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Il giorno seguente, Jimin si alzò dal letto senza svegliarmi. Anzi, sono sicura di averlo visto di sfuggita guardarmi mentre era ancora nelletto con me.

Faceva male ancora, tutte le cose che mi aveva detto erano un colpo secco per me. Era difficile credere che dopo tutto quello che avevo fatto per lui, non riusciva a impegnarsi a tenermi con lui per tutta la vita... Soltanto per il suo stupido lavoro.

Odiavo essere impotente in questi momenti, ma non ci potevo fare niente, potevo soltanto starmene qui, rinchiusa in questa casa a imparare nuove cose da sola....

Presi il cellulare non appena sentí Jimin uscire dall'ingresso e andai a vedere i diversi messaggi lasciati da Taehyung.

Tae
Hey, buongiorno (t/n)!
7:30.

Tu
Buongiorno anche a te Taehyung.
7:35

Tae
Che farai di bello oggi?
7:35

Tu
Ah, me ne starò a casa.
7:35

Tae
Perché? Non vieni qui da noi?
7:35

Tu
Purtroppo Jimin non vuole.
7:36

Tae
Avete litigato? Perché non vuole?
7:36

Tu
CHIEDI A LUI!
7:36

In quel momento una rabbia mi montò su tutto il corpo, cominciavo ad odiare questa vita monotona, ma non volevo perdere Jimin. Ma se anche lui mi aveva imposto di non rimanere con lui per sempre, allora tanto valeva andarmene da qui...

Taehyung non mi rispose più, probabilmente perché aveva percepito la mia rabbia attraverso l'ultimo messaggio mandato.
Andai a cercare su internet diversi locali dove avrei potuto lavorare, a quanto pare non potevo vivere senza uno di quelli, mi servivano soldi per vivere la fuori da sola.

A Jimin non avrei detto nulla, poiché non sarei andata via subito da questa casa. Se voleva che vivessi in un'altra vita dove lui non poteva esserci, allora lo avrei accontentato.

Trovai un locale chiamato "strip club", dicevano che stavano cercando donne con un fisico perfetto e che sapessero ballare. Avrei dovuto provare, tanto per vedere di raccimolare dei soldi.

Mi andai a fare una doccia, mi misi un pantalone lungo nero e una felpa di Jimin grigia. Presi la mia borsa e partí a piedi, poiché il locale non dista a tanto da casa nostra.

Quando arrivai davanti al locale, i miei occhi brillarono, mi piaceva come era costruito, e mi piacque ancor di più l'interno.
Ad accogliermi fu un uomo abbastanza giovane, si presentò come Kim Jonhdae, ma la dentro si faceva chiamare Chen.

Chen- Bene bene, cosa abbiamo qui. Sei venuta per il lavoro?

Annuì un po intimidita dal suo approccio, poiché mi prese per le spalle e mi portò in un camerino, dove altre ragazze si stavano vestendo.

Chen- Ragazze, questa è la nuova ragazza, trattatela bene. Comunque, quel posto laggiù è il tuo, ti porterò i vestiti tra poco.

Mi fece cenno di dirigersi verso il mobile posizionato infondo, sotto lo sguardo di tutte queste ragazze, che mi scrutavano come se fossi nel posto sbagliato. Una di loro si avvicinò in modo altezzoso, e mi sovrastò con la sua figura. Aveva gli occhi neri come la pece e i capelli di un rosso fuoco, e indossava dei vestiti striminziti.

sᴇʀᴇɴᴅɪᴘɪᴛʏ- ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴWo Geschichten leben. Entdecke jetzt