyunjin scrollò le spalle, sedendosi ad una sedia della tavola e lasciando cadere lo zaino ai suoi piedi.

- come al solito -

Sua madre annuì, non osservando suo figlio. Tutto quel silenzio da parte della donna, lasciò Hyunjin un po' turbato, perché solitamente sua madre lo riempiva di domande. Quella situazione fece pensare a Hyunjin che fosse accaduto qualcosa alla donna per farla rimanere così in silenzio ed apparentemente pensierosa e solo quando si concentrò di più sul viso della madre, capì che la sua espressione non era la solita di sempre. 

- tutto bene mamma? -

Hwang Iseul fermò di colpo tutti i movimenti che in quel momento le sue mani stavano compiendo e si voltò con il corpo verso suo figlio, prendendo un asciugapiatti dal ripiano e asciugandosi le mani che si erano bagnate dopo aver lavato i piatti. Iseul spostò una sedia da sotto il tavolo, solo per sedersi sopra di essa ed incrociare le mani tra di loro.

- ho bisogno di parlarti -

Hyunjin socchiuse la bocca; non sapeva nemmeno lui se doveva iniziare a preoccuparsi, spaventarsi o prepararsi mentalmente a sopportare una sgridata. Suo padre abbassò il volume della televisione, avendo sentito sua moglie parlare e non avendo idea nemmeno lui di ciò che in quel momento stava accadendo. Iseul prese un profondo respiro.

- l'altro giorno ero dalla parrucchiera, non stavo prestando molta attenzione a ciò che le donne intorno a me stavano dicendo, tranne quando una signora mi si è avvicinata e mi ha chiesto una cosa -

Hyunjin stava trattenendo il fiato. Non sapeva nemmeno lui il perché lo stava facendo, ma gli occhi chiari di sua madre stavano penetrando il ragazzo con serietà. Il padre di Hyunjin, decise che forse era il caso di spegnere la televisione ed andare a sedersi accanto a sua moglie e suo figlio, comprendendo che si trattava di una cosa seria. 

- mi ha chiesto se mio figlio è gay -

Hyunjin a quel punto, si dimenticò completamente di come si respirava. Non aveva mai parlato a sua madre o a suo padre della sua sessualità, non ce n'era mai stato bisogno, non fino a quel momento. Forse non aveva mai tirato fuori l'argomento anche perché in un certo senso aveva paura della loro reazione, poiché sapeva che sua madre non era esattamente la persona più aperta mentalmente del mondo. Aveva sempre avuto fidanzate, perciò non c'era mai stato realmente bisogno di fare coming out come bisessuale. 

ᴬᴾᴺᴱᴬ [sᴇᴜɴɢᴊɪɴ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora