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Durante la salita in ascensore Jimin non perse tempo nel prendermi in braccio e farmi allacciare le gambe ai suoi fianchi, il vestito salì fino alla schiena, mostrando i miei glutei nudi, Jimin le strinse mentre mi baciava con foga, io sospirai e feci dei piccoli lamenti.

Ero al limite, lo volevo dentro di me.

Non appena le porte si aprirono, Jimin mi fece scendere mi sistemò velocemente il vestito e mi prese per mano velocemente portandomi davanti alla porta della stanza. Non mi reggevo molto in piedi per questo mi appoggiai alla parete accanto alla porta osservando intensamente Jimin, mentre cercava di inserire la chiave nella serratura.

Tu- Ce la fai?

Dico ridendo.

Jimin- Perché è così complicato!?

Dice ridendo anche lui.
Poi una porta si aprí, ma non la nostra, bensì quella accanto, Taehyung uscì da essa, senza maglia con solo dei pantaloni grigi addosso...perché lo sto fissando, smettila (t/n), non lo fissare in quel modo!

Taehyung- Si può sapere che state facendo?

Jimin- Ah, Tae! Ciao! Non riesco...

Taehyung si avvicina alla porta ignorandomi prende le chiavi dalle mani di Jimin e gliela apre, poi ripassa davanti a me e non mi degna neanche di uno sguardo...che è appena successo? Perché mi sta ignorando?

Jimin ringraziò urlando Taehyung e infine mi prese per mano e mi portò dentro la suite.

L'immagine di Taehyung senza maglietta mi passa più volte nella testa, facendomi assentare dal presente, mentre Jimin mi porta in camera intento a continuare ciò che abbiamo iniziato.

Taehyung è sempre stato buono con me, io invece sono sempre stata scontrosa con lui, sin da quando ero una gattina indifesa, ora che sono umana e ho incominciato a rapportarmi con lui, non so cosa gli stia prendendo, tutto è iniziato da quando mi sono messa questo stupido vestito, quella battutina sul suo amichetto, e poi mi ignora....che cosa devo pensare, che cosa gli passa per la testa, ho fatto qualcosa di male?

Tu- Jimin?

Jimin, si ferma sui suoi passi sentendo la mia piccola voce rotta da un leggero risentimento. Ritorna sui suoi passi e si posiziona davanti a me.

Jimin- Che c'è, Micetta?

Mi poggia una mano sulla guancia e mi accarezza essa con il pollice.

Tu- Taehyung mi odia?

Jimin sorpreso dalla domanda mi guarda non capendo.

Jimin- Perché dovrebbe odiarti?

Tu- È da quando sono venuta qui che mi ignora, è come se avessi fatto qualcosa di male....

Jimin- Non ti odia, Micetta. Starà passando un momento un po malinconico, di solito gli succede. Ora rilassati, non preoccuparti, mh?

Mi guarda negli occhi aspettando una mia risposta. Per quanto volessi dire di sì, c'era un piccolo risentimento nei confronti di Taehyung, volevo vederlo felice come sempre, mi ero attaccata a lui come con nessun altro...era l'unico amico vero che avessi incontrato, non volevo perderlo, non ora che mi stavo costruendo una vita da umana...

Alla fine annuisco e gli sorrido, cercando di scacciare l'immagine di Taehyung dalla mia mente e concentrandomi sul levare la maglietta a Jimin e spingerlo sul letto.
Jimin mi guarda di nuovo sorpreso e sogghigna.

Jimin- Non ti credevo così violenta.

Tu- Oh, ho guardato qualcosina su internet.

Jimin- Sei incredibile, Micetta...

Rido di gusto e mi metto a cavalcioni su di lui mentre con la mano traccio i suoi addominali e arrivo fino al confine dei suoi pantaloni, dove poggio entrambe le mani e sbottono il bottone e tiro giù lentamente la zip.
Era divertente vederlo soffrire per la lentezza con cui facevo le cose, era bellissimo al chiaro di luna, il suo petto liscio, le sue labbra carnose e lucide per il lucidalabbra ancora del concerto e infine i suoi occhi, così profondi ma pieni di desiderio e amore per me, era bello sentirsi osservata da un uomo così, sentirsi amata dal proprio padrone...lo amo...e lo amerò per sempre.

Tu- Promettimi che non mi lascerai mai, qualunque cosa succeda.

Dico mentre tiro giù i pantaloni insieme ai boxer, lasciando uscire al fresco la sua grossa erezione pulsante.
Sospira al contatto con l'aria, e mi guarda intensamente.

Jimin- Lo prometto, Micetta.

Passo lentamente le mie mani sulle sue cosce e infine do il primo tocco al suo membro.

Tu- Mi lascerai fare tutte le cose che voglio fare?

Jimin in preda all'estasi, e alla velocità in cui le mie manine davano piacere al suo membro, grugnisce.

Jimin- M-micetta, n-ne a-abbiamo g-già p-parlato...

La mia mano insiste fino a che non lo sento pulsare ancora di più e allora che lascio la presa, e lui impreca.

Jimin- Perché?

Tu- Devi accettare il fatto che io voglia lavorare...voglio stare al contatto con le persone, Jimin. Voglio essere umana al 100%.

Jimin- Ho tutti i soldi che vuoi, posso farcela a mantenerci entrambi e-

Tu- Jimin.

Si blocca e mi guarda, sospirando.

Jimin- Se ti rende felice, allora ti lascerò fare tutto quello che vuoi.

Sorrido e porto le mie braccia al suo collo e attacco le mie labbra alle sue, buttandolo giù sul materasso nuovamente. Iniziando a scatenarmi sul suo corpo perfetto come se fosse un dio...il mio dio.

<Proprio perché non voglio farvi aspettare troppo, ecco un altro capitolo.>

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sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora