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- ho vinto io! -

Jeongin esultò, alzando le braccia al cielo e saltellando felicemente da un piede all'altro. Hyunjin e il fratellino del suo ragazzo si trovavano insieme nel giardino della casa Kim e stavano serenamente giocando a basket con il canestro che il natale precedente, Seungmin e la madre avevano regalato al più piccolo. Hyunjin sorrise al minore, sistemandosi meglio i ciuffi di capelli neri legati in una piccola mezza coda, fatta accuratamente da Seungmin. Era così che i due ragazzi stavano trascorrendo quel pomeriggio, sotto il sole caldo che annunciava l'arrivo della primavera, sfidandosi a chi faceva più canestri in un minuto. 

Seungmin invece, era seduto in mezzo al prato del loro giardino, con un libro tra le gambe e un occhio sempre vigile a tutte le possibili pallonate che a causa dei due ragazzi avrebbe potuto ricevere. Seungmin ogni tanto alzava il viso per osservare suo fratello e il suo fidanzato e doveva ammetterlo a sé stessi, amava tutto quello. Amava come Hyunjin si fosse trovato subito a suo agio nella sua famiglia, amava come il suo fratellino coinvolgesse il suo ragazzo e forse quasi amasse di più lui Hyunjin, che Seungmin stesso. Amava come sua madre trattasse il suo fidanzato come un figlio e lo facesse sempre sentire il ben venuto. E soprattutto, più di qualsiasi altra cosa, Seungmin amava avere sempre con sé Hyunjin e vederlo felice.

- Minnie! -

Seungmin si risvegliò a causa della voce del suo ragazzo, che stava correndo verso di lui con un sorriso in volto. Il fatto che Hyunjin stesse indossando una canottiera, turbò particolarmente il minore che senza volerlo si continuava a distrarre a causa dei muscoli delle braccia del suo fidanzato. Gli ci volle molto impegno per guardare Hyunjin negli occhi.

- vieni a giocare con noi? -

Hyunjin si inginocchiò proprio davanti al suo ragazzo, osservando il libro che teneva in mezzo alle gambe. Seungmin gli sorrise, abbandonando le mani dalla copertina del libro solo per portarle verso i capelli di Hyunjin e sistemargli nuovamente quella mezza cosa che lui stesso gli aveva fatto. 

- preferisco rimanere qui a finire il libro e poi vedo che Jeongin ti sta stracciando di brutto, se venissi io probabilmente tu perderesti totalmente -

Hyunjin lasciò che il minore gli risistemasse i capelli e poi sorrise divertito.

- ah si? Come al bowling? -

Quello fu un colpo basso per Seungmin, che trattenne una risata e gli fece la linguaccia, sempre in tono scherzoso. Hyunjin gli rispose con un dolcissimo sorriso e si sporse verso il suo viso, baciando ripetutamente le sue labbra. Seungmin si ritrovò a sorridere contro le labbra del maggiore, colto alla sprovvista da quegli improvvisi baci. 

- Ehm Ehm, oh ma cos'è questa improvvisa tosse? Spero di non aver preso il virus!-

Entrambi i ragazzi risero l'uno sulle labbra dell'altro, avendo sentito la voce della madre dei due fratelli. Soyon era solita alzare la voce e fingere qualche spiacevole ed improvviso inconveniente, per avvisare i due ragazzi che stava per entrare in camera o semplicemente per avvisarli della sua presenza. Era una cosa che aveva sempre fatto, forse perché comprendeva che mostrarsi alla loro famiglia nell'atto di un gesto più che romantico, era ancora qualcosa di troppo imbarazzante per loro. Hyunjin alzò lo sguardo verso la donna, sorridendole. 

- buon pomeriggio Soyon, com'è andata al lavoro? -

La madre annuì, avvicinandosi a loro con due bicchieri di spremuta tra le mani. Kim Soyon era una donna molto bella, con un sorriso ed un carattere che ti portavano una serenità immediata.

- è stato particolarmente difficile oggi, ma almeno ora è tutto finito -

Hyunjin si allontanò un po' dal viso di Seungmin. Soyon si mise seduta nell'erba accanto a suo figlio e gli porse un bicchiere di spremuta insieme a due pastiglie di colore bianco. Seungmin le osservò silenziosamente e automaticamente se le portò alla bocca, mandandole giù grazie ad un sorso della spremuta. Hyunjin osservò i gesti del suo ragazzo, accarezzando una sua guancia poco dopo. Sapeva che Seungmin prendeva quotidianamente delle pastiglie per curare la sua depressione e la sua situazione in generale. Quella cosa non lo turbava affatto, come solitamente può accadere a vedere un ragazzo di quell'età prendere dei farmaci. Non lo turbava sapere che il suo ragazzo lo faceva, perché sapeva che lo aiutavano e Hyunjin doveva ammettere che da quando le cose tra di loro erano fiorite e stavano andando bene, Seungmin era immensamente più felice e propenso a curarsi. 

