Prologo

9K 374 119
                                    

2020

-"Sei proprio uno sfigato, Jeon!"-

-"Ma cosa ti aspettavi da uno con quel cognome? L'essere sfigato ce l'ha nel DNA!"-

È ormai una settimana che tutti a scuola mi prendono in giro. Il mio cognome è la scusa che utilizzano per insultarmi, darmi dello sfigato, divertirsi a vedermi piangere alle loro parole cattive.

All'inizio non capivo perché mi prendessero in giro per il mio cognome, per qualcosa che non ho potuto scegliere. Poi mi hanno spiegato.

Sono il più piccolo in questa scuola e l'unico che fa Jeon di cognome. Ho iniziato la scuola un anno prima per volere dei miei genitori, quindi adesso mi trovo in prima media all'età di dieci anni, immerso tra ragazzini più grandi di me.

Il primo mese era andato tutto liscio, gli altri mi ignoravano e io potevo starmene tranquillo per i fatti miei con gli unici due amici che sono riuscito a farmi.

Ma è da quando la professoressa di storia ha tenuto una lezione sul quattordicesimo secolo, che tutti mi prendono in giro. Nonostante quella lezione fosse riservata solo ai ragazzi di seconda, questi hanno sparso la voce in tutta la scuola ed ecco come da invisibile sono diventato un bersaglio per insulti.

Il mio migliore amico, che frequenta la seconda, mi ha spiegato di come il mio cognome fosse emerso, insieme ad altri, durante la lezione perché i Jeon erano una delle casate nobili più famose durante il Regno dei Min.

Quello che però ha portato tutti a ridere di me è il fatto che proprio dalle azioni di un mio antenato deriva il detto "perdere la sedia d'argento".

È una frase che utilizzano tutti molto spesso per indicare un'occasione importante persa per motivi insulsi, eppure nessuno sapeva da cosa derivasse questo detto.

La professoressa ha raccontato la storia che c'è dietro a questa semplice frase alla classe del mio amico, spiegando come il detto derivasse dalla facilità con la quale i Jeon hanno perso il loro posto su una delle sedie d'argento. Queste erano posti d'onore dedicati ai nobili consiglieri del Re, posizionate attorno al tavolo sul quale venivano firmati accordi, trattati di pace e scritte le leggi. Esistevano solo tre sedie d'argento, una per ogni casata nobile mentre il Re era l'unico a sedere invece su una sedia d'oro.

I Jeon non solo avevano perso il loro posto al tavolo dei più influenti, ma lo avevano fatto anche volontariamente, retrocedendo da nobili a semplici popolani in poco tempo.

Per questo mi prendono in giro, perché nessuno sano di mente avrebbe rinunciato ad un incarico così importante e a tutti gli agi e le ricchezze che ne conseguivano.

La storia era piena di guerre ed uccisioni dettate solo dal desiderio di rubare il posto su una delle sedie d'argento al fianco del Re ma mai si era sentito di qualcuno che volontariamente l'avesse abbandonato.

Tutti i giorni era una tortura camminare nei corridoi della scuola perché non mancavano mai risate e prese in giro ed io non riuscivo più a sopportarlo.

Tornavo a casa in lacrime e mi chiudevo in camera a piangere in modo che i miei genitori non si accorgessero di niente. Ma non oggi, oggi avevo deciso di ottenere risposte.

Per questo, appena messo piede in casa, corsi da mio padre che, come tutti i giorni, era chiuso nel suo ufficio al computer.

-"Ciao papà."- Lo salutai sventolando la manina.

-"Jisuk! Tesoro, vieni qui!"- Mi incoraggiò papà a raggiungerlo per sedermi sulle sue gambe. -"Com'è andata a scuola?"- Mi chiese una volta essermi sistemato.

-"Mmh..."- Borbottai mentre il mio viso si rattristava.

-"Che è successo, piccolo? Lo sai che puoi dire qualunque cosa a tuo padre!"-

-"Mi prendono in giro, papà."- Ammisi iniziando a singhiozzare.

"Oh, Jisuk! E perché mai prendono in giro un bambino dolce come te?"- Mi domandò mentre mi stringeva in un abbraccio di cui avevo tanto bisogno.

-"Per il mio cognome, dicono che sono uno sfigato come il mio antenato che ha perso la sedia d'argento o qualcosa del genere."- Spiegai tra le lacrime. –"Non voglio essere uno sfigato, non voglio più chiamarmi Jeon!"- Confessai.

-"Aish, non c'è niente di sbagliato nel nostro cognome, tesoro. Scommetto che è stata una delle professoresse a raccontare tutto questo, non è vero?"-

-"Sì, la professoressa di storia."- Confermai.

-"Beh, allora puoi dirle di cambiare lavoro perché a quanto pare non conosce davvero la storia."- Affermò papà mentre mi faceva alzare dalle sue gambe così che potesse alzarsi anche lui e raggiungere la libreria che occupava una delle pareti del suo studio.

-"In che senso, papà?"- Chiesi confuso.

-"Nel senso che se le persone sapessero la vera storia che c'è dietro al motivo per cui il nostro antenato ha rinunciato a quell'incarico importante, probabilmente adesso non ti chiamerebbero sfigato."- Mi spiegò mentre tirava fuori un grosso libro polveroso dalla copertina rossa e in pelle.

-"Che cos'è?"- Domandai indicando proprio quell'oggetto.

-"Qui c'è tutto il nostro passato. È un libro che tramandiamo da generazione a generazione per ricordare a noi stessi di come i Jeon sono persone con valori ed ideali, con passioni e coraggio."- Mi disse. -"Vieni, andiamo sul divano e mettiamoci comodi, sarà una lunga storia e vedrai che alla fine sarai orgoglioso del cognome che porti."-

E non appena trovammo la giusta posizione, papà aprì il libro e mi incominciò a leggere il suo contenuto. Ero pronto a scoprire il mio passato e, tra quelle pagine scritte a mano, c'era tutto ciò che un Jeon doveva sapere.








___________
Spazio autrice:
Ebbene sì, sono tornata!

Avrei tante cose da dire ma cercherò di essere breve. Prima di tutto ci tengo a dire che è tutto frutto della mia testolina quindi non esiste nessun detto 'perdere la sedia d'argento' (almeno che io sappia), come non esisterà niente di quello che narrerò nei prossimi capitoli.

Penso che avrete capito che andremo nel passato e nessun nome (esclusi quelli dei BTS), fatto, luogo o avvenimento storico sono reali ed ogni riferimento a nomi e fatti reali è puramente casuale.

Lo so che da questo prologo non si capisce bene come è strutturato il potere e tutto sto fatto delle sedie oro e argento ma col passare dei capitoli diventerà tutto più chiaro.

Questo sarà l'unico capitolo in prima persona.

Spero che la storia possa incuriosirvi e che continuiate a leggerla, ho pensato bene alla trama quindi mi farebbe piacere portarla a termine.

Bene, fatemi sapere che ne pensate.
Alla prossima con il primo capitolo vero e proprio!!
💜💜

Silver Chair ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora