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Quando uscimmo dalla sala prove, io e Jimin salutammo i loro amici e chiese al suo capo di poter uscire un pochino prima.
Non so bene il perché, ma mi disse che voleva portarmi in un negozio per comprarmi qualcosa per stasera.
I vestiti mi stavano sempre più piacendo, a partire dai loro colori brillanti e dalla loro morbidezza.

Jimin- Stasera stai sempre accanto a me, capito?

Tu- Si, Jimin.

Dissi mettendomi a sedere in macchina, mentre lui saliva dall'altra parte. Fece partire il motore e andò nuovamente al centro commerciale.
Attualmente erano le 18:30, Jimin di solito usciva molto più tardi, ma in questi giorni non aveva in programma molte cose, e ne fui molto felice, poiché non volevo rimanere da sola.

Jimin- Inoltre, cerca di comportarti il più umanamente possibile, so che non sai ancora molto, ma attua quello che hai imparato.

Annuì guardando fuori dal finestrino intensamente. Le macchina che sfrecciavano accanto a noi erano diventate tutto ad un tratto molto interessanti.

Ma quando un suono assordante si scontrò con le mie orecchie, saltai dal sedile, e come di solito facevo, infilsavo le mie unghie da qualche parte, ma esse non ce l'avevo più, o meglio le avevo ma erano veramente corte. Quindi mi limitai a stringere il braccio di Jimin e ad infilare la testa sulle sue gambe.

Jimin- Micetta, non riesco a guidare in questo modo, spostati subito.

Disse Jimin con tono caldo.
Mi levai dalle sue gambe e ritornai con gli occhi vigili al mio posto guardandomi attorno.
La risata profonda di Jimin pervase la macchina e mi girai verso di lui, osservandolo.

Tu- Perché ridi?

Jimin- Perché sei veramente cucciola, e molto carina quando hai paura.

Girai la testa verso il finestrino nascondendo le mie guance rossastre.
Il cuore mi batteva all'impazzata, un calore mi pervase tutto il corpo, e Jimin era la causa di tutte queste emozioni.

Tu- Jimin?

Jimin- Dimmi.

Aspettai un pochino, prima di parlare di nuovo e guardare il suo profilo.

Tu- Hai trovato un'altra ragazza?

Rimase sorpreso dalla mia domanda. Non sapevo neanche io perché glielo avessi chiesto, ma ero solamente curiosa di sapere se lui avesse trovato qualcuno con cui provasse amore.
Con quei sentimenti che mi aveva spiegato.

Jimin- Perché questa domanda?

Tu- Perché l'ultima volta che ti ho sentito parlare di una ragazza, ne eri affranto. Non voglio che ti ricapiti, non voglio che il mio padrone stia di nuovo male, voglio che tu sorrida ogni giorno, voglio portarti gioia tutti i giorni come al mio arrivo.

Jimin- Sei molto carina a preoccuparti per me, ma ora sto veramente bene. Sai perché?

Scossi la testa in segno di negazione, e con la coda dell'occhio Jimin mi guardò.

Jimin- Perché ci sei tu, perché tu sei l'unica che mi ha portato gioia in questi mesi. Prima di te, ho avuto diverse storie d'amore con delle ragazze, tutte quelle ragazze mi hanno usato per la mia fama, tutte cercavano da me una sola cosa, i soldi e il sesso. Si facevano notare da me, io abboccavo e loro mi sfruttavano.

Jimin fermò la macchina nel grande parcheggio del centro commerciale, prese posto e fermò la macchina per poi girarsi verso di me, che ero in procinto a una crisi di lacrime.
Ero triste perché a sapere che al mondo ci fossero delle persone così spregievoli non ne fossi ancora a conoscenza, ero sempre rimasta rinchiusa in una casa ignara di quello che il mio padrone stesse passando.

sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴWhere stories live. Discover now