- Hyunjin hai paura di perdere ancora?! -

Jeongin osservò il ragazzo da lontano, con la palla da basket tra le mani. Il nuotatore sorrise divertito e si alzò dall'erba, intenzionato a raggiungere nuovamente il fratellino del suo ragazzo, quando improvvisamente il telefono che aveva affidato a Seungmin, squillò. Il moro lo prese tra le mani, leggendo il nome del contatto e appena realizzò, lo mostrò esitando a Hyunjin. 

"mamma"

Hyunjin lesse il contatto e senza riflettere sulle sue azioni, prese il telefono dalle mani di Seungmin e rispose.

- Hyunjin, tesoro sei tu? -

Il ragazzo rimase in silenzio, riconoscendo la voce di sua madre. Quell'improvvisa chiamata, gli fece tornare in mente tutte le cose dette un pomeriggio di qualche settimana prima e fu costretto a sedersi nel prato.

- Hyunjin so che mi stai ascoltando..avevo così tanto bisogno di parlarti...non so davvero da dove iniziare perché ci sono talmente tante cose che vorrei dirti..cose positive, ovviamente -

Hyunjin continuò a non rispondere e Seungmin, silenziosamente si mise seduto proprio a fianco a lui.

- so che sei arrabbiato, lo posso capire perfettamente e lo ero anche io, lo sono rimasta per un bel po' se devo essere sincera. Sai come sono fatta, sono una testa calda che agisce la maggior parte delle volte senza pensare, se una cosa non mi va bene la rifiuto e insisto finché tutto non va come voglio io..in un certo senso, sono felice che tu abbia preso da tuo padre-

Hyunjin si ritrovò a concordare con ogni parola che la donna stava pronunciando e senza accorgersene, sorrise silenziosamente. Quel sorriso però non lo aiutò a calmarsi. Sentire la voce di sua madre dopo intere settimane era difficile, soprattutto se la voce di sua madre gli stava chiedendo scusa.

- devo confessarti che ho ascoltato ogni conversazione che tuo padre ha avuto con il tuo ragazzo, con Seungmin e sarei una stupida a non ammettere che quel piccoletto è un ragazzo in gamba, con un cuore d'oro-

Hyunjin ascoltando quelle parole, non poté fare a meno di guardare il più giovane a fianco a lui, che non stava sentendo nulla di tutto quello che sua madre gli stava dicendo e il suo sguardo era immensamente preoccupato. Hyunjin si ritrovò a prendere una mano di Seungmin e baciare il suo polso, proprio dove c'era la cicatrice, com'era solito fare. 

- voglio scusarmi Hyunjin, ti sembrerà assurdo, ma passare tutto questo tempo senza mio figlio mi ha distrutto. Sarei una madre terribile a non accettare il fatto che suo figlio ha finalmente trovato la persona che fa per lui e che più lo rende felice e ciò che ho notato quando ancora stavi con me e tuo padre, è il modo in cui sei maturato amore mio, e non ho nessun dubbio che sia stato grazie a Seungmin-

Hyunjin si portò una mano a sostenersi la fronte, ascoltando ogni singola parola che sua madre stava pronunciando. Si ritrovò immensamente grato a tutte le persone che in quel momento lo stavano circondando, al piccolo Jeongin, alla madre Soyon, ma soprattutto alla persona che continuava, giorno dopo giorno a farlo sentire l'uomo più felice sulla terra. 

- Hyunjin, mi piacerebbe davvero conoscere il tuo fidanzato e tutta la sua famiglia, sarebbe un vero onore per me e tuo padre -

A quel punto, Hyunjin non riuscì più a trattenere le lacrime e pianse, liberando tutto quell'ammasso e quell'aggroviglio di sentimenti che si erano creati e accumulati all'interno del suo corpo. Le lacrime scesero lungo le sue guance e si depositarono nell'erba sotto di lui. Quel pianto straziante, gli consumava tutto il respiro, mentre dall'altra parte della cornetta, sua madre cercava di trattenere i singhiozzi. Nel mezzo di quel turbine di emozioni, Hyunjin riuscì a pronunciare soltanto una frase, ma fu una frase che bastò a chiarire e risistemare ogni cosa.













































- mi sei mancata mamma -

ᴬᴾᴺᴱᴬ [sᴇᴜɴɢᴊɪɴ]Where stories live. Discover